SBK 2017. I commenti dei piloti dopo Gara-2 ad Assen

SBK 2017. I commenti dei piloti dopo Gara-2 ad Assen
Carlo Baldi
Ecco le dichiarazioni dei tre piloti che oggi sono saliti sul podio di Assen, e quella di Marco Melandri, che a causa di una caduta non ha potuto concludere Gara-2
30 aprile 2017

Rea pensa ancora al tempone fatto ieri in Superpole, e rivela che oggi, dopo due sbandate, ha cercato di gestire la gara e di chiudere tutte le porte a Sykes. Da parte sua, Tom accusa una condizione fisica ancora precaria (virus allo stomaco) ed è contento di poter tornare da Assen con due secondi posti. Gara difficile per un Davies con poco grip all’anteriore e a disagio per il forte vento, così come Melandri. Entrambi i piloti Ducati iniziano ad affilare le armi per il prossimo round di Imola.


Jonathan Rea 

«È stato un weekend incredibile. Sono stato particolarmente felice per la Superpole di ieri, perché il giro che ho fatto ieri ad Assen è stato forse il mio miglior giro da quando corro in moto. Sono davvero orgoglioso di questo. Naturalmente le due vittorie in gara sono state davvero fantastiche. Oggi è stata una gara divisa in due parti. Nella prima ho spinto forte sino a che la moto non mi ha dato un avviso, e allora nella seconda parte mi sono limitato a gestire la corsa per portare a casa la vittoria.

Avevo ancora un poco di margine, ma oggi il problema più grande è stato il vento. Stavo cercando di acquisire un po' di vantaggio, ma a metà gara alla curva 11 ho preso una sbandata e ho perso il piede dalla pedana. A quel punto ho deciso di tenere qualcosa per i giri finali.  Ho deciso di non rischiare e di salvare qualcosa. Verso la fine ho preso un’altra sbandata, sempre alla curva 11, quindi ho cercato di tenere linee pulite e di correre con la testa cercando di chiudere tutte le porte. Nell’ultima chicane la mia linea probabilmente non era la più veloce, ma ho chiuso l’interno della curva e sono riuscito a passare per primo sul traguardo».
 


Tom Sykes

«E' stato un finale in volata nel quale eravamo molto vicini. Devo dire grazie al pubblico, ai miei tifosi e a tutta la squadra, che hanno compreso quali fossero le mie condizioni fisiche. Quella di ieri è stata una gara discreta, mentre oggi non ho mai smesso di lavorare per trovare un set-up perfetto, e fino a 30 minuti prima della gara Marcel (il suo capo tecnico, nda) ed io stavamo ancora discutendo di come poter rendere la moto più facile da guidare. Fisicamente ieri non ero completamente a mio agio con la mia moto, ma oggi ho sentito che avevamo un pacchetto in grado di vincere. Non sono riuscito a mettere la moto nel posto giusto al momento giusto, e non ho ottenuto la vittoria per questo motivo. Ci ho provato sino alla fine, e sono ovviamente deluso di non aver potuto cogliere la vittoria. Ma considerando come mi sentivo all'inizio della settimana della gara, se qualcuno mi avesse detto che avrei ottenuto due secondi posti ad Assen avrei pensato che non sarebbe mai successo».


Chaz Davies

«È stato divertente fare tutti quei sorpassi e risalire nel traffico, ma onestamente quella di oggi non è stata una gara facile. Il feeling non era ottimale come quello che avevo avuto in Gara-1 e nel warm up. Ci è mancato grip sull’anteriore, ed eravamo un po’ ‘sulle uova’ negli ultimi dieci giri. Dobbiamo capire il perché,  se si sia trattato dell’assetto o del forte vento: ma era comunque importante non cadere e portare a casa punti, perché ho capito abbastanza in fretta che il terzo posto oggi sarebbe stato il miglior risultato possibile. Detto questo, il nostro obiettivo è di vincere ogni volta che ne abbiamo la possibilità, e speriamo di farlo di nuovo a partire da Imola, che è un posto speciale per me e per la Ducati».


Marco Melandri

«Le condizioni oggi erano difficili anche a causa del vento davvero forte. Per questo motivo ho fatto un errore alla curva 11 al sesto giro, finendo sull’erba, e sono stato superato da quattro piloti. Poi però stavo risalendo bene. È un vero peccato che io sia caduto, perché penso che avrei potuto lottare con VdMark, dal momento che la nostra moto era più competitiva rispetto a ieri, anche se si muoveva ancora tanto. Purtroppo ho sempre sofferto questo tipo di problema qui, forse perché sono molto leggero e non riesco a caricare a sufficienza il posteriore su questo tipo di asfalto. Ora andiamo ad Imola, una pista che mi piace molto e dove sono fiducioso che ci lasceremo alle spalle questi problemi per fare due belle gare».