Giugliano proverà la Honda nei test del Lausitzring

Giugliano proverà la Honda nei test del Lausitzring
Carlo Baldi
Ripresosi dall’infortunio di Brands Hatch, Giugliano è stato convocato dal team Honda Red Bull per un test che gli potrebbe riaprire le porte del mondiale SBK
24 luglio 2017

Il campionato mondiale Superbike è in pausa estiva, ma questa settimana saranno in molti ad interrompere le vacanze per svolgere alcuni giorni di test al Lausitzring, la pista sulla quale nel week end del 18-20 Agosto il mondiale delle derivate disputerà il suo nono round. Sulla pista tedesca saranno presenti i team più importanti e tra questi anche il Red Bull Honda World Superbike Team. A portare in pista le nuove CBR però non sarà Bradl, impegnato con la 8 ore di Suzuka, ma il collaudatore Michele Magnoni e la novità Davide Giugliano. Dopo la scomparsa di Nicky Hayden, la seconda moto della squadra olandese ha gareggiato solo a Laguna Seca con Jake Gagne, ma si sapeva che l’americano avrebbe disputato solo le due gare dell’ottavo round ed avrebbe poi continuato a correre nel campionato nazionale AMA.

I candidati a salire sino alla fine del campionato sulla Honda Red Bull sono sempre stati due : Leon Camier e Davide Giugliano. Il primo è sotto contratto con il team MV e la Honda non vuole certamente andare a prelevare un pilota che milita in un'altra squadra. “Se ti liberi dal contratto con MV per te le nostre porte sono aperte”. Questo in pratica il messaggio fatto pervenire a Leon, che però o non è riuscito a risolvere anticipatamente il contratto che lo lega a MV Agusta Reparto Corse, oppure ha scelto di restare dov’è ora. Diversa la situazione di Giugliano, che dopo una breve esperienza nel BSB ora è libero di scegliere dove correre. E’ stato soprattutto Marco Chini, Honda World SBK Operation Manager, a volere Davide sulla CBR1000RR.

«Il suo talento non si discute» ci ha dichiarato Chini «e penso che con noi possa trovare le motivazioni giuste per esprimersi al meglio. In questa fase di sviluppo della nostra CBR è molto importante avere dei dati da confrontare con quelli di Bradl, che ci aiutino a prendere le decisioni giuste. Questi test arrivano al momento opportuno e visto che in Germania ci saranno anche altri team, potremo avere subito dei termini di paragone».

Dopo la scomparsa di Hayden per il team Honda le difficoltà sono aumentate. Il compianto pilota americano sapeva motivare tutta la sua squadra e forniva ai tecnici molte e preziose indicazioni. Venuto a mancare lui, il team ha perso un riferimento importante e qualcuno si è demoralizzato ed ha perso entusiasmo e motivazioni. Nelle ultime sei gare Bradl si è ritirato tre volte e nelle altre tre ha ottenuto sempre l’undicesimo posto. Risultati alquanto deludenti, ma che hanno portato lo staff della squadra olandese davanti ad un bivio: è questo il reale valore della moto o è Bradl che ha perso fiducia nel progetto?

Da qui l’esigenza di un secondo pilota, che possa non solo fornire nuovi dati, ma anche creare un nuovo clima nella squadra, ancora scioccata dalla tragedia di Kentucky Kid.

Abbiamo parlato con Giugliano, in partenza per la Germania, e il pilota romano ci è sembrato molto sereno. “Aspettiamo a trarre ogni tipo di conclusione – ci ha detto – vado al Lusitzring per provare la moto e conoscere la squadra. In seguito tireremo le somme e vedremo se ci potrà essere un futuro tra me ed il team Ten Kate Honda».

Saranno due giorni importanti

«Si e li voglio affrontare con la dovuta calma e concentrazione. Ovviamente non conosco la moto e se devo essere sincero la pista non è certo tra le mie preferite (lo scorso anno dopo un settimo posto in gara1, nella seconda cadde sulla pista bagnata e si infortunò, dovendo poi rinunciare al successivo round di Magny Cours, NdA) però voglio cercare di comprendere quale sia il potenziale della nuova CBR e capire se si adatta alle mie caratteristiche ed io alle sue».

La tua esperienza nel BSB è stata breve

«Quello inglese è un campionato molto particolare, con piste difficili e piloti esperti che ci corrono da molti anni. La mia squadra era preparata e di alto livello, ma purtroppo a Brands Hatch sono caduto alla terza curva e mi sono infortunato. E’ stata una scivolata come altre e non ho urtato contro nessun ostacolo, però ho battuto la schiena e quindi mi sono dovuto fermare per poter guarire e riprendermi al meglio».

Ora come stai?

«Ora sto bene, ho ripreso ad allenarmi e sono pronto a tornare in pista».

Entrare a far parte del team Honda potrebbe riaprirti le porte della Superbike

«Si ma come ti dicevo per ora non ci penso. Voglio prima provare la moto e conoscere la squadra e poi decideremo. Certo mi farebbe piacere tornare nel mondiale, ma non voglio anticipare le cose o forzare situazioni. Step by step».

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