SBK 2017. Rea in testa nelle FP1 a Magny Cours

SBK 2017. Rea in testa nelle FP1 a Magny Cours
Carlo Baldi
Rea è già più veloce del record della pista, e precede le sorprese Camier e Savadori. Quarto Melandri davanti a Davies. Sykes ha il benestare dei medici e chiude decimo
29 settembre 2017

Rea ha iniziato nel migliore dei modi questo weekend in terra francese che potrebbe regalargli il suo terzo titolo mondiale. Questa mattina, sulla pista di Nevers Magny Cours, il pilota della Kawasaki ha chiuso in testa la prima sessione cronometrata ed il suo tempo (1’37”849) è di pochi decimi inferiore al record della pista stabilito in gara da Sykes nel 2016. Sykes, assieme a Davies, è il pilota che separa Johnny dal titolo 2017, ed avendo ottenuto il benestare dei medici è sceso in pista in questo primo turno ed ha chiuso al decimo posto, staccato di un solo secondo dal suo compagno di squadra. Tom ha percorso 18 giri e sembra quindi in grado di guidare la sua Ninja, nonostante l’infortunio alla mano ed al braccio sinistro riportato nella rovinosa caduta di Portimão.


Camier e la sua MV non finiscono di stupire. Leon ha terminato le FP1 al secondo posto a poco meno di due decimi da Rea. Ottima anche la prestazione di Lorenzo Savadori, terzo con la sua Aprilia. Il giovane pilota italiano sembra aver già trovato un buon feeling con la sua RSV4 su questo tracciato, cosa che non è invece riuscita all’altro pilota Aprilia, Eugene Laverty, solo quattordicesimo e staccato di quasi due secondi dalla vetta della classifica. Quarto e quinto posto per la Ducati, rispettivamente con Melandri e Davies. Dietro la coppia Ducati troviamo quella di Yamaha, con l’alterno Lowes che precede VdMark (reduce dall'Aragón GP dove ha però fatto solo lo spettatore). Dietro agli ufficiali, Forés e Torres sono i primi privati, anche se il secondo dovrebbe essere in teoria ufficiale BMW, ma visto l’impegno della casa tedesca in SBK lo si più paragonare ad un privato.


Per quanto riguarda gli altri italiani, De Rosa è quindicesimo, proprio davanti a un Davide Giugliano sempre alle prese con lo sviluppo della nuova CBR. Il suo compagno di squadra, l’americano Gagne, non ha mai corso a Magny Cours e paga con il ventunesimo posto lo scotto di dover imparare il tracciato francese.

Badovini, Andreozzi e Russo chiudono in fila dal diciassettesimo al diciannovesimo posto.

 

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