Originariamente inviato da andrea.matteo....oggi non ha tanto senso sapere dove è prodotta una moto....
Beh insomma...io non sono della stessa idea Andrea.
Credo che fra delocalizzare la produzione di un'Iphone e quella di una moto ci sia ancora una bella differenza.
Posso crederci che fra un'Iphone prodotto in USA e lo stesso identico prodotto in Cina,India o altro similare paese-feccia non ci sia nessuna differenza,la produzione è totalmente automatizzata.
Dai filmati sembra tutto robotizzato.
Un robot aggancia tutta la minuteria elettronica e la deposita sulla scheda,sempre un robot fa le stagnature,tutto è meccanizzato.
La cinesina pare intervenire solo alla fine,inscatolando il manufatto col suo fogliettino d'istruzioni e quant'altro.
La moto è un pò diversa...
Se guardi i filmati delle catene di montaggio dall'automazione più spinta disponibili in rete,cioè BMW,vedi che l'intervento umano è sempre fondamentale.
A parte il fatto che incantano a guardarli...ma nonostante tutta la robottizzazione che accompagna la produzione,i codici a barre che seguono le varie fasi,serraggi dinamometrici controllati da pc e quant'altro,è sempre l'uomo quello che inserisce,a mano,le bronzine nei carter. Che magari saranno montabili a senso unico,o indifferenti(meglio),ma cmq serve sempre un certo..."tatto".
Ed è sempre l'uomo che prima di montarci l'albero le spennella di olio (o di chissà cosa...) una a una,ad occhio.
Ed è sempre l'uomo che,a mano,vi appoggia sopra l'albero motore,possibilmente abbastanza in centro e senza sbatterlo.
Ti fideresti se la stessa operazione fosse svolta da un beduino qualsiasi,o da un'abitante di un qualche paese-canaglia ove 50 anni di comunismo hanno mandato in pappa il cervello della gente?
Uno messo in azienda dallo Stato mamma,e che se anche è andato a letto ubriaco alle due di notte e il giorno dopo chiude 10 motori su 100 sbattendo l'albero in malo modo e senza ungere le bronzine perchè non c'ha voglia tanto nessuno lo licenzia per questo,e perchè in fondo dei motori che sta chiudendo non gl'importa una cippa?
Io no.
Non a caso quando i giapponesi hanno iniziato a delocalizzare in Italia (parlo di Honda e Yamaha,così a memoria,20/30 anni fa),i motori arrivavano dal Giappone già belli e chiusi,e qua si faceva il resto.
Se BMW un giorno decidesse di delocalizzare la produzione dell'RT,per dire,o Kawasaki delle H2,o Suzuki della Busa,personalmente sono certo che ogni mio interesse all'acquisto decadrebbe immediatamente.
Come fai a dare fiducia alla mano d'opera di un paese-canaglia che ha dimostrato di non riuscire nemmeno a costruire una stufetta elettrica da 9,99€ che duri almeno 4 o 5 anni oltre la fine della garanzia?
O che,come fa la Cina,infarcisce le sue stufette di trappole "antiaggiustatura" quali viti infognate nella struttura e quasi irraggiungibili,o dall'improbabile testa nè a taglio nè a croce ma a triangolo,o torx,o torx col pirulino,o con componenti inutili come certi fusibili messi lì apposta per saltare dopo tot ore di funzionamento,faston di pregiatissimo rame ma montati lenti per sfiammare e bruciarsi alla lunga?
Non hai idea di quali e quante [beep] ho trovato nelle stufette,che ormai mi sono specializzato ad aggiustare per pura ripicca.
Credo che aver inondato il mondo di paccottiglia,alla lunga,non sia stato lungimirante.
A parte i fessacchiotti che comprano il similGS da 6000€ che in fondo gli fa le stesse cose di un GS vero che costa 3 volte tanto,tanto quelli con la moto non ci fanno nulla,possono passare ogni due anni da un cessetto all'altro e sono sempre sulla cresta dell'onda,e nell'arco di 20 anni hanno speso il doppio rispetto a uno che ha fatto 200000km con un solo GS "vero".
Finchè il..."fattore umano" sarà così importante nella costruzione di una moto,il paese di provenienza,per me personalmente,sarà sempre fondamentale per decidere l'acquisto o meno.
Ovviamente sarei ben felice di cambiare idea,ma non credo di vivere abbastanza tempo per aver l'opportunità di farlo.
Voglio dire...se la Cina dopo aver inondato il mondo di paccottiglia e cianfrusaglie varie per 30 anni,progettate per rompersi,facendo soldi unicamente alle spalle della povera gente che aveva (ed ha) molto frequentemente bisogno di comprarsi qualcosa per sentirsi qualcuno,ecco...se ora decidesse di cambiare strada e produrre roba di qualità per i prossimi 30 anni,per me sarà tardi per riconvertirmi
E cmq direi che l'onere della prova,ora,spetta a loro.
Il prodotto cinese per me è paccottiglia,fino a prova contraria. Ed è stata una loro scelta.