Sardegna Rally Race 2016: a Pedrero la terza tappa

Sardegna Rally Race 2016: a Pedrero la terza tappa
Piero Batini
  • di Piero Batini
Ad Arbatax vince il catalano di Sherco ed incalza De Soultrait che tiene la testa della generale
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
6 giugno 2016

Tre tappe, tre vincitori di giornata, un leader maximo che resiste e un solo grande Rally. Il Rally della Fettunta? No, indovinate: il Goldentyre Sardegna Rally Race lascia Sa Itria e le alture della Barbagia di Olollai, e scende tra le ripide pareti di roccia verso l’azzurro cristallo del mare dell’Ogliastra. Granito antico e giovani rocce di calcare, vegetazione maestosa della montagna e svelti fusti mossi dal vento, aria fina e penetrante che si gonfia di forza salmastra. È il caleidoscopico scenario che corre sotto il cielo, non meno intenso e vario, del terzo episodio del Mondiale Rally-Raid, nutrendosi della spettacolare natura della Sardegna.

L’episodio centrale della corsa di Bike Village si apre ancora una volta su una intrigante e complessa vicenda agonistica. Un pilota che vince la battaglia, un altro che resiste, un terzo che si propone in una proiezione tattica avvincente. È la guerra del Rally più incerto della stagione.

Juan Pedrero porta la Sherco a un nuovo successo nella prima prova speciale del giorno. Il colossale atleta catalano di Canet del Mar è il più rapido, e preciso, sui cento chilometri del labirintico settore selettivo della Tonara. Gli resistono De Soultrait e Benavides, il francese più che mai determinato a conquistare uno dei ventilati posti da pilota ufficiale nel Team Yamaha, l’argentino per rassicurare il Team Honda HRC sulla bontà della scelta di includerlo nella formazione. Indietro Monleon, e soprattutto Botturi, il vincitore della tappa precedente.

Alessandro Botturi
Alessandro Botturi

Non c’è tregua. Incredibilmente inizia a piovere, e il sole sparisce dietro alla densa coltre di maltempo, completando la scenografia della bellissima, forse la più attraente del Rally, prova speciale di Orgosio, 61 chilometri inediti. È il rovescio della medaglia. Botturi continua ad aprire la strada, ma “scrive” sulla pista bagnata con le gomme della moto e indica così la giusta direzione agli avversari. L’incertezza cresce, e alza il livello tecnico del confronto. De Soultrait ha l’occasione d’oro per tentare un nuovo attacco e ne approfitta immediatamente andando a vincere la prova speciale. Per il francese “rivelazione” della nona edizione del Rally di Bike Village è la terza affermazione. Juan Pedrero e Alessandro Botturi, secondo e terzo rispettivamente, “pagano” l’inevitabile ritardo e sono superati anche da Benavides e Van Beveren.

Tutto da rifare, il risultato finale è più vicino di un giorno, ma la sua fisionomia è, se possibile, ancora più “flou”, più sfuocata. Nell’ordine, intanto, De Soultrait, Pedrero, Botturi. In poco più di cinque minuti anche Benavides, Monleon, Pain.

Non bastasse, il Goldentyre Sardegna Rally Race affronta ora la Tappa Marathon, singolare, accentuata componente avventurosa dei Grandi Rally. Funziona così: i concorrenti hanno ricevuto l’ultima assistenza a metà della terza tappa. All’arrivo di Arbatax la loro moto va in Parco Chiuso, sorvegliata e inaccessibile. Neanche la benzina. Di un nuovo intervento da parte dei meccanici si riparlerà nella quarta tappa, il giorno dopo, a metà della lunghissima settima prova speciale del Rally. La variante tattica è cruciale. Chi avrà saputo preservare la meccanica, e soprattutto le gomme, avrà un asso nella manica da giocare il giorno successivo. E così si spiega anche il tattico “fatalismo” dei piloti durante la seconda Speciale del giorno. Meglio rallentare un poco oggi, per garantirsi più controllo e velocità domani.

Non-Solo-Moto, ecco i Quad, segregati dal regolamento del Campionato del Mondo in una categoria a sé, ma veloci quasi quanto le Moto. Ignacio Casale ha rotto il motore, Rafal Sonik passa al comando e si accinge a festeggiare degnamente il cinquantesimo compleanno.

Rafael Sonik
Rafael Sonik

Terza tappa in archivio. La quarta si presenta con le credenziali per diventare la più importante. È il primo grande anello con partenza e a arrivo ad Arbatax, e la più lunga prova speciale della corsa, 165 km. Quanto basta per stare incollati allo schermo!

Foto: APphotosport, Antonio Ammiragli, Andrea Belluschi, Niki Martinez, Paola Picone

Argomenti