Federico Caricasulo: ”Nulla da invidiare ai campioni della Supersport”

Carlo Baldi
Il ventenne ravennate è la rivelazione del mondiale Supersport 2016. Ha già conquistato due volte il podio ed è uno dei piloti sui quali possiamo puntare per il futuro del nostro motociclismo
4 agosto 2016

Al CIV spesso l’attenzione non è catturata solo da quello che succede in pista, ma anche dai personaggi che si possono incontrare nel paddock, siano essi piloti o manager. Nell’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità, a Misano, abbiamo avuto modo di intervistare Federico Caricasulo, uno dei molti piloti italiani che proprio nel campionato nazionale hanno avuto modo di mettersi in luce, per poi spiccare il volo verso i campionati europeo e mondiale Supersport.
Nel 2014 il giovane pilota di Ravenna (è nato il 6 Aprile 1996) ha gareggiato sia nella Superstock 600 che nel CIV Supersport, e si è aggiudicato il titolo italiano mettendosi alle spalle avversari del calibro di Roccoli e Cruciani, mentre nel campionato continentale ha conquistato tre podi e due pole position, concludendo la stagione al quinto posto.

L’anno successivo si è concentrato sulla Stock 600 europea, che ha concluso in terza posizione (un infortunio alla spalla gli ha impedito di salire al secondo posto) conquistando la sua prima vittoria nella gara di Misano. Sempre nel 2015 ha anche avuto modo di debuttare nel mondiale Moto2.

Quest’anno, ancora con la squadra che lo ha lanciato, il Bardahl Evan Bros Honda Racing Team, ha fatto il grande salto nel mondiale Supersport. Un pilota ed un team al debutto assoluto in uno dei mondiali più difficili. Contro ogni previsione, nel primo round ,in Australia, su di una pista che non aveva mai visto in precedenza, Federico è salito sul secondo gradino del podio, e si è poi ripetuto nella gara di casa di Misano, dove ha condotto la gara in testa per molti giri prima di dover cedere alla vecchia volpe Kenan Sofuoglu.

Determinato e serio, nonostante i suoi 20 anni Caricasulo dimostra una grande professionalità, che unita alle sue indubbie doti di guida ne fanno uno dei piloti più promettenti del motociclismo italiano. Molto probabilmente resterà ancora con la sua squadra, fatta di gente con la quale lavora da anni e che gli vuole bene, ma sappiamo che il ravennate è già sul taccuino di molti manager, che stanno bussando alla porta del Bardahl Evan Bros Honda Racing Team per la prossima stagione.