SBK, Qatar 2015. Le pagelle di Losail

SBK, Qatar 2015. Le pagelle di Losail
Carlo Baldi
Nove a Torres, 8 a Haslam a Rea e a Davies.7 a Sykes e VdMark
19 ottobre 2015

 

Aprilia bella di notte e regina di Losail. Quattro gare in notturna e quattro vittorie, con tre piloti diversi. L’anno scorso era stato Guintoli a vincere gare e titolo, quest’anno a Noale si devono accontentare delle due gare, visto che da tempo il titolo è andato alla Kawasaki. Inutile stare a piangere sull’assurda decisione del gruppo Piaggio di lasciare la Superbike (del mercato tratterò nei prossimo giorni, appena rientrato in Italia) tanto a Pontedera non cambieranno opinioni e strategie. Guardiamo al presente e godiamoci queste vittorie, forse le ultime, in una stagione complicata sia per il team che per i piloti, che non sempre hanno avvertito attorno a loro la fiducia e la stima necessaria. Qualcuno nel box Aprilia ha affermato che non c’erano più i Biaggi ed i Melandri, dimenticando però che non c’era più nemmeno la RSV4 in versione 2014. Anche per questo le vittorie di Torres ed Haslam in Qatar assumono un significato particolare.


Dopo aver dominato la stagione, la Kawasaki chiude male perché non vince, ma anche perché Rea deve scrivere il suo primo ed unico zero in una classifica (quasi) perfetta. Sarebbero bastati 5 punti in gara 2 a Johnny per superare il record di punti in una stagione, che appartiene a Edwards dal 2002. Peccato. Un incidente di percorso che non cambia nulla e non preoccupa di certo la casa di Akashi che tra meno di due settimane inizierà ad Aragon i test della nuova Ninja, una moto che si preannuncia come un vero fulmine di guerra. A preoccupare la squadra ispanico-giapponese dovrebbe essere piuttosto il delicato rapporto venutosi a creare tra Sykes e Rea. Dopo il sorpasso con il “quasi-contatto” di gara 1 (più che altro un errore di Johnny, arrivato un poco lungo) Tom non gliele ha mandate a dire e non solo ha rifiutato le scuse del suo compagno di squadra, ma ha poi rincarato la dose nel dopo gara: «Rea sbaglia un po' troppo spesso e sempre a mio danno. Ho corso gara 2 assieme a Davies e Leon ed ho visto tanti sorpassi, ma tutti corretti». D’accordo che il primo avversario è il tuo compagno di squadra, ma deve esserci rispetto e stima, se no la convivenza diventa davvero difficile, sia per i piloti e per la squadra tutta. Rea non guarda in faccia nessuno, ma possibile che nessun compagno di squadra vada bene per Sykes?


Non ha di questi problemi la Ducati, che in attesa del ritorno di Giugliano si gode un Davies stratosferico, che conquista un meritato secondo posto in classifica e prenota un posto in prima fila nella lotta al titolo 2016. I test invernali della casa di Borgo Panigale inizieranno ad Aragon assieme a quelli della Kawasaki dando il via così a un testa a testa destinato a protrarsi sino alla fine del prossimo campionato.


La Honda chiude la stagione con un sorriso e inizia a sognare, pensando alla coppia VdMark Hayden. Un mix di esperienza e di voglia di vincere che potrebbe ridare smalto alla CBR in attesa che dal Giappone si degnino di dare uno sguardo alla Superbike e mandino in Olanda una moto più competitiva.


La MV a Losail fa ancora un buco nell’acqua ed in attesa di una nuova F4 che tarda ad arrivare (ma esiste?) per il prossimo anno si parla di un accordo con il team Forward, esule dalla GP. La notizia ha ovviamente gettato nel panico la squadra attuale, che a questo punto non comprende quale possa essere il proprio destino. Speriamo quindi che i programmi sportivi dell’azienda di Schiranna vengano divulgati al più presto.


La Superbike chiude i battenti, ma apre ai test invernali che prepareranno piloti e team ad una nuova stagione che si preannuncia avvincente e densa di novità.
 


Le pagelle

Jordi Torres – voto 9
E’ il più veloce in 3 sessioni di prove su 4. Non si conferma in Superpole solo perché non digerisce la morbidona Pirelli, ma è comunque sesto. Nella prima manche fa una gara intelligente, piena di grinta e talento, piega un certo Rea e vince. Nella seconda non è a posto con le gomme, ma non si vuole rassegnare. Forza e cade. Al di la della sua innata simpatia, questo ragazzo ci ha colpito per come ha lavorato quest’anno, con umiltà e determinazione, imparando le nuove piste e la guida di una SBK. Per molte gare ci ha ripetuto il solito ritornello “Devo imparare ancora molto”. La notte di Losail gli ha conferito la laurea.


Leon Haslam – voto 8

Nelle prova fa fatica e poi in gara 1 ci si mette anche il dolore alle braccia. Ma lui viene da una famiglia di piloti e non si arrende mai. Inizia gara 2 con grinta, come a gridare ai suoi avversari : questa la vinco io. E ce la fa. Non è stata una stagione facile per Leon, dal quale tutti si aspettavano tanto, che non è riuscito a cucirsi addosso la RSV4 in versione 2015. Non sarà un campionissimo, ma di certo merita una Superbike anche per il prossimo anno.


Jonathan Rea – voto 8
In Superpole il cannibale soffia sul collo del suo compagno di squadra e gli cede per pochi decimi. Lo aveva detto :”Torres qui va forte e noi faremo fatica”. In gara uno supera Sykes e lo fa arrabbiare, ma poi non può nulla contro l’aeroplano nero dello spagnolo. Avrebbe senza dubbio reso la vita difficile anche ad Haslam nella seconda manche, se la sua Ninja non lo avesse inaspettatamente tradito.

 


Tom Sykes – voto 7
Imbattibile sul giro secco, molto meno in gara. Alla fine è terzo in gara ed in campionato. Nella prima il controllo di trazione fa i capricci e deve lasciare via libera Torres e Rea. Nella seconda non riesce ad inserirsi nella lotta tra Haslam e Davies e all’arrivo la Dorna gli chiede i soldi del biglietto. Ci è sembrato stanco e sotto tono. Ha bisogno di un po di vacanza……lontano da Rea.

 

Chaz Davies – voto 8
Per tutto il weekend lamenta vibrazioni e carenza di grip che svaniscono miracolosamente in gara due. Nella prima arriva lontano dai primi due, ma sarebbe bastato ancora mezzo giro per farlo salir sul podio. Nella seconda fa una delle sue gare, gas sempre aperto, grinta e coraggio. Non può nulla contro la RSV4 di Haslam, ma gli rende la vita difficile sino all’ultima curva. Il titolo di vice campione del mondo se lo merita tutto.
 


Michael VdMark – voto 7
Ecco un altro pilota in costante crescita. Il talento non gli manca di certo e visto che la sua CBR in questo finale di campionato è migliorata parecchio, lui si diverte a dare del gran gas. Nella prima manche rimonta dalla terza fila, ma stressa le gomme ed è quinto. Nella seconda sta attaccato ai primi sin che può e porta a casa un ottimo quarto posto. Hayden si troverà in casa un bell’avversario.

 

Xavi Fores – voto 6,5
E’ alla sua terza apparizione con la Panigale R e stupisce tutti conquistando la prima fila in Superpole nonostante il dolore alla gamba causato dalla sua caduta di venerdì. A rovinare tutto ci pensa un virus influenzale che lo mette ko. Da rivedere il prossimo anno, magari per tutto il campionato.
 


David Salom – voto 6,5
Si illumina in Superpole 1 ed il risultato gli da un po di morale, al termine di una stagione davvero difficile. Ottavo in gara 1, nella seconda un contatto con De Puniet gli fa perdere la sesta piazza ed è solo nono.

 

Leandro Mercado – volto 6
Tati è un animale da gara e si esalta nella competizione. Dopo prove anonime butta fuori Guintoli dalla Superpole 2 e nelle due gare raccoglie un nono ed un sesto posto. E’ discontinuo, ma giovane ed al suo primo anno in Superbike.

 

Sylvain Guintoli – voto 5
L’aver perso per problemi tecnici le prime due sessioni di prove condiziona tutto il suo weekend, ma lui sembra svogliato e con la testa altrove. Solo decimo nella prima manche, nella seconda decide si salutare degnamente il numero 1 che ha sulla carena e chiude quinto. Ma sempre dietro a VdMark.


Randy De Puniet – voto 6
Dopo averlo bocciato per tutta la stagione, gli diamo finalmente la sufficienza perché a Losail il francese dimostra di sapere ancora andare forte la notte, tanto da bissare il suo miglior risultato stagionale (sesto in gara 2 esattamente come a Phillip Island) Purtroppo tutte le altre gare si sono corse di giorno.
 

 

Alex Lowes – non giudicabile
Per vendicarsi del suo passaggio alla Yamaha, la sua GSX-R-1000 nella prima anche lo lascia a piedi dopo cinque giri e nella seconda non lo fa nemmeno partire. Di certo Alex non rimpiangerà la scelta fatta.

 

Leon Camier – non giudicabile
Un problema alla frizione lo ferma sulla linea di partenza, mentre nella seconda riesce a fare 4 giri. Sicuro di voler restare sulla F4?