Originariamente inviato da bipedeu[i][size=4]Ti parlo di normative. Se la normativa non era stata definita a marzo 2019 sull'emissione acustica non puoi avere nemmeno la sfera di cristallo per definire standard non definiti.
Come ti ho già detto nel mondo dell'automotive le leggi devono essere emesse con largo anticipo in modo che i costruttori e i componentisti possano sviluppare le tecnologie adeguate per rispettare i nuovi limiti. E infatti, se vai sul sito della Commissione Europea (https://ec.europa.eu/commission/index_en) e nel motore di ricerca scrivi: "Regulation 168/2013" trovi il testo completo in inglese. Ma per semplificarti la vita trovi qui sotto il link alla versione tradotta in italiano e pubblicata dalla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013R0168&from=EN
Nella sezione D, dell'Allegato VI, trovi infatti che i limiti del livello sonoro anche per l'Euro 5 non sono ancora stati indicati:

Nella nota 15 si rimanda ad una legge da definire. Nel 2016 è stata fatta una proposta ma non mi risulta sia stata approvata (verificherò).
In ogni caso questo è un testo di legge ufficiale pubblicato il
2 marzo 2013. Quindi addirittura
7 anni prima della sua entrata in vigore! E se se per l'Euro 5 non ci sono dati sui limiti sonori, vuol dire che ci si rifà a quelli attualmente in vigore, ovvero Euro 4.
Per essere ancora più chiaro, a marzo 2019 questa normativa relativa all'Euro 5 era già stata pubblicata da 6 anni ...
L'articolo di Gissi a cui tu fai riferimento è del 31 gennaio 2018, riporta in fondo una frase detta da Antonio Perlot, segretario generale dell’ACEM: «In merito alla Euro 5, è fondamentale che i politici (della Commissione Europea, ndr) stabiliscano un quadro normativo chiaro e prevedibile, in modo che l’industria possa pianificare di conseguenza i processi produttivi». Mi sembra un discorso abbastanza coerente con quanto ho scritto fino ad ora.
Il problema della mancanza dei limiti di sonorità è sicuramente importante ma da quanto ci risulta, sembra che i costruttori siano molto più preoccupati dell'introduzione dello
step 2 dell'Euro 5, quello fissato per il 1/3/2023 e legato ai sistemi di diagnosi OBD, che li costringerebbe all'introduzione di
2 catalizzatori, con un delta costo che appunto gli OEM vogliono evitare.
... in moto è un avventura!