Miccheli, Caramellino, Ravaglia e Philippaerts protagonisti alla Transborgaro

Miccheli, Caramellino, Ravaglia e Philippaerts protagonisti alla Transborgaro
Massimo Zanzani
I tre assieme al padre e al fratello di DP19 l’hanno spuntata nelle rispettive categorie della gara che ha schierato al via molti dei mitici crossisti del passato | M. Zanzani
25 novembre 2013

 

Obbiettivo centrato ancora una volta per Pino Mangano e Bruno Morselli, che anche quest’anno hanno regalato agli spettatori un eccellente spettacolo. Coi suoi mitici partecipanti, la snella formula di gara, e per di più l’ingresso gratuito per tutti, la Transborgaro è la gara da non perdere che attira non solo per rivedere da vicino molti dei piloti che hanno fatto la storia del motocross ma anche per vivere una giornata spassosa riscaldata dell’intramontabile grinta dei concorrenti e dalla simpatia e disponibilità di ospiti d’onore come Brad Lackey e Danny Laporte, costretto a disertare la gara per un recente intervento chirurgico al ginocchio.
 

Poco importa se molti rispondono all’appello senza avere la preparazione per tenere il passo di un tempo, il divertimento è assicurato dalla innata voglia di competere di chi ha la stoffa del campione che trova la carica per far fronte alle difficoltà della pista. Che ha vederla sembra un semplice fettucciato su terra stile enduro arricchita da qualche facile salto, ma che mette a dura prova gli avambracci per la scivolosità e le buche si formano.
 

Classe ‘70

Ma quanto gas ci danno ancora 'sti “vecchietti”! Il gradino più alto del podio è andato all’intramontabile ex pilota delle Fiamme Oro Pietro Miccheli, che in entrambe le manche l’ha spuntata sullo statunitense dai tratti somatici asiatici Chuck Sun, il quale nella seconda manche è stato penalizzato dallo spegnimento dalla moto. Terza piazza per Antonio Dovizioso, padre dell’ufficiale Ducati della MotoGP, che nonostante fosse alla guida di una Kawasaki del 2009 si è assicurato il podio con un terzo ed un quarto posto spuntandola sull’ex pilota Suzuki Jean Jacque Bruno e sull’endurista Gualtiero Brissoni.

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Classe ‘80

Era la più attesa, per via dell’eccezionale cast di partenti comprendente il leggendario Ricky Johnson e i due ex piloti Honda HRC degli anni ’80 Eric Geboers e Dave Thorpe, ma non ha praticamente avuto storie per la competitività di Paolo Caramellino che si è aggiudicato le due manche, anche e per la sfortuna di Palmiro Falcioni che entrambe le volte si è dovuto accontentare del posto d’onore per aver perso il comando all’ultimo giro a causa dello spegnimento della moto. Nei problemi con gli avambracci, messi a dura prova anche dall’incessante richiesta di autografi, Thorpe si è piazzato 3° e Johnson 6° preceduto da Alberto Dotti e Roberto Costa.

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Classe ‘90

Doppio successo anche nella categoria dei piloti più giovincelli, che ha ospitato Andrea Dovizioso che dopo aver corso a RideForLife non ha mancato anche questo appuntamento che ha sottolineato la sua passione per il motocross. Il mattatore della giornata è stato Cristian Ravaglia, che ha imposto le sue credenziali spuntandola su Andrea Bartolini e il finlandese Miska Aaltonen autori di un 2° ed un 3° posto a testa. Quarta piazza per l’endurista Samuli Aro, che ha chiuso a pari punteggio con il pilota dell’Oklahoma Guy Cooper, mentre il Dovi nonostante l’allenamento si è fregiato di un 5° posto di tutto rispetto.


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Coppa Famiglia

Secondo successo consecutivo nel trofeo assegnato a coppie di stretta parentela per Franck Philippaerts, che lo scorso anno aveva centrato la vittoria affiancato da David mentre quest’anno ha sbancato la posta assieme a Deny. Seconda coppia classificata quella formata da Andrea e Fabrizio Bartolini, che hanno chiuso la prova a pari punteggio col tandem formato dai fratelli Ravaglia.

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