Romano Albesiano: “E’ difficile che Aprilia resti in SBK”

Romano Albesiano: “E’ difficile che Aprilia resti in SBK”
Carlo Baldi
L’impegno di Aprilia nelle competizioni si decide nei prossimi giorni. Ad oggi appare certa la partecipazione alla MotoGP mentre ci sono poche probabilità che resti in SBK. Se lo farà non sarà con la struttura attuale | C. Baldi
6 settembre 2014

Romano Albesiano è arrivato a Jerez ieri pomeriggio e lo abbiamo incontrato per cercare di fare chiarezza sull’attività racing di Aprilia del prossimo anno.

Nei programmi Aprilia di alcuni mesi fa l’approdo in GP era previsto nel 2016. Come mai avete deciso di anticipare i tempi?
«Aprilia è molto vicina a prendere la decisione di partecipare nel 2015 al campionato MotoGP. I motivi per i quali abbiamo anticipato il nostro approdo in GP sono molteplici, ma indubbiamente le nuove regole della Superbike EVO che entreranno in vigore il prossimo anno non ci sono piaciute ed hanno inciso molto sulla nostra decisione. Inoltre una volta deciso di gareggiare in GP abbiamo pensato che fosse meglio iniziare subito ed avere quindi più tempo per affrontare un impegno così importante». 

E in Superbike?  
«E’ ovvio che la decisione riguardante la GP coinvolge direttamente la nostra partecipazione al mondiale Superbike, dove ci troviamo di fronte a due possibilità. La prima è quella di uscire completamente dal campionato delle derivate dalla serie, mentre la seconda ipotesi, sulla quale  stiamo lavorando, è quella di mantenere una struttura interna o esterna, che ci possa comunque garantire una partecipazione ai massimi livelli. Aprilia non corre per far numero».   

Se decidessimo di approdare alla GP con una squadra interna, il team Superbike si trasferirebbe completamente in quel campionato

Esclude quindi una presenza di Aprilia in Superbike con il team attuale? 
«Si. Nel caso che Aprilia decidesse di restare in Superbike, anche in questo caso le possibilità sono due. Se decidessimo di approdare alla GP con una squadra interna, il team Superbike si trasferirebbe completamente in quel campionato. Se invece  dovessimo accordarci con un team esterno (con Gresini mancano ormai solo le firme - ndr)  la struttura attuale verrebbe modificata e ridimensionata». 

Aprilia ha sempre affermato di essere interessata alla Superbike perché rappresenta  il campionato più vicino alla produzione e quindi al mercato.
«Penso che La MotoGP comunichi il brand di un’azienda, mentre la SBK comunichi il brand ed il prodotto. In questo momento Aprilia è maggiormente interessata a divulgare il proprio brand. Siamo un reparto corse molto ben organizzato, ma è molto impegnativo gareggiare ai massimi livelli in entrambe le competizioni mondiali, tanto che (a parte Ducati) nessun altra azienda lo sta facendo».

State comunque lavorando sulla RSV4 in funzione del nuovo regolamento SBK?
«Si lo sviluppo della RSV4 racing continua. Proprio perché al momento non sappiamo ancora se resteremo o meno in Superbike, non stiamo fermando lo sviluppo della RSV4. Nel caso dovessimo restare dovremo essere competitivi e puntare a vincere e quindi non vogliamo farci trovare impreparati». 

Queste le dichiarazioni di Albesiano, ma leggendo tra le righe pensiamo che al momento le possibilità di vedere Aprilia in Superbike il prossimo anno non siano molte. L’impegno in MotoGP assorbirà quasi completamente il reparto corse di Noale e se a questo aggiungiamo che i nuovi regolamenti EVO andranno non solo a diminuire la competitività della RSV4, ma a vanificare di fatto gli sforzi che la casa italiana ha compiuto negli anni, per rendere la propria moto – molto probabilmente – la migliore del campionato, è chiaro che lo scenario che si prospetta induca Aprilia a rivolgersi ad un campionato senza dubbio impegnativo, ma che offre un palcoscenico più prestigioso e visibile a livello mediatico rispetto all’attuale Superbike.

Per quanto riguarda i piloti, sembra quasi certo che Melandri debba seguire la casa italiana in GP, mentre non si conosce al momento quale potrebbe essere il destino di Guintoli. Restiamo quindi attenti ad ogni possibile sviluppo, in attesa delle prime conferme ufficiali.      

Sylvain Guintoli (AUDIO)
Marco Melandri (AUDIO)