SBK Jerez. I commenti dei protagonisti

SBK Jerez. I commenti dei protagonisti
Carlo Baldi
Ecco cosa hanno dichiarato i protagonisti della prima gara di Jerez
15 ottobre 2016

Per Davies questo è il miglior momento della sua carriera, mentre Sykes e Rea ammettono la superiorità di Chaz e sono contenti di aver portato il secondo titolo costruttori alla Kawasaki. Per domani Hayden cercherà di colmare il gap che lo separa dai primi tre, mentre Savadori spera che la situazione migliori per poter tornare sui suoi livelli abituali

Chaz Davies

«Non ero sicuro che avessimo abbastanza margine per allungare sui miei avversari, visti i passi avanti fatti dalle Kawasaki questa mattina, ma siamo stati veloci fin dall’inizio. Mi sono messo a martellare a testa bassa ed il gap è progressivamente aumentato. Jerez era storicamente una pista difficile per me, ed aver ribaltato la situazione e aver vinto qui nelle ultime due stagioni è qualcosa di speciale. Ringrazio il team, che ha lavorato duramente in estate per migliorare il bilanciamento della moto. Ora ho una migliore percezione del limite. Probabilmente sto attraversando il miglior momento della mia carriera. Forse è un po’ tardi per il campionato, ma possiamo solo continuare così e vedere a che livello arriviamo in vista del prossimo anno».

 

 

Tom Sykes

«E' stata una grande giornata per la Kawasaki che ha vinto per il secondo anno consecutivo il titolo costruttori. Abbiamo costruito questo successo con il lavoro di vari anni e ora con due piloti molto forti nello stesso team siamo stati in grado di vincere questo titolo. Una vittoria che dimostra quanto impegno e quanti sforzi stia facendo la Kawasaki nel campionato mondiale Superbike. Oggi concludere secondo tra due grandi piloti non è stato certo un risultato negativo, ma non è nemmeno perfetto. Per domani dobbiamo trovare qualche rimedio al fatto che oggi abbiamo avuto alcuni problemi con l’anteriore della nostra moto. Per domani speriamo di poter tenere il passo di Davies».

 

 

Jonathan Rea

«Oggi non avevamo certamente il passo di Chaz. Avrei potuto lottare con Tom per il secondo posto ma mi sarei preso un rischio troppo alto. La mia mente era concentrata sul consolidare i nostri punti di vantaggio che ho in classifica e fare un altro passo verso quello che è il nostro obiettivo finale. Non avevamo trazione fin dall'inizio e la moto scivolava sia all’anteriore che al posteriore. Per domani dobbiamo lavorare su questo problema. Tutto sommato sono contento di essere salito sul podio oggi ed è stata la mia prima volta qui a Jerez. Abbiamo appena vinto il Campionato del mondo Costruttori a tre gare dalla fine ed è un’altra delle cose positive che sono successe oggi. Questa vittoria è il frutto del duro lavoro che la Kawasaki, la squadra e tutto lo staff hanno fatto quest'anno ed anche l’anno passato. Sono felice di aver contribuito a questo grande successo».

 

 

Nicky Hayden

«Non ho fatto una grande partenza, ma sono salito al quarto posto risalendo anche a causa di alcune cadute che sono avvenute davanti a me. La moto ha funzionato abbastanza bene e la squadra ha fatto un buon lavoro con il set-up ed ho cercato di recuperare su Jonathan Rea. A metà gara ho avuto qualche problema con l’anteriore e Rea ha allungato su di me. Dopo di che ho cercato solo di mantenere il vantaggio che avevo nei confronti di Michael e di portare a casa il quarto posto. Tutto sommato la mia gara non è stata un disastro, ma mi sarebbe piaciuto stare più vicino ai primi tre. Al momento, in normali condizioni di asciutto paghiamo qualcosa nei confronti dei primi, ma i miei tecnici stanno facendo un buon lavoro e domani cercheremo di colmare questo gap».

 

 

Lorenzo Savadori

«La mia è stata una gara poco soddisfacente, conclusa con posizioni che non ci competono. Dobbiamo capire cosa è successo, in modo da migliorarci per la gara di domani. Il lavoro da fare ora con i tecnici Aprilia e Iodaracing è quello di capire come intervenire sulla nostra moto. Cercheremo di utilizzare tutti i dati a nostra disposizione per affrontare Gara2 nella migliore delle condizioni».