la salita in seggiovia o la discesa?

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fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve

Visto che da oggi le mie strade sono dipinte di arancione, come ci si può divertire in moto entro i confini del proprio comune? Ne faccio il periplo più volte? Faccio un semaforo-semaforo vivendo un quarto di miglio alla volta? Zigzago nelle vie del centro tra pedoni e monopattini? Raggiungo i cartelli barrati del comune, mi fermo per un pic-nic con tanto di selfie e riparto alla votla del cartello successivo?
Avanti coi suggerimenti

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti

Urka. Che bel comune è il tuo. Se diventi arancione pure te sei salvo

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti

La superficie del mio comune è di 42,5 Km quadrati... Però non mi posso lamentare. Ho il mare, la pineta, il fiume, una buona aria. La moto la userò per andare a vedere i tramonti in questo frattempo nel quale dovrò stare entro i confini comunali.
E lo farò se questo scongiurerà la possibilità di trovarsi ricoverato per due settimane in ospedale come un amico di famiglia, tracheotomizzato e ventialato forzatamente come un cliente/collaboratore della ditta dove lavoro o ricoverato per oltre sei settimane in terapia intensiva con una riabilitazione successiva di tre mesi per tornare anche solo semplicemente a camminare come la dirimpettaia di casa di mia madre. Senza contare la morte...
Nella Costituzione lo Stato dovrebbe garantire la salute come fodamentale diritto dell'individuo e della collettività. Direi che c'è poco di anticostituzionale.

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti

Sono convinto che restare nei confini del proprio comune non scongiuri un bel niente, e che lo stato e organismi collegati dovrebbero tutelare la salute intervenendo sulle strutture sanitarie e sui medicinali, non sulla libertà di movimento dei cittadini, che viene limitata, frustrata e umiliata perché da mesi si fanno ammalare i sani negli ospedali e nelle Rsa, e non si curano più come si deve i malati non di covid.
Tralascio la descrizione dei casi di amici e familiari.

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chi è senza peccato...

meno male che non han fatto il ponte

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fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve

Comunque vi volevo segnalare che da quando la Toscana è entrata in zona rossa, il tempo (atmosferico) è diventato perfetto per girare in moto: sole e cielo azzuro, zero umidità, freschino di mattina che diventa tiepido calore nel pomeriggio. Mentre prima le strade erano sempre bagnate dall'umidità pazzesca della notte e spesso pioveva...
E' sempre così.

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti

più potente della gravità, purtroppo

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Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti

Giusto per sapere, ma se le terapie intensive sono piene, cosa consigli?
Perché se tali reparti sono pieni e servono altri posti letto per altri pazienti, cosa fai? lasci morire quelli che non hanno trovato il letto libero oppure proponi di lasciare morire i più vecchi (di età o tempo di ricovero?) così come i malati con patologie regresse gravi o altro? Eticamente non credo sia accettabile, ma non mi meraviglierebbe se creassero una legge apposita.
Perché da quel che mi risulta le competenze per gestire questi pazienti non si compra al supermercato.

Da quello che vedo in giro,soprattutto dentro e fuori i bar ci dovrebbe essere il quadruplo dei morti.