SBK. Le pagelle del GP di Losail

SBK. Le pagelle del GP di Losail
Carlo Baldi
Dieci a Sylvain Guintoli, 8 a Sykes e 7,5 a Rea. Solo 5 a Melandri. Quattro a Baz, deludente soprattutto fuori dalla pista | C. Baldi, Losail
3 novembre 2014

 

Il campionato Superbike 2014 è stato molto combattuto e dall’esito incerto sino all’ultima manche. Dopo che nelle prove e in Superpole Giugliano aveva fatto sognare i tifosi delle rosse di Borgo Panigale, in gara è stato invece un vero e proprio trionfo per l’Aprilia e per Sylvain Guintoli. Il francese non era mai riuscito a conquistare due vittorie nella stessa giornata e lo ha fatto nel momento più importante della sua carriera. Una doppietta che gli ha consentito di laurearsi campione del mondo. Se a Magny Cours le polemiche avevano dilaniato il team Aprilia, a Losail è stato Baz a polemizzare in pista, ma soprattutto nel dopo gara. Ma tra il rifiuto di Melandri in Francia e quello di Baz in Qatar c’è una grande differenza.
 

L’italiano aveva rifiutato di cedere la vittoria al proprio compagno di squadra, affermando che Guintoli si sarebbe dovuto meritare il titolo senza aiuti da parte sua. A Losail Baz ha invece dichiarato di aver disatteso gli ordini di scuderia in quanto sia Sykes che il team Kawasaki non si erano comportati bene nei suoi confronti. Una vendetta.


Se l’atteggiamento di Marco poteva essere comprensibile (per un pilota è quasi contro natura dover rinunciare ad una vittoria conquistata in pista) la vendetta di Baz che non ha ceduto un secondo posto solo per danneggiare il proprio team, appare odiosa quanto puerile. Per fortuna però alla fine Guintoli ha vinto il campionato con sei punti di vantaggio su Sykes e quindi anche se Baz si fosse accontentato del terzo posto in gara uno, Sylvain avrebbe comunque vinto il titolo per due punti.


Ma la notte di Losail deve essere ricordata per la festa del team Aprilia e non per le polemiche del team Kawasaki. Guintoli ha dimostrato di essere un campione, ha smentito chi lo riteneva un pilota senza attributi ed è andato a vincere il suo primo titolo mondiale con due gare perfette, dominate senza mai dare la pur che minima possibilità ai propri avversari. Festeggia il team Aprilia che torna a vincere anche nel dopo Biaggi e nel dopo Dall’Igna, mentre Sykes, battuto ma non sconfitto, ha già dato appuntamento ai suoi avversari per il prossimo campionato: «Ci riproverò l’anno prossimo».


Ride l’Aprilia, piange la Kawasaki mentre in Ducati si guarda con fiducia al futuro. In Qatar Giugliano non solo ha confermato il suo grande talento, ma ha finalmente dimostrato di sapersi accontentare e di sapersi gestire. Meglio tardi che mai.


In casa Honda sta per iniziare una vera rivoluzione. Il team Ten Kate ha deciso di non prendere più parte al mondiale Supersport, per concentrare tutti i propri sforzi sulla Superbike. Il team olandese potrà contare su due campioni del mondo 2014, Van de Mark e Guintoli, ma dovrà essere in grado di fornire loro una moto competitiva, in grado di lottare con le altre ufficiali. Non sarà facile nemmeno per la casa costruttrice più grande del mondo. A Losail la Suzuki conferma la sua stagione anonima, raccogliendo solo alcuni piazzamenti ed un’ennesima caduta (Laverty). Basterà De Puniet per invertire la tendenza? Salom ha vinto il primo ed unico campionato EVO della storia della Superbike, ma se sono accorti in pochi. Un campionato nel campionato, che non ha lasciato il segno, tanto che i primi due della classifica, Salom e Canepa, si ritrovano al momento senza una sella per il prossimo anno. Ironia della sorte.

LE PAGELLE

Ma ecco i nostri voti ai protagonisti delle gare di Losail

 

Sylvain Guintoli, Voto 10  

La differenza tra un buon pilota ed un campione è che il campione sa dare il massimo al momento giusto, senza che la pressione si trasformi in paura di vincere. Sylvain ha tirato fuori gli artigli nel momento più difficile ed ha inferto al suo avversario un colpo letale. Ha recuperato 44 punti a Sykes in tre soli round, riuscendo ad intaccare con la sua tremenda costanza le certezze dell’alfiere della Kawasaki. Peccato che proprio sul più bello il binomio Guintoli Aprilia si debba dividere.

 

Tom Sykes, Voto 8
La sua Kawasaki qui a Losail non è mai stata in grado di contrastare la RSV4 Aprilia. Lui le ha provate tutte, non ha commesso nessun errore, ma non ha potuto fare altro che inchinarsi davanti a Guintoli ed alla sua moto. Scopre di avere un avversario rancoroso nel suo team, ma nemmeno questo lo demoralizza e gli impedisce di lottare sino alla fine. Onore agli sconfitti. 

 

Marco Melandri, Voto 5 

Troppo brutto per essere vero. Dove è finito il pilota che ha dominato gli ultimi due round di Magny Cours e Jerez? A Losail Marco ha preferito stare lontano da Guintoli o forse il sapere di dover ritornare in GP gli ha tolto ogni stimolo nella sua ultima apparizione in Superbike? Comunque sia un ottavo ed un quarto posto per Marco Melandri su Aprilia RSV4 sono risultati del tutto deludenti.
 


Loris Baz, Voto 4  

Poteva anche decidere di non rispettare gli ordini di scuderia, ma senza poi offendere chi ha creduto in lui e lo ha portato dalla Stock 1000 alla MotoGP. Siamo soliti giudicare i piloti solo in pista, ma in questo caso non possiamo esimerci dal criticare il suo comportamento un volta sceso dalla moto. Molto bravo sia in gara uno, dove cede solo a Guintoli, che nella seconda manche, quando esce alla prima curva per un contatto con Haslam, ma poi rimonta sino alla settima posizione.

 

Johnny Rea, Voto 7,5  

Resta nelle prime posizioni per tutto il weekend e sale sul podio in gara due, vincendo la dura resistenza di Sykes. Chiude la sua storia con la Honda fornendo due ottime prestazioni, in attesa di salire quanto prima sulla ZX-10R con la quale punterà al titolo mondiale.

 

Davide Giugliano, Voto 7

Eccezionale in prova e sul giro singolo, in gara e sulla distanza riesce ad andare forte con la Panigale, senza commettere errori e portando a casa un buon quinto posto ed un ottavo, dovuto ad un repentino calo di gomme nel finale. Finalmente riesce a gestire il suo talento e ad ottenere il massimo che attualmente la sua 1199 gli consente. Il prossimo anno lo aspettiamo tra i piloti che lotteranno per il titolo.
 

Toni Elias, Voto 6,5

Lo spagnolo ha un grande cuore, ma spesso fa confusione nella messa a punto della sua RSV4. Una stagione di alti e bassi (più bassi che alti) chiusa però con due prestazioni convincenti, finalmente a ridosso dei primi. Da un ex campione del mondo Moto2 ci si aspettava di più, ma la Superbike è dura per tutti.

 

David Salom, Voto 8

Si laurea campione della categoria EVO, ma a quanto pare non basta per trovare una buona sella per il 2015. Ha dominato la sua categoria senza commettere errori e nonostante una mano dolorante. Ci auguriamo di rivederlo in Superbike anche il prossimo anno. Se lo merita.

 

Niccolò Canepa, Voto 7,5

E’ l’unico in grado di contrastare Salom, ma deve fare i conti con tanti ritiri, dovuti quasi sempre a problemi tecnici alla sua moto. Così come Salom al momento si ritrova a piedi e così come lo spagnolo meriterebbe invece una buona sistemazione in Superbike. In bocca al lupo.

Eugene Laverty, Voto 4,5

Un grande inizio di campionato, ma poi un calo costante con molte prestazioni anonime e tante cadute. La Suzuki non è un missile, ma da lui ci aspettava di più. C’è ancora qualcuno che lo preferirebbe al posto di Guintoli? Gli auguriamo miglior fortuna in MotoGP. 

 

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