Vikingfest enduro 2016: sfida tra i campioni di oggi e di ieri

Arnaldo Nicoli, il vinchingo di Ardesio, ha organizzato nel suo paese una bellissima gara-festa che ha visto i campionissimi di ieri sfidare i giovani del mondiale enduro
5 giugno 2016

Che giornata, ragazzi. Se siete appassionati di enduro e oggi non eravate ad Ardesio, vi siete persi un evento per molti versi unico e pazzesco. Il Vichingo di Ardesio, il mitico Arnaldo Nicoli (all'attivo quattro Sei Giorni vinte) ha organizzato la seconda edizione della sua Vikingfest. Si tratta di una gara-evento su un bellissimo fettucciato, che termina con la festa vera e propria sotto il tendone, dove la Proloco cucina piatti tipici bergamaschi.
L'Arno - così siamo soliti chiamare Nicoli - ha invitato il dream team italiano dell'enduro, quello che negli anni 90 ha portato la Maglia Azzurra sul tetto del mondo. In pista abbiamo rivisto con piacere (e un po' di incredulità) pilotoni del calibro di Stefano Passeri e Tullio Pellegrinelli. A bordo pista l'inossidabile Gio Sala e, ovviamente, l'Arnaldo in veste di organizzatore coadiuvato nell'occasione dal bravo Dario Lamura della Federmoto. 

Da sinistra Moroni, Manzi, Sala, Passeri, Nicoli e Pellegrinelli
Da sinistra Moroni, Manzi, Sala, Passeri, Nicoli e Pellegrinelli

I due veterani hanno sfidato i giovani piloti del Mondiale di Enduro, Rudy Moroni e Jonathan Manzi, oltre a uno stuolo di agguerritissimi enduristi dell'italiano in forza al team Sissi Racing di Crema (citiamo in particolare le belle prestazioni di Aresi e Facchetti).
I piloti presenti hanno corso 6 prove speciali; i migliori 24 sono passati alla sfida in stile motocross. Pellegrinelli ha vinto una semifinale e anche Passeri ha conquistato la finalissima che ha visto i migliori tre lottare sino all'ultima curva. Questi i loro nomi: Moroni, Passeri e Pellegrinelli. In altre parole, i due campionissimi hanno suonato come tamburi un sacco di giovani leve e si sono tolti lo sfizio di rendere difficilissima la vittoria del bravo Rudy.
In pista s'è visto uno spettacolo bellissimo: da un lato la guida aggressiva e moderna di Moroni, dall'altro la classe e l'eleganza di due nomi che hanno scritto alcune tra le pagine più belle dell'enduro italiano.
Bravo Vichingo, hai realizzato un evento di cui sentiremo parlare ancora. Ci vediamo nel 2017, sempre ad Ardesio: siete avvisati.