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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Eccoci giunti al Circuito di Santamonica, tappa doverosa dopo che la splendida pista ha riconquistato da un anno le glorie del Motomondiale.  Il tracciato non è sicuramente dei più veloci, in termini di velocità di punta, ma è molto scorrevole, un misto che alterna tratti di percorrenza a gas aperto a curve lente e precise da terza marcia in cui gli artisti del gas pelato trovano pane per i loro denti. La Moto GP, come detto da poco tornata in questo contesto, non riesce a scaricare sull’asfalto tutta la potenza a disposizione delle 800 cc e anche per le moto di grossa cilindrata sarebbe consigliata la scelta di rapporti corti che permettono un maggiore spunto nei tratti lenti ed in uscita dalle curve strette che qui sicuramente non mancano. Rimane inteso che il polso è sempre quello del pilota che unito ad una buona conoscenza del tracciato permette di trovare le giuste corde per saltare a un cordolo all’altro. INTRO Il circuito sorge a poca distanza dal mare, alle spalle di Misano Adriatico lungo la Riviera Romagnola. La vicinanza al mare lo inserisce in uno scenario di tutto rispetto, senza contare che la posizione centrale lo rende relativamente raggiungibile de tutte le principali città del centro e nord.est Italia: 170 km da Firenze, 338 da Milano, 356 da Roma, 227 da Venezia. La recente rivisitazione del comprensorio ha visto sensibili modifiche atte ad adeguarlo alle esigenze della Moto GP ed a tutto ciò che implica l’evento in termini di pubblico, accoglienza, facilities, paddock e box. La pista è stata allungata e sono stati rivisti due punti chiave in particolare: le curve Del Carro e del Rio. Il senso di marcia, orario, è un’altra delle novità apportate che lo rende ancor più vario ed impegnativo. Il tempio che in passato è stato scenario di entusiasmanti sfide ritorna da un anno in chiave moderna per accoglierne di altre, vediamo di studiarlo, nei limiti delle nostre esperienze, per capire come affrontarlo, sempre e comunque nel rispetto degli altri e del circuito stesso. In piedi sul divano dunque, scateniamo l’inferno…. IL CIRCUITO  L’uscita dai box, lunghissima, è stata sensibilmente modificata per consentirne l’approvazione della federazione, e corre parallelamente al circuito sino a raggiungere direttamente la Variante del Parco, il che ha comportato una forte modifica alla successiva Curva del Rio che ora non ha più la classica conduzione a ferro di cavallo ma un ben più lento ed impegnativo tornantino da raccordare in un’unica piega verso destra con il successivo destra - sinistra . L’uscita dei box immette quindi in un tratto lento del tracciato, è tuttavia importante prestare sempre la massima attenzione in quanto, trovandoci in uscita dalla variante, siamo nel tratto in cui si spalanca il gas. Ci troviamo dunque sul fondo del rettilineo, in staccata in ingresso della VARIANTE DEL PARCO. La pinzata è decisa ed arriviamo in terza marcia ad affrontare questa esse, stretta nella conduzione del destra sinistra tra un cordolo e l’altro, ma che apre poi in uscita in un’ulteriore destra di ampio raggio che ci permette di spalancare la marcia ed inserire la quarta per un breve tratto di rettilineo prima di buttarci violentemente in seconda marcia in entrata della sopraccitata CURVA RIO, una curva impegnativa ed entusiasmante allo stesso tempo.  Il tornantino è stretto in ingresso, lento nella prima parte; cominciamo a pelare con cautela il gas sul primo cordolo verso destra mantenendo la corda sul secondo per poi spalancare dopo un veloce cambio di direzione, in uscita verso sinistra, e scaricare sul rettilineo tutte e sei le marce. Il dritto curva leggermente, ma senza costringerci a chiudere il gas, e al termine di esso un’altra staccata secca ci costringe a scendere di nuovo in terza per affrontare, verso sinistra, la CURVA QUERCIA. A raggio costante, ampia in uscita, ci permette di aprire in quarta e quinta marcia nel breve tratto di rettilineo che conduce alla CURVA TRAMONTO. Il leggero cambio di direzione ci prepara ad affrontare il tornante verso destra, ancora quarta poi terza prima di scendere in piega, una spolverata al cordolo interno e via sul rettilineo, il più lungo, dove ancora una volta facciamo respirare tutte le nostre marce. Una deviazione a metà del dritto, chiamata VARIANTE RETTILINEO, ci impone di chiudere per due secondi il gas, pur rimanendo in sesta, per uscire tenendo il cordolo esterno alla nostra sinistra e rimanere nella giusta traiettoria. Ancora una leggero cambio verso destra, quinta marcia e ci avviamo verso la CURVA DEL CARRO.  Quarta e terza prima di affrontare questo tornante che non chiudiamo immediatamente sul cordolo, ma ci teniamo stretti in uscita, spalancando la terza per sfruttare al meglio il breve tratto che conduce, dopo un sinistra molto veloce, verso la CURVA MISANO. Questa è la curva che immette sul rettilineo, è importante quindi non perdere la corda e tenersi il più possibile stretti sul cordolo in ingresso per uscire a cannone e consentirci di spalancare il gas il prima possibile senza perdere la nostra moto da sotto il sedere. Giù in carena sul rettilineo e via di polso fino alla sesta, un occhiatina al crono sul traguardo, e la giostra ricomincia….. Le sensazioni che la pista ci trasmette non hanno nulla da invidiare agli altri circuiti, è una tracciato dove si va forte per lunghi tratti ma che non ci permette il minimo rilassamento. La vicinanza tra le curve rende ancor più stretto il margine di errore, e nei veloci cambi di questa splendida striscia di asfalto un lungo si paga a caro prezzo. È molto importante lo studio delle traiettorie, è consigliabile darci una sbirciatina la sera prima di scendere in pista per capire dove e come mettere le gomme.  Scegliere la giusta marcia è altrettanto fondamentale per non perdere il ritmo e consentirci di essere sempre al massimo tra una curva e l’altra; il polso, come detto in apertura, gioca un ruolo fondamentale in uscita dei numerosi tornanti e delle varianti, la sensibilità è d’obbligo perché tra lo stretto tanti cavalli da scaricare possono diventare troppi se chiamati tutti insieme….. Che dire, girate, girate e ancora girate, qui ce n’è per tutti! Specifiche tecniche: lunghezza tracciato: 4226 metri larghezza minima: 12 metri lunghezza tot.rettilinei: 1851 metri curve verso destra: 9 estensione impianto: 600.000 metri quadrati ospitality: 73000 persone curve verso sinistra: 5
TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
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Iscritto: 17/05/2006 Locazione: GE
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Misano non la conosco ma la tua spiegazione è molto chiara e benfatta. Visto che se ne è parlato in un altro post, e hai dimostrato anche tu una certa sensibilità, posso suggerirti (e richiederti) di inserire anche il lato relativa alla assistenza medica? (tocchiamoci di nuovo)
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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Originariamente inviato da pacco999Misano non la conosco ma la tua spiegazione è molto chiara e benfatta. Visto che se ne è parlato in un altro post, e hai dimostrato anche tu una certa sensibilità, posso suggerirti (e richiederti) di inserire anche il lato relativa alla assistenza medica? (tocchiamoci di nuovo)
Beh, per fortuna a Misano non ho mai dovuto aver bisogno di assistenza medica...  ..., se non di un ago per bucarmi una fottutissima vescica che mi devastava sotto lo stivaletto... Posso dirti che in pista, per l'esperienza che ho avuto, e per tanta gente che ho visto cadere, è fondamentale la prontezza d'intervento e la cooperazione tra le strutture pronte ad accogliere un pilota in caso di incidente grave. Per ciò che mi è successo al Mugello l'assistenza è stata impeccabile, io dopo il volo, e dopo che la moto mi è precipitata in testa, ho perso conoscenza quasi subito, ma so che in mezz'ora ero già in elicottero, il quale tra l'altro era presente in zona mentre in molti circuiti, in qualsiasi posto tu debba andare, ti ci portano in ambulanza. Ovviamente la capacità di coloro che prestano soccorso è importante, ed un punto di primo soccorso in pista lo è altrettanto. Purtroppo ci sono circuiti, o presunti tali, che non hanno nemmeno l'acqua corrente, il manometro per il gonfiaggio delle gomme non funziona e puoi scordarti un primo soccorso. E' sempre presente l'ambulanza, questo si, ma se essa non basta e i minuti che ti rimangono son pochi...? Fortunatamente io ho girato nei circuiti, italiani e non, sempre accompagnato da un team che correva per allenarsi, ed il supporto tecnico non mi è mai mancato, ma più volte, per la comodità di non spostarci troppo, ci siamo ritrovati in piste veramente da terzo mondo. Roba da 20 euro a sessione da 25 minuti, e se ti guardavi intorno, ambulanza a parte, capivi il perchè. All'estero ho girato a Rijeka, Ledenon e Le Luc in Francia, e ti posso garantire, anche per sentito dire da esperienze altrui, che l'assistenza è ovunque come il Mugello, ed i prezzi sono molto più abordabili.
TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
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Iscritto: 17/05/2006 Locazione: GE
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Originariamente inviato da MonsteromaneOriginariamente inviato da pacco999Misano non la conosco ma la tua spiegazione è molto chiara e benfatta. Visto che se ne è parlato in un altro post, e hai dimostrato anche tu una certa sensibilità, posso suggerirti (e richiederti) di inserire anche il lato relativa alla assistenza medica? (tocchiamoci di nuovo)
Beh, per fortuna a Misano non ho mai dovuto aver bisogno di assistenza medica... ..., se non di un ago per bucarmi una fottutissima vescica che mi devastava sotto lo stivaletto... Posso dirti che in pista, per l'esperienza che ho avuto, e per tanta gente che ho visto cadere, è fondamentale la prontezza d'intervento e la cooperazione tra le strutture pronte ad accogliere un pilota in caso di incidente grave. Per ciò che mi è successo al Mugello l'assistenza è stata impeccabile, io dopo il volo, e dopo che la moto mi è precipitata in testa, ho perso conoscenza quasi subito, ma so che in mezz'ora ero già in elicottero, il quale tra l'altro era presente in zona mentre in molti circuiti, in qualsiasi posto tu debba andare, ti ci portano in ambulanza. Ovviamente la capacità di coloro che prestano soccorso è importante, ed un punto di primo soccorso in pista lo è altrettanto. Purtroppo ci sono circuiti, o presunti tali, che non hanno nemmeno l'acqua corrente, il manometro per il gonfiaggio delle gomme non funziona e puoi scordarti un primo soccorso. E' sempre presente l'ambulanza, questo si, ma se essa non basta e i minuti che ti rimangono son pochi...? Fortunatamente io ho girato nei circuiti, italiani e non, sempre accompagnato da un team che correva per allenarsi, ed il supporto tecnico non mi è mai mancato, ma più volte, per la comodità di non spostarci troppo, ci siamo ritrovati in piste veramente da terzo mondo. Roba da 20 euro a sessione da 25 minuti, e se ti guardavi intorno, ambulanza a parte, capivi il perchè. All'estero ho girato a Rijeka, Ledenon e Le Luc in Francia, e ti posso garantire, anche per sentito dire da esperienze altrui, che l'assistenza è ovunque come il Mugello, ed i prezzi sono molto più abordabili.
Io credo che piste da mondiale del livello di Misano, Monza , Mugello ed Imola abbiano un servizio di rianimazione (per fortuna anche io ho visto all'opera solo il Mugello) mentre le altre si fermano ad una ambulanza e a volte un dottore. all'estero non lo so ma Le Luc non mi è sembrata all'altezza nemmeno come commissari di percorso
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Iscritto: 03/12/2008 Locazione: PG
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ciao Monster,il report è ben fatto (ho girato anche io a Misano) ma credo che la foto di apertura del topic ( quella dall' alto) non sia di Misano ma di Imola misano è questa :  p.s. a che velocità riesci a percorrere il curvone con il tuo 600 ?? dicono tutti che è fattibile a 240 ma io,forse per raggiunti limiti di età,non sono riuscito a farlo a più di 220/225.
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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Originariamente inviato da minnusmannusciao Monster,il report è ben fatto (ho girato anche io a Misano) ma credo che la foto di apertura del topic ( quella dall' alto) non sia di Misano ma di Imola
misano è questa :

p.s. a che velocità riesci a percorrere il curvone con il tuo 600 ?? dicono tutti che è fattibile a 240 ma io,forse per raggiunti limiti di età,non sono riuscito a farlo a più di 220/225. E' si, hai ragione, cerco on line foto dall'alto per far vedere il circuito e ho preso una toppa...provvedo subito! Beh, 240 all'ora sei già prossimo al record di percorrenza, in media tirando in gara sei intorno 235,236. Io sul CBR, che avevo preso dall'europeo Supersport ed aveva quindi Ohlins ovunque,, per mia scelta, e su consiglio di molti, non ho mai montato il contakilometri, avevo solo contagiri e tutti gli altri indicatori. Ho sempre cercato di evitare distrazioni, la mia misurazione è sempre stata il tempo, avevo il rilevatore trasponder che mi dava la velocità in rettilineo, ma il rilevamento degli intertempi, di cui ne avevo piazzato uno sul curvone, non mi davano la velocità al passaggio (non a me, ai piloti della squadra si...). Direi che 220-225 in condizioni standard è un signor passaggio, anche io non credo di aver mai superato i 230, almeno se consideravo l'ultimo intermedio fino al rettilineo. Non so che moto hai, ma in quella curva, oltre ad avere le palle, devi avere una pinza molto precisa ed un assettto rigidissimo, se riesco ti spiego tecnicamente perchè. Nel tratto che separa il curvone dalla curva successiva verso destra, va effettuato un raccordo di traiettoria spostandosi verso l’esterno. La prima curva che introduce al Carro, si affronta con le moto decisamente in piega verso destra, l’acceleratore chiuso, stai buttando giù le marce ed i freni pinzati, perché tu possa ulteriormente ridurre la velocità e possa impostare in giusta traiettoria l'ingresso della Carro, che è molto più lenta della precedente. In tali condizioni la moto subisce in piena piega e a velocità ancora molto sostenuta, un trasferimento di carico e soprattutto è priva di trazione, il che rende praticamente impossibili eventuali correzioni di traiettoria, dato che stiamo parlando di centimetri. E' quindi assolutamente vietato l'errore, e se non senti la moto a posto è preferibile entrare nel curvone a velocità ridotta e non rischiare di andar dritto sul cordolo.
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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Originariamente inviato da pacco999Io credo che piste da mondiale del livello di Misano, Monza , Mugello ed Imola abbiano un servizio di rianimazione (per fortuna anche io ho visto all'opera solo il Mugello) mentre le altre si fermano ad una ambulanza e a volte un dottore. all'estero non lo so ma Le Luc non mi è sembrata all'altezza nemmeno come commissari di percorso Beh, sicuramente non hai il massimo, ma nel suo piccolo è comunque presente una certa struttura:io mi sono insabbiato, senza cadere, al fondo del rettilineo dopo la variante verso sinistra, ed ero praticamente bloccato nella sabbia. Tempo 45 secondi e mi han tirato fuori. A livello di infermeria ho scritto "per sentito dire" perchè fortunatamente non ne ho mai avuto bisogno. Vicino Torino c'è un circuito, Lombardore, dove andavamo ad allenarci per farci fiato e braccia, con le 600 rapporti corti giri di seconda e terza.Praticamente c'è solo la striscia di asfalto e un ambulanza. Son queste le condizioni pietose che si dovrebbero evitare.
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Iscritto: 03/12/2008 Locazione: PG
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Originariamente inviato da Monsteromane Non so che moto hai, ma in quella curva, oltre ad avere le palle, devi avere una pinza molto precisa ed un assettto rigidissimo, se riesco ti spiego tecnicamente perchè.
giravo con la mia R6 (giravo perchè da quest' anno ho lasciato la pista e sono tornato stradale),questo sono io a misano con la mia moto  io il curvone lo affontavo così: uscito dal tramonto e spalancato il gas arrivavo in prossimità del curvone chiudendo il gas per poi riaprirlo in modo da rendere,con il gas aperto,le sospenzioni più efficienti. oh,tieni presente che io ho sempre girato per puro divertimento e mai con l' ambizione di realizzare il tempone
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Iscritto: 09/12/2008
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Originariamente inviato da minnusmannusOriginariamente inviato da Monsteromane Non so che moto hai, ma in quella curva, oltre ad avere le palle, devi avere una pinza molto precisa ed un assettto rigidissimo, se riesco ti spiego tecnicamente perchè.
giravo con la mia R6 (giravo perchè da quest' anno ho lasciato la pista e sono tornato stradale),questo sono io a misano con la mia moto

io il curvone lo affontavo così: uscito dal tramonto e spalancato il gas arrivavo in prossimità del curvone chiudendo il gas per poi riaprirlo in modo da rendere,con il gas aperto,le sospenzioni più efficienti.
oh,tieni presente che io ho sempre girato per puro divertimento e mai con l' ambizione di realizzare il tempone ma tenevi le sospensioni di serie minnus?
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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Originariamente inviato da minnusmannusOriginariamente inviato da Monsteromane Non so che moto hai, ma in quella curva, oltre ad avere le palle, devi avere una pinza molto precisa ed un assettto rigidissimo, se riesco ti spiego tecnicamente perchè.
giravo con la mia R6 (giravo perchè da quest' anno ho lasciato la pista e sono tornato stradale),questo sono io a misano con la mia moto

io il curvone lo affontavo così: uscito dal tramonto e spalancato il gas arrivavo in prossimità del curvone chiudendo il gas per poi riaprirlo in modo da rendere,con il gas aperto,le sospenzioni più efficienti.
oh,tieni presente che io ho sempre girato per puro divertimento e mai con l' ambizione di realizzare il tempone Bella bella la moto! Il tuo modo di affrontare il curvone era saggio e prudente, consapevole che non volevi correre rischi (e facevi bene...). La regola, per chi vuole buttare giù i tempi ed in gara e cmq per chi ha sotto certe dotazioni, vuole che il gas non lo chiudi prima, ma dopo, per poi appenderti alla pinza entrando nel raccordo in staccata per iniziare ad affrontare il primo destra che ti porta al Carro. Io con sto sistema sono andato dritto una volta, senza cadere per fortuna, ed effettivamente, seppur nella sua violenza, hai una staccata in percorrenza molto lineare. Questo però non ti permette di sbagliare, quindi se sbagli il momento della frenata e ritardi anche solo di 5 metri, se stai tirando, vai lungo. Quindi, se non vuoi correre il rischio e soprattutto se non stai facendo una gara o il tempo, affrontarla come facevi tu era la maniera più giusta.
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Iscritto: 03/12/2008 Locazione: PG
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Originariamente inviato da alesh46[quote=minnusmannus]
ma tenevi le sospensioni di serie minnus? ebbene si,il setting era stato fatto da un mio conoscente che ora fa il meccanico nella squadra corse Aprilia.
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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Originariamente inviato da minnusmannusOriginariamente inviato da alesh46[quote=minnusmannus]
ma tenevi le sospensioni di serie minnus?
ebbene si,il setting era stato fatto da un mio conoscente che ora fa il meccanico nella squadra corse Aprilia. Beh, allora se l'hai fatta a 230 con le sospensioni originali, tanto di cappello, di pelo ne hai...
TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
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Iscritto: 03/12/2008 Locazione: PG
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Originariamente inviato da MonsteromaneOriginariamente inviato da minnusmannusOriginariamente inviato da alesh46[quote=minnusmannus]
ma tenevi le sospensioni di serie minnus? ebbene si,il setting era stato fatto da un mio conoscente che ora fa il meccanico nella squadra corse Aprilia.
Beh, allora se l'hai fatta a 230 con le sospensioni originali, tanto di cappello, di pelo ne hai... ....no no, ho scritto 220/225 e come tu sicuramente saprai 5/10 Km/h a quei ritmi non sono poca cosa. va anche tenuto conto che la R6 ha già un ottimo pacchetto freni-sospensioni di serie  ovviamente montando tubi freno in treccia e pastiglie specifiche oltre alle scarpe rigorosamente in mescola
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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Originariamente inviato da minnusmannusOriginariamente inviato da MonsteromaneOriginariamente inviato da minnusmannusOriginariamente inviato da alesh46[quote=minnusmannus]
ma tenevi le sospensioni di serie minnus? ebbene si,il setting era stato fatto da un mio conoscente che ora fa il meccanico nella squadra corse Aprilia. Beh, allora se l'hai fatta a 230 con le sospensioni originali, tanto di cappello, di pelo ne hai...
....no no, ho scritto 220/225 e come tu sicuramente saprai 5/10 Km/h a quei ritmi non sono poca cosa. va anche tenuto conto che la R6 ha già un ottimo pacchetto freni-sospensioni di serie ovviamente montando tubi freno in treccia e pastiglie specifiche oltre alle scarpe rigorosamente in mescola Cavolo, in quel tratto fanno la differenza anche 2 km/h...quoto per l'impianto della R6, infatti sono semre stato indeciso se cercarmi quella o il CBR che poi ho preso...ma la Honda me la sentivo più cucita al sedere...questione di sensazioni...anche a 225 bel pelo cmq...
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Iscritto: 25/04/2006 Locazione: BS
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Ragazzi ma parliamo di tempi sul giro?:d/
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Iscritto: 02/11/2009
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mi aggiungo anch'io al gruppo del curvone veloce al ginocchio a 230......!!!!!! che strizza!adrenalina pura!io giro (a spanne eh....) sui 2'03"...
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Guest |