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Perdita di aderenza del posteriore - Pericolo high side Opzioni · Visualizza
pigsurfnero
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 13:30:29



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma


Allora ragazzi - Premetto che parlo di GUIDA IN PISTA. Ormai è da tempo che mi pongo il problema. Penso spesso a questa evenienza e ho letto varie cose per informarmi sull'argomento; cosa si deve fare e cosa non si deve fare ?. Ho cercato di prevenire la cosa in tutti i modi. Ma come si sa la perdita della ruota posteriore prima o poi arriva.

Ieri in pista al Sagittario la moto mi è partita di sedere e ho rischiato l'higt side. Questa volta l'ho sentito proprio; altre volte mi era successo impercettibilmente quello che chiamo "il serpente" ; cioè quando la moto oscilla in usita; ma questa volta è stato diverso; l'ho percepita veramente come una forza di espulsione incontrollata che ti proietta in una dinamica assolutamente fuori schema (ti lancia) .

Insomma ! Mi è succcesso e fortunatamente la moto ha riaddrizzato e non sono "partito".

L'evento è quello classico: sei piegato, stai rialzando la moto, dai il gas (troppo) (oppure è magari il momento in cui il motore sta entrando in coppia) e la ruota posteriore prima slitta e poi parte all'esterno, la moto si inclina in maniera insolita (solo di cul.o) .... Se levi l gas sei caduto .... dovresti parzializzare e rimanere abbastanza neutro cioè senza dare un accentuato controstezo (mica facile). La cosa dura un semplice istante durante il quale o voli o rimani in sella.

Avete qualche suggerimento ? Mi sta venedo in mente "di provare" una guida leggermente più arretrata di sedere (non è proprio facile perchè sono abituato a stare attaccato al serbatoio) per vedere se riesco ad aprire un pò prima con più sicurezza .. . Mi è sembrato di notare (è solo una senzsazione) che quelli che escono di curva più forte di me sono più arretrati ...

Mi piacerebbe che si aprisse un dibattito con lo scopo di capire, approfondire ed esorcizzare la paura !



Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

hopfrog
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 15:36:37



Iscritto: 05/12/2006
Locazione: MI
nn sono un esperto di tecnica, ma la posizione arretrata nn mi sembra un'ideona cosi' a occhio. e' vero che avresti dei vantaggi inizili, la moto terrebbe meglio dietro, ma questo ti porterebbe a forzare ancora quel pochino, che vuole dire che quando t scalcerebbe forzando ancora di piu' sarebbe molto piu' difficile da controllare e ci si potrebbe fare veramente male.
paradossalmente, se nn ti interessano i tempi sul giro, dovrebbe essere piu' tranquillo stare ancora piu' caricato in avanti, in modo da far derapare cn piu' facilita' il px e avere piu' controllo. quando inizia a derapare hai un primo avvertimento. poi lo gestisci.
altrimenti piuttosto che guidare con il sedere all'indietro, se nn vuoi cambiare posizione di guida, t consiglierei sempre di alleggerire leggermente il dietro e nn appesantirlo, ma cn regolazioni d assetto e gomme piu dure.
sempre e solo per divertirsi avendo piu' margine. se invece mi dici che vuoi fare i tempi allora nn sono la persona piu' indicata. dovresti chiedere a qualche tecnico di qualche officina che fa corse.
p.s. ormai t sei fatto prendere dalla pista e'? :-)) grande. da marzo ricomincio anche io a pieno ritmo dopo lunga pausa, anche se nei kartodromi...ma va bene cosi'. mi diverto anche nelle pistine da 2 km.
nicola66
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 15:46:57



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
Un certo Valentino Rossi intervistato, ai tempi del 1° anno della MotoGP, sul perchè molti suoi colleghi erano vittime di continui hight-side al contrario di lui, rispose che forse era + bravo a dosare il gas e che forse tenere 2 dita sulla frizione non era male.
Aggiungo che spostare il peso verso il post può solo enfatizzare il fenomeno d'essere lanciati via quando la moto si raddrizza di colpo.

fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
pigsurfnero
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 15:52:30



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da hopfrog
nn sono un esperto di tecnica, ma la posizione arretrata nn mi sembra un'ideona cosi' a occhio. e' vero che avresti dei vantaggi inizili, la moto terrebbe meglio dietro, ma questo ti porterebbe a forzare ancora quel pochino, che vuole dire che quando t scalcerebbe forzando ancora di piu' sarebbe molto piu' difficile da controllare e ci si potrebbe fare veramente male.
paradossalmente, se nn ti interessano i tempi sul giro, dovrebbe essere piu' tranquillo stare ancora piu' caricato in avanti, in modo da far derapare cn piu' facilita' il px e avere piu' controllo. quando inizia a derapare hai un primo avvertimento. poi lo gestisci.
altrimenti piuttosto che guidare con il sedere all'indietro, se nn vuoi cambiare posizione di guida, t consiglierei sempre di alleggerire leggermente il dietro e nn appesantirlo, ma cn regolazioni d assetto e gomme piu dure.
sempre e solo per divertirsi avendo piu' margine. se invece mi dici che vuoi fare i tempi allora nn sono la persona piu' indicata. dovresti chiedere a qualche tecnico di qualche officina che fa corse.
p.s. ormai t sei fatto prendere dalla pista e'? :-)) grande. da marzo ricomincio anche io a pieno ritmo dopo lunga pausa, anche se nei kartodromi...ma va bene cosi'. mi diverto anche nelle pistine da 2 km.


Si infatti mi diverto come un ragazzino ! Ieri addirittura, io e un amico, abbiamo assunto il fotografo di pista e ci siamo fatti fare un reportage esclusivo e completo a 25 euri totali. Si ! Vado per divertirmi ! Se ci sono quelli più veloci li lascio sfilare mentre sto molto attento a non fare sorpassi pericolosi. Preferisco farmi turnetti di 25/30 minuti in solitaria lontano dal traffico (se posso). Quando giro e prendo il ritmo vado forte... cioè rieco a farmi quei 5/6 giri da sogno.... perfetti ! Dove metto le ruote e le saponette dove voglio io e guido pulito e forte. Quando mi succede di avere quei 10 - 15 minuti di perfetta performance mi sento bene. Troppo bello. Non so descriverlo più bello di come lo vivo. La piccola CBR 600RR su questa pista è un vero mito e io mi ci sento calzato sopra a pennello.

Comunque tornando al tema: su questa pista c'è da aprire sempre e comunque in inclinazione (più o meno accentuata). Sulle tre curve più veloci e raccordate, la seconda è in coppia, quindi bisogna avere parecchia sensibilità con il gas per non rischiare di volare.

Sto valutando la tua tesi. Think Think Think

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

pigsurfnero
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 16:26:15



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da nicola66
Un certo Valentino Rossi intervistato, ai tempi del 1° anno della MotoGP, sul perchè molti suoi colleghi erano vittime di continui hight-side al contrario di lui, rispose che forse era + bravo a dosare il gas e che forse tenere 2 dita sulla frizione non era male.
Aggiungo che spostare il peso verso il post può solo enfatizzare il fenomeno d'essere lanciati via quando la moto si raddrizza di colpo.


Certo se lo dice lui bisogna crederci.

In effetti forse è meglio che il sedere rimanga dove lo metto adesso perchè comincio a sentire (da poco) il controllo totale dell'avantreno anche quando sto con la testa completamente fuori in avanti ed in basso.

Sono miglirato da quando qualcuno mi ha consigliato di fare caso all'avabraccio esterno che deve poggiare e tenere il serbatoio.

Da quando ho cominciato ad accentuare la posizione della testa "dentro curva ed in avanti" con il corpo "dentro curva ed in avanti" "ginocchio a terra in avanti" ed "avambraccio esterno sul serbatoio" mi sembra che tutto sia più facile e sento di poter tenere l'avantreno anche quando "se ne va un pochino". Insomma da quando ho cominciato a guidare così sono migliorato in ingresso e percorrenza... senza perdere il contatto con la moto. (cosa che mi succedeva ogni tanto)

Però però : mi manca uno spunto in più in uscita e ci sto lavorando.... Ma... non vorrei pentirmene... nel senso che non vorrei fare SBAM. Le due dita sulla frizione ? Si ! E' un buon consiglio e ci ho anche lavorato un pochino. Però va a discapito della tenuta del semimanubrio sx.

Chiaramente stando tutto proiettato in avanti con la moto che già di suo è caricata sull'anteriore, la ruota posteriore perde di trazione e scivola più facilmente.

Vi prego non mi rispondete che devo uscire in derapata perchè di gas non lo so fare e poi non fa parte del mio attuale stile di guida e bagaglio tecnico!

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

Philip K Dick
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 16:28:16



Iscritto: 20/12/2004
Secondo me non ci sono tecniche particolari, non esiste un metodo per recuperare quello che è di fatto un errore (anche abbastanza comune in pista) e che spesso si tramuta in un disastro, piegando in due la moto e facendosi qualche bel livido, certo poi con un pò di[beep], magari tenendosi aggrappato ai semimanubri, aspettando che magari la moto si raddrizzi, riesci forse a ritornare in sella, uscire dal circuito e correre subito in bagno.

XIN
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 20:33:19


Iscritto: 24/04/2005
Locazione: Marostica-Vicenza
pnovac
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 20:50:23



Iscritto: 27/07/2003
Locazione: TS
Sai benissimo che io in pista non ci vado, nè ho moto supersportive. Le mie bicilindriche, però, quando entrano in coppia si sentono ed in caso di aderenza non ottimale quel fenomeno è abbastanza frequente.
Premesso che mi sono trovato col[beep] per terra senza accorgermene una volta sola, sul ghiaccio, e che in condizioni di guida "normale" non fai a tempo a reagire in alcun modo, sotto adrenalina e con i riflessi al 1000% io ho sempre risolto parzializzando il gas e, col sedere ben appoggiato indietro, spostando la chiappa all'esterno, nel senso della perdita di aderenza (premendo anche bene sulla pedana).
Se la perdita di aderenza è brusca ed improvvisa, però, i tempi stretti normalmente non consentono questi palliativi...
La sfrizionata non credo serva a una cippa, ma con più cavalli, chissà!
hopfrog
Inviato: lunedì 3 novembre 2008 21:53:56



Iscritto: 05/12/2006
Locazione: MI
Originariamente inviato da pnovac
...
La sfrizionata non credo serva a una cippa, ma con più cavalli, chissà!

penso che rossi parli nn di sfrizionata ma solo di tirare la frizione alla brutta, anche quasi fermandosi, ma nn volare a 10 metri da terra.
la sfrizionata nn avrebbe senso (intesa come tirare e mollare frizione), vorrebbe dire volare in modo ancora piu' violento.
molto spesso e' fastidioso, e molto, anche solo il cambiomarcia. a volte quasi impossibile a certe pieghe, perche' t fa andare via l moto in modo troppo fastidioso. e si resta o con la marcia impiccata o con una marcia troppo lunga. ma questo succede agli asini come me. spero l'anno prox d togliere altra ruggine e prendere un po di scioltezza. almeno passare alla categoria dei 'semiasini'.
Angel
p.s. nel frattempo ho scielto (circoscritto) il "campo di battaglia" x il 2009. solo pistine da kart da fare cn moto con manubrio. quale ancora nn so', ma nn ho fretta. che pero' sia almeno un minimo efficace.
pigsurfnero
Inviato: sabato 14 marzo 2009 23:05:17



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
A proposito di higside questo è da vedere. Non perdetevelo.

http://www.youtube.com/watch?v=G0k3jid2tTk

Sono Mick Doohan e Pierfrancesco Chili nel corso del GP del motmondiale di Spagna del 1990! Roba da non crederci.


Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

Wormbike
Inviato: domenica 15 marzo 2009 01:18:56



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Premettendo la mia ignoranza pratica, ma l'hight-side non avviene quando la gomma posteriore, dopo aver perso aderenza, la riprende di colpo facendo l'effetto catapulta? Se è questo, allora razionalmente l'unico rimedio razionale mi pare quello suggerito da Nicola66 (come suggeritogli da Valentino Rossi...)

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
pigsurfnero
Inviato: domenica 15 marzo 2009 10:19:11



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da Wormbike
Premettendo la mia ignoranza pratica, ma l'hight-side non avviene quando la gomma posteriore, dopo aver perso aderenza, la riprende di colpo facendo l'effetto catapulta? Se è questo, allora razionalmente l'unico rimedio razionale mi pare quello suggerito da Nicola66 (come suggeritogli da Valentino Rossi...)


Senz'altro. In fatto è che non è una cosa facile ne dosarlo ne stabilire quando cominciare. Nella guida estrema esci di curva e se vedi che c'è qualcuno che esce più forte allora pensi di poter dare più gas ...ma quando lo fai oltre un certo limite ti sottoponi inevitabilmente a questo rischio.... In teoria pare facile ! Oggi i piloti hanno il controllo trazione non a caso.

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

Monsteromane
Inviato: domenica 15 marzo 2009 10:33:08



Iscritto: 16/09/2002
Locazione: Civitavecchia - RM
Mi piacerebbe portare alla vostra attenzione questo video, che rappresenta il comportamento perfetto da tenere in caso di perdita di aderenza del posteriore, e dal quale si possono comprendere, attraverso le due angolazioni, le posizioni da mantenere:

http://www.youtube.com/watch?v=oAFB8LBCKEk

Allora: partiamo dalla questione sollevata inizialmente dal PIG.
La posizione tenuta dal pilota in sella è molto soggettiva, e dipende da diversi fattori tra cui l'altezza del pilota, la posizione della pedaline e la dimensione della moto. C'è chi, come il PIG, tende a "sedersi" sul serbatoio, c'è chi, evidentemente più alto, sta quasi seduto sul codone. Sono stili per i quali ognuno deve trovare la posizione che gli si addice.
Vero è tuttavia che, nei corsi di base e talvolta anche in quelli un pò più avanzati dove ti insegnano il controllo manuale della trazione in caso di perdita di aderenza, viene sottolineato che la posizione nelle varie fasi di percorrenza prevede comunque, in fase di staccata, l'irrigidimento estremo delle braccia che spingono sull'avantreno e il mantenimento del sedere quanto più indietro possibile. Questo perchè durante la pinzata tutto il peso viene caricato sulle braccia, la forza esercitata sulle pedaline si riduce drasticamente(specialmente se si montano pedane arretrate),ma va tuttavia mantenuto l'appoggio per essere pronti nel momento in cui il peso va trasferito lateralmente, ovvero l'attimo in cui si scende in piega.
Tenere indietro il sedere, soprattutto in percorrenza di curva, vuol dire cercare di caricare il più possibile il posteriore per appesantirlo e garantire una maggior aderenza in apertura di gas.
Inoltre, all'arrivo in staccata, si presuppone che la nostra posizione sia quella "in carena", ovvero testa sul serbatoio e sedere indietro. Dato che i tempi per i cambi di posizione e di peso sono minimi e critici, risulta in ogni caso più facile e più pratico impostare la curva mantenendo la posizione arretrata e favorendo semplicemente lo slittamento laterale del bacino, senza aggiungere lo spostamento in avanti e successivo rispostamento indietro una volta usciti e rimessi in carena. I movimenti sono così ridotti al minimo ed il rischio di errore diminuisce.

Il fatto di tenersi seduti sul serbatoio per favorire la derapata ed imparare il controllo della trazione è un esperimento che si può fare finchè uno cerca di divertirsi, e a questo punto aggiungo che sarebe più furbo farlo con un motard perchè è fatto apposta; nel momento in cui si cerca di inanellare 5 o 6 giri fatti bene, la situazione diventa un pò rischiosa, perchè si favorisce appunto la perdita di aderenza.

Non è vero che seduti sul serbatoio la moto si recupera meglio o prima,semplicemente tale posizione anticipa l'inizio della perdita di aderenza, si è quindi ad una velocità minore, inquanto il retrotreno è meno carico, ed il video sopra ne è la dimostrazione. Mc Coy, se ci fate caso, mantiene per tutta la conduzione di curva la sua posizione senza spostarsi di un millimetro, ed è molto arretrata!
L'unica cosa da fare, e da saper fare, in questi casi è semplicemente PELARE IL GAS, parzializzare. Bisogna infatti fissare il punto in cui il dosaggio del gas, raportato al nostro peso ed all'aderenza delle gomme, ci consente di contrastare la forza centrifuga perdendo aderenza ma mantenendo una parte della trazione.
Generalmente è una manovra istintiva, non ci sono manuali da studiare per farla perchè tutto si gioca su di una lama sottilissima sulla quale sono in ballo una miriade di sensazioni, parte delle quali le ha provate il PIG nel momento in cui ha perso aderenza al Sagitario.

Il discorso della frizione, alla quale Valentino dice di "appendersi", ed è in realtà un semplice tirarla, non chiudere completamente, serve per togliere trazione alla ruota posteriore pur mantenendo il gas aperto e questo gli permette, una volta superato l'angolo di piega che lui reputava "a rischio", di riprendere i giri e spararsi in uscita di curva con una minima perdita di tempo. Considerate che non è un giochino facile da fare con moto stradali perchè le frizioni da corsa si tirano con un dito, sono veramente morbide, ed è questo che gli permette di dosarle al millimetro...con le nostre è un tantino più difficile.

TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
xfred17
Inviato: domenica 15 marzo 2009 19:27:56



Iscritto: 13/12/2008
Locazione: Cascina (PI)
è una cosa a cui pensavo sempre, ma mai alla pista, anche perchè prima che ci metta le gomme mi sà che passa qualche anno.
forse sarò io ad esagerare, saranno le gomme, il freddo, l'asfalto, la mia incoscenza;
in uscita di curva spalanco come un dannato e il posteriore lo sento spesso che mi scivola da sotto il[beep], perde grip lo riprende con scariche di adrenalina e diarrea da paura, e l'unica cosa che mi viene d'istinto è mantenere l'andatura omogenea e toccare il freno posteriore, strizzarmi la moto tra le gambe e i gomiti ai lati del serbatoio, il tutto senza mai spostarmi sulla moto.
farò delle megacazzate, forse qualcosa di giusto, forse no e sicuramente la strada è diversa dalla pista, ma può capitare anche li.

SV 650 K8 - GSX-R 750 K7 - Bandit 650S K9 - SV 1000 K6 - CBR 600 F K2

Ciò che distingue la maggioranza degli uomini dai pochi è la loro incapacità a vivere secondo il proprio credo.

Bisognerebbe fare un lungo esame di coscienza prima di pensare a criticare gli altri. Molière.

Memento mori.

UN VERO MOTOCICLISTA SE NON VEDE LA STRADA DI TRAVERSO NON E' FELICE.

E' il motociclista a rendere grande una moto.
pigsurfnero
Inviato: lunedì 16 marzo 2009 10:02:35



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da Monsteromane
Mi piacerebbe portare alla vostra attenzione questo video, che rappresenta il comportamento perfetto da tenere in caso di perdita di aderenza del posteriore, e dal quale si possono comprendere, attraverso le due angolazioni, le posizioni da mantenere:

http://www.youtube.com/watch?v=oAFB8LBCKEk

Allora: partiamo dalla questione sollevata inizialmente dal PIG.
La posizione tenuta dal pilota in sella è molto soggettiva, e dipende da diversi fattori tra cui l'altezza del pilota, la posizione della pedaline e la dimensione della moto. C'è chi, come il PIG, tende a "sedersi" sul serbatoio, c'è chi, evidentemente più alto, sta quasi seduto sul codone. Sono stili per i quali ognuno deve trovare la posizione che gli si addice.
Vero è tuttavia che, nei corsi di base e talvolta anche in quelli un pò più avanzati dove ti insegnano il controllo manuale della trazione in caso di perdita di aderenza, viene sottolineato che la posizione nelle varie fasi di percorrenza prevede comunque, in fase di staccata, l'irrigidimento estremo delle braccia che spingono sull'avantreno e il mantenimento del sedere quanto più indietro possibile. Questo perchè durante la pinzata tutto il peso viene caricato sulle braccia, la forza esercitata sulle pedaline si riduce drasticamente(specialmente se si montano pedane arretrate),ma va tuttavia mantenuto l'appoggio per essere pronti nel momento in cui il peso va trasferito lateralmente, ovvero l'attimo in cui si scende in piega.
Tenere indietro il sedere, soprattutto in percorrenza di curva, vuol dire cercare di caricare il più possibile il posteriore per appesantirlo e garantire una maggior aderenza in apertura di gas.
Inoltre, all'arrivo in staccata, si presuppone che la nostra posizione sia quella "in carena", ovvero testa sul serbatoio e sedere indietro. Dato che i tempi per i cambi di posizione e di peso sono minimi e critici, risulta in ogni caso più facile e più pratico impostare la curva mantenendo la posizione arretrata e favorendo semplicemente lo slittamento laterale del bacino, senza aggiungere lo spostamento in avanti e successivo rispostamento indietro una volta usciti e rimessi in carena. I movimenti sono così ridotti al minimo ed il rischio di errore diminuisce.

Il fatto di tenersi seduti sul serbatoio per favorire la derapata ed imparare il controllo della trazione è un esperimento che si può fare finchè uno cerca di divertirsi, e a questo punto aggiungo che sarebe più furbo farlo con un motard perchè è fatto apposta; nel momento in cui si cerca di inanellare 5 o 6 giri fatti bene, la situazione diventa un pò rischiosa, perchè si favorisce appunto la perdita di aderenza.

Non è vero che seduti sul serbatoio la moto si recupera meglio o prima,semplicemente tale posizione anticipa l'inizio della perdita di aderenza, si è quindi ad una velocità minore, inquanto il retrotreno è meno carico, ed il video sopra ne è la dimostrazione. Mc Coy, se ci fate caso, mantiene per tutta la conduzione di curva la sua posizione senza spostarsi di un millimetro, ed è molto arretrata!
L'unica cosa da fare, e da saper fare, in questi casi è semplicemente PELARE IL GAS, parzializzare. Bisogna infatti fissare il punto in cui il dosaggio del gas, raportato al nostro peso ed all'aderenza delle gomme, ci consente di contrastare la forza centrifuga perdendo aderenza ma mantenendo una parte della trazione.
Generalmente è una manovra istintiva, non ci sono manuali da studiare per farla perchè tutto si gioca su di una lama sottilissima sulla quale sono in ballo una miriade di sensazioni, parte delle quali le ha provate il PIG nel momento in cui ha perso aderenza al Sagitario.

Il discorso della frizione, alla quale Valentino dice di "appendersi", ed è in realtà un semplice tirarla, non chiudere completamente, serve per togliere trazione alla ruota posteriore pur mantenendo il gas aperto e questo gli permette, una volta superato l'angolo di piega che lui reputava "a rischio", di riprendere i giri e spararsi in uscita di curva con una minima perdita di tempo. Considerate che non è un giochino facile da fare con moto stradali perchè le frizioni da corsa si tirano con un dito, sono veramente morbide, ed è questo che gli permette di dosarle al millimetro...con le nostre è un tantino più difficile.


Qundi in qualche modo mi ero gia dato una parziale risposta da solo ?


Originariamente inviato da pigsurfnero
......... Mi sta venedo in mente "di provare" una guida leggermente più arretrata di sedere (non è proprio facile perchè sono abituato a stare attaccato al serbatoio) per vedere se riesco ad aprire un pò prima con più sicurezza .. . Mi è sembrato di notare (è solo una senzsazione) che quelli che escono di curva più forte di me sono più arretrati ...


Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

Monsteromane
Inviato: lunedì 16 marzo 2009 11:14:02



Iscritto: 16/09/2002
Locazione: Civitavecchia - RM
Esatto! Infatti se ci fai caso chi ricerca la derapata in super motard ha una posizione molto avanzata, che gli consente tra l'atro di andare a posizionare in avanti il piede dell'interno curva!

TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
Daniel 86
Inviato: lunedì 16 marzo 2009 16:17:34



Iscritto: 22/08/2007
Locazione: PE
Originariamente inviato da Monsteromane
Esatto! Infatti se ci fai caso chi ricerca la derapata in super motard ha una posizione molto avanzata, che gli consente tra l'atro di andare a posizionare in avanti il piede dell'interno curva!


Quindi per avere un controllo migliore e rischiare poco, una posizione di guida discretamente arretrata è più appagante, sia in tempi che in sicurezza, giusto?

Allora perchè le ultime moto nate hanno posizioni di guida molto più avanzate rispetto alla mia?

SE SEI INCERTO TIENI APERTO... SALUTI IN PIEGA A TUTTI !!!

Chiedo scusa ad Xfred da cui ho preso l'idea......

BY Argo16

Daniel 86: la sua Ducati – guai a chi tocca il marchio! – è la sua vita. Pare abbia contattato un luminare di cardiologia per farsi sostituire le valvole atriali del cuore con valvole desmotroniche, tutto a beneficio dell’erogazione.

DUCATI SBK WORLD CHAMPION 2009


Allievo Kapra
Monsteromane
Inviato: lunedì 16 marzo 2009 17:22:58



Iscritto: 16/09/2002
Locazione: Civitavecchia - RM
Originariamente inviato da Daniel 86
Originariamente inviato da Monsteromane
Esatto! Infatti se ci fai caso chi ricerca la derapata in super motard ha una posizione molto avanzata, che gli consente tra l'atro di andare a posizionare in avanti il piede dell'interno curva!


Quindi per avere un controllo migliore e rischiare poco, una posizione di guida discretamente arretrata è più appagante, sia in tempi che in sicurezza, giusto?

Allora perchè le ultime moto nate hanno posizioni di guida molto più avanzate rispetto alla mia?


La posizione di guida non è determinata dalle moto, ma è il pilota che trova quella che più gli si addice. Quì stiamo parlando di guida sportiva in pista, il fatto che seduto in sella ad una moto tu riscontri una posizione diversa può essere dato dal fatto che, soprattutto le moto giapponesi, sulla falsa riga delle moto da competizione, tendano a sfornare mezzi supersoprtivi sempre più piccoli e leggeri, cosa che va a beneficio di un aumento del rapporto peso/potenza. Io ho notato differenza anche solo sedendomi sul nuovo CBR RR rispetto a quello di 4 anni fa.
Questo non vuol dire che se una moto di serie sembri essere più corta sia perchè si cerchi di far assumere al pilota una posizione più avanzata.

Prendi per esempio le giapponesi in moto GP. Sono nettamente più piccole delle loro "omonime" di serie, e piloti come Hayden, e Rossi, che hanno una certa altezza, sono seduti praticamente cul codino.
Il mantenimento arretrato della posizione sportiva è semplicemente una questione di minimizzazione dei movimenti e di stabilità. La percorrenza di curva con il sedere indietro infatti comporta il fatto che tu, prima di entrare in piega, slitti soltanto lateralmente il bacino rispetto alla posizione in cui si trovava in rettilineo (in carena=sedere indietro); se tu portassi anche avanti verso il serbatoio il corpo prima di piegare, una volta conclusa la piega ed imboccato un tratto dritto dovresti anche rispostarlo indietro per rimettrti in carena. Sembrano movimenti semplici, ma fatti a certe velocità e sotto stress non lo sono.
Per il discorso stabilità, la questione è semplice: il sedere più indietro, vuol dire maggior caricamento del posteriore con conseguente appesantimento di quest'ultimo e maggiore aderenza e trazione in uscita in fase di accelerazione.
Pensa che per mantenere la posizione, e non dover venire eccessivamente avanti per toccare col ginocchio a terra (cosa che serve per prendere la misura), Melandri usa saponette di spessore doppio rispetto agli altri piloti, perchè sa che, rimanendo indietro con il sedere, non riuscirebbe ad arrivare a terra e non troverebbe mai la misura. Basterebbe che venisse avanti, ma non lo fa, e nonostante la saponetta, guarda come deve sporgersi per scendere in piega.


TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
zeljko
Inviato: lunedì 16 marzo 2009 17:54:36



Iscritto: 03/07/2003
Locazione: Roma-Milano
scusate se ti interrompo quest'ingrifatissima discussione spettacolare a botte de youtube, ma penso che prima di interrogarsi sulla prevenzione tecnica (argomento di cui non parlo, non sapendo io andare in moto e non avendo mai avuto una moto con un motore degno di sto nome) sarebbe il caso di controllare se siamo proprio tutti sicuri sicuri di sapere che cosa succede nel caso in oggetto. consiglierei all'uopo i pezzi in rete in italiano di una delle fonti più autorevoli nella nostra lingua, il dinamoto del professor Cossalter, che comunque consiglio caldamente a tutti.
tornando a noi,

Uno (high side in accelerazione)

e uno che fanno due (high side in frenata)



vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta

Monsteromane
Inviato: lunedì 16 marzo 2009 18:07:20



Iscritto: 16/09/2002
Locazione: Civitavecchia - RM
Originariamente inviato da zeljko
scusate se ti interrompo quest'ingrifatissima discussione spettacolare a botte de youtube, ma penso che prima di interrogarsi sulla prevenzione tecnica (argomento di cui non parlo, non sapendo io andare in moto e non avendo mai avuto una moto con un motore degno di sto nome) sarebbe il caso di controllare se siamo proprio tutti sicuri sicuri di sapere che cosa succede nel caso in oggetto. consiglierei all'uopo i pezzi in rete in italiano di una delle fonti più autorevoli nella nostra lingua, il dinamoto del professor Cossalter, che comunque consiglio caldamente a tutti.
tornando a noi,

Uno (high side in accelerazione)

e uno che fanno due (high side in frenata)



Bravo, questa è la spiegazione fisica di quanto accade quando si è DISARCIONATI. E pensa che dal momento in cui inizia la derapata, la linea che ti separa dalla ripresa totale di aderenza (e relativo volo planato...) è sottilissima, per questo chi sa mantenere la derapata possiede moltissima sensibilità....
Se ci fai caso la caduta è originata dalla chiusura del gas, questo vuol dire che la PARZIALIZZAZIONE è necessaria per mantenere costante l'effetto sliding, perchè la completa chiusura provoca quanto sopra, mantenerlo aperto vorrebbe dire concludere la perdita di aderenza ed appoggiarsi all'asfalto sul lato interno.
Le spiegazioni da te mostrate illustrano il primo caso.

TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
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