Roberto Rolfo: "Riportare MV alle corse è un’emozione enorme"

Roberto Rolfo: "Riportare MV alle corse è un’emozione enorme"
  • di Alessandro Colombo
Si appresta a prendere il via il mondiale SuperSport 2013 che da quest’anno vanterà una nuova grande protagonista, ovvero la MV Agusta F3 del Team ParkinGo. Ne abbiamo parlato con Roberto Rolfo, pilota della squadra italiana
  • di Alessandro Colombo
5 febbraio 2013

Punti chiave

Schiranna – Si appresta a prendere il via il mondiale SuperSport 2013 che da quest’anno vanterà una nuova grande protagonista, ovvero la MV Agusta F3. Il marchio varesino, a quasi 40 anni dai fasti di Agostini, ritorna quindi alle corse con i colori del team ParkinGO, le cui moto saranno condotte in gara da Christian Iddon e da Roberto Rolfo. Abbiamo parlato con quest’ultimo per comprendere, a poco dalla prima gara in Australia, a che punto è la F3.


Hai ottenuto i tuoi migliori risultati in 250. Pensi che anche la SuperSport, che è la 4 tempi che forse si avvicina di più ad una 250, sia adatta al tuo stile di guida?
«Sicuramente sì perché la 600 è una categoria, una moto, che mi è sempre piaciuta e con cui sono andato anche forte in Moto2: nel 2010 ho vinto una gara nel mondiale e ho fatto dei podi, quindi sicuramente ho scelto questa strada perché è una moto che mi piace tantissimo»


Hai corso in tante categorie e sei ritenuto da tutti un ottimo collaudatore. Dopo i test che avete svolto a Cartagena a che punto è la MV Agusta F3?
«La F3 è una moto che da tantissimo feeling fin dall’inizio e che ti permette di arrivare da subito ad un certo livello e questa è una cosa molto positiva perché quando una moto ti da delle buone sensazioni vuol dire che ha un’ottima base: la F3 ha delle geometrie molto racing e parte sicuramente avvantaggiata in un’ottica competitiva. Di lavoro da fare ce ne sarà tanto perché è scesa in pista solo in questi due giorni (quelli riservati ai test, ndr) e abbiamo girato praticamente solo alla domenica in maniera più sostanziosa. Il lavoro che c’è da fare sulla moto è sia a livello di ciclistica, ma anche e soprattutto a livello di motore ed erogazione, ma quello andrà centrato un po’ con l’elettronica che abbiamo a disposizione»


A proposito di quest’ultima, pensi che una moto che di base è già così evoluta sotto questo aspetto possa darvi qualcosa in più?
«Sì, quello sicuramente. Adesso noi ce l’abbiamo tutta diversa (rispetto alla moto di serie, ndr) perché abbiamo Magneti Marelli, però sì, diciamo che l’esperienza è quella che fa poi la differenza»
 

Cosa ti aspetti d questo primo anno in SuperSport?
«Bhè, l’obiettivo è chiaramente quello di arrivare il prima possibile ad essere competitivi con questa moto e puntare al podio, quello sicuramente, se no non sarei qui».


Un Team ambizioso, un marchio prestigioso: una bellissima avventura.
«Sì. Poi appunto, prima di tutto ho sposato questo progetto perché aveva un senso. Cioè un obiettivo chiaro: correre in SuperSport con l’obiettivo di arrivare ad essere competitivi, arrivare al podio ed arrivare a vincere. Non mi andava assolutamente più di fare delle vie di mezzo come CRT o Moto2 non competitive. Il progetto è chiaro. Io l’ho scelto per questo motivo, perché mi ha dato tanta credibilità il Team ParkinGO per la storia che ha e per il fatto di riportare MV alle corse, che è una motivazione ancora più grossa, in quanto correre su una moto italiana è bellissimo»


E poi sei tu che stai facendo nascere questa moto…
«Bhè sì! Sicuramente la parte legata allo sviluppo della moto mi è sempre piaciuta, perché comunque nel 2010, quando ho lavorato sulla Suter e l’ho sviluppata per la Moto2, siamo arrivati ad ottenere sicuramente dei buoni risultati, quindi sono fiducioso anche per quello che concerne questo aspetto»
 

Come ti senti a portare i colori MV?
«È un’emozione molto grande! Io ne ho sempre apprezzato prima di tutto le moto, mi piace tantissimo l’estetica, tutto il design di questa moto. Sono sempre stato un “tifoso” di questo marchio e poterlo riportare alle corse è per me un’emozione gigantesca! »
 

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