SBK 2015, Laguna Seca. Rea subito in testa

SBK 2015, Laguna Seca. Rea subito in testa
Carlo Baldi
Le due Kawasaki subito davanti a tutti con Rea che precede Sykes. Le Ducati inseguono da vicino e Davies chiude davanti ad un sorprendete Canepa e a Giugliano. Ottimo sesto Badovini
17 luglio 2015

C’erano tre inglesi e poi tre italiani. Non è una barzelletta, ma l’ordine d’arrivo della prima sessione di prove cronometrate disputata a Laguna Seca e valida per il nono round del campionato mondiale Superbike 2015. Sino a pochi minuti dalla fine era Davies a comandare la classifica, grazie ad un crono fatto segnare nelle battute iniziali. Ma prima Sykes e poi l’implacabile Rea, lo superavano ed ottenevano il primo ed il secondo posto di questa primo turno, divisi da meno di un decimo e mezzo. Dietro alle solite velocissime Kawasaki troviamo le solite Ducati ad inseguire. Questa volta però non ci sono solo le due bicilindriche ufficiali, in quanto tra Davies terzo e Giugliano quinto, si inserisce un bravissimo Niccolò Canepa.

Lo avevamo scritto nella nostra preview che Canepa avrebbe potuto essere la sorpresa positiva di questa trasferta americana e per ora i risultati ci danno ragione. Niccolò si trova particolarmente a proprio agio sui saliscendi di Laguna ed il suo quinto tempo, a poco più di tre decimi dal cannibale Rea, lo ha confermato. Canepa precede Giugliano e a completare il terzetto italico ci pensa Ayrton Badovini che termina la sessione al sesto posto assoluto. Il pilota del BMW Motorrad Italia SBK team ha fatto segnare subito il suo miglior crono, ma dopo una ventina di minuti si è dovuto fermare a causa di problemi tecnici. La posizione nella quale l’italiano si era fermato è stata considerata poco sicura dalla Direzione di Gara che ha interrotto per pochi minuti la sessione con la bandiera rossa. Ayrton non è più rientrato i pista ma il suo tempo gli ha comunque assicurato la sesta piazza.

Ad  interrompere la sfilata di inglesi ed italiani ecco Guintoli, settimo con la sua CBR 1000 RR. Il Mazda Raceway è un tracciato che privilegia il talento del pilota ed il francese, che lo scorso anno sfiorò il successo nella seconda manche interrotta per ben due volte dalla bandiera rossa sempre con lui a condurre le danze, è riuscito a guidare sopra i problemi della sua Honda e condurre in porto un piazzamento più che onorevole. 

Parte lentamente l’Aprilia che chiude all’ottavo posto con Haslam ed all’undicesimo con Torres. L’inglese si è limitato a lavorare sulla messa a unto della sua RSV4 mentre lo spagnolo ha dovuto sfruttare questo primo turno per imparare una pista per lui completamente nuova.  Sorprende anche il non posto di un redivivo De Puniet. Forse nella lunga pausa intercorsa tra Misano e Laguna Randy si è ricordato di essere un pilota di grande esperienza e l’augurio è che da ora in avanti il francese possa dimostrare di essere un top rider del mondiale Superbike. Decima posizione per il suo compagno di squadra Lowes a significare che su questa posta la Suzuki può dire la sua. 

Salom porta al dodicesimo posto la Kawasaki di Pedercini e precede la MV di Camier e la Honda di VD Mark. Ci aspettiamo che, una volta digerita questa pista non certo facile da interpretare, l’olandesino possa mettere in mostra almeno parte del suo grande repertorio, uscendo così dall’anonimato delle ultime gare. Chiude la zona punti Ramos quindicesimo. Il pilota del team GoEleven zitto zitto si piazza sempre nei primi quindici, nonostante l’inesperienza ed il fatto di non conoscere le piste (è la sua prima volta a Laguna). 

Ci si aspettava di più da Mercado e Baiocco, rispettivamente sedicesimo e diciassettesimo, ma va detto che Matteo ha l’alibi di non aver mai corso su questa pista. Ultimo, ed al momento non qualificato, Gianluca Vizziello con la Kawasaki di Grillini.

Guarda la classifica Superbike delle FP1