Salom con Pedercini, promosso team satellite Kawasaki in SBK

Salom con Pedercini, promosso team satellite Kawasaki in SBK
Carlo Baldi
Il campione EVO 2014 David Salom resta in Kawasaki e torna a far parte del team Pedercini, promosso a squadra satellite della casa di Akashi. Guarnoni il suo probabile compagno di squadra | C. Baldi
5 dicembre 2014

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Come avevamo già scritto alcuni giorni fa (leggi l'articolo) il campione EVO 2014 David Salom tornerà nel team Pedercini, dove aveva già militato nel 2009 e nel 2012. La conferma è arrivata con un comunicato ufficiale Kawasaki, che annuncia anche la promozione della squadra di Volta Mantovana a team satellite della casa di Akashi. Un riconoscimento dovuto per il team e la famiglia Pedercini, che partecipa al mondiale Superbike dal 1998 senza mai aver saltato una sola manche. Dopo aver iniziato utilizzato moto Ducati, dal 2008 il team italiano corre con le Kawasaki e negli anni le ha affidate a vari piloti, per lo più giovani ed italiani. Hanno fatto parte del team Pedercini gli italiani Iannuzzo, Badovini, Scassa, Baiocco, Rolfo, Sandi ed Andreozzi, mentre gli stranieri sono stati Hayden, Aitchison, Lundh, Mercado e David Salom, che ha corso con le moto preparate da Donato Pedercini nel 2009 e nel 2012. E proprio nel 2012 Salom scrisse una delle pagine più toccanti del motociclismo, scegliendo di rinunciare alla Kawasaki ufficiale lasciata libera dallo sfortunato Joan Lascorz, per non danneggiare le persone che avevano creduto in lui e che lo avevano aiutato in un momento difficile (leggi l'articolo). Una storia che ora sembra arrivata ad un lieto fine, visto che David il prossimo anno avrà a disposizione una moto competitiva proprio nel team che rappresenta per lui una seconda casa.
 

E’ la prima volta che la Kawasaki si avvale di un team satellite nel mondiale Superbike e la scelta non poteva che cadere sulla squadra italiana, che oltre ad aver sempre dimostrato fedeltà alla casa giapponese, negli ultimi anni è andata molto vicino a regalargli il titolo della Superstock 1000, sfuggito quest’anno più per sfortuna che per demeriti della squadra o del pilota Lorenzo Savadori.
 

Siamo il primo team satellite della casa giapponese e vediamo così premiati tanti anni di lavoro e di impegno


Un giusto premio quindi, ma anche una svolta epocale per la famiglia Pedercini, da sempre identificata come simbolo delle squadre private. Contento, ma anche molto realista, il team manager Lucio Pedercini : «Voglio innanzitutto ringraziare la Kawasaki per questa grande manifestazione di stima. Siamo il primo team satellite della casa giapponese e vediamo così premiati tanti anni di lavoro e di impegno, nei quali abbiamo sempre collaborato con la Kawasaki, sia in Superbike che in Stock. E’ un attestato di fiducia che ci inorgoglisce, ma riconosciamo anche il carico di responsabilità che ne deriva. Per questo stiamo già lavorando con Kawasaki per mettere a disposizione di Salom una moto il più vicina possibile a quelle che utilizzeranno i piloti ufficiali, a partire dalla parte elettronica».


Questo invece il commento di David Salom: «Sono molto felice di tornare a far parte del team Pedercini. Rispetto alle mie precedenti esperienze con la squadra italiana, questa volta mi posso considerare un pilota ufficiale Kawasaki Motors Europe. Avrò a disposizione una moto competitiva e nello stesso tempo potrò lavorare con persone che conosco bene, alcune delle quali sono state al mio fianco nella scorsa stagione».
 


Affermazioni confermate da Steve Guttridge, Racing Manager di Kawasaki Motors Europe : «Sono soddisfatto innanzitutto perché dopo aver conquistato il titolo Superbike EVO lo scorso anno, Salom resterà con noi, in Kawasaki. David ha avuto un ruolo importante nello sviluppo della moto secondo le nuove normative Superbike e continuerà ad averlo anche il prossimo anno. Il fatto che ci sia una sola categoria ci permetterà di impegnarci sia con il nostro team ufficiale KRT che con il team Pedercini, che da anni collabora con noi. Siamo certi che, anche grazie al lavoro di Salom, in futuro il nostro rapporto con la squadra italiana si rafforzerà e ci consentirà di ottenere ottimi risultati».


Resta ormai solo da stabilire quale sarà il compagno di squadra del pilota spagnolo, anche se sono a buon punto le trattative che dovrebbero permettere un altro ritorno per il team Pedercini, quello di Jeremy Guarnoni. Il francese aveva infatti corso con il team di Volta Mantovana nella categoria Stock 1000, nelle prime gare del campionato 2012.