Goldentyre Sardegna Rally Race: Botturi suona il bis

Goldentyre Sardegna Rally Race: Botturi suona il bis
Piero Batini
  • di Piero Batini
Non più nel calendario del Mondiale Cross-Country Rally, il Sardegna Rally ha festeggiato il decimo anniversario della sua storia. Ad aprire la strada al bis del gigante di Lumezzane l’infortunio di Cerutti
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
16 giugno 2017

San Teodoro, 15 Giugno. L’imperativo era comunque di festeggiare degnamente il decimo anniversario della sua storia. Quindi, sebbene la federazione motociclistica internazionale avesse privato il Rally in Sardegna della validità mondiale, e probabilmente a Ginevra farebbero meglio a spiegarne il motivo, gli organizzatori di Bike Village non si sono… privati del diritto di allestire una prova all’altezza del suo prestigio pur con un numero ridotto di partecipanti.

Scaduta l’adesione dei “big”, come era prevedibile, la Corsa ha comunque potuto contare su un’effettiva valenza internazionale grazie alla presenza di alcuni nomi di caratura, primo tra tutti Rafal Sonik, il polacco plurititolato, Mondiale e Dakar, in gara tra i Quad e secondo assoluto della categoria alle spalle del francese Sébastien Souday, nonostante un brutto incidente dell’ultimo giorno di gara.

Presenti oltre a tre Quad anche due SSV, De Seynes e Liparoti, Ercolani e Politino, è chiaro che la gara clou è stata quella delle Moto, animata inizialmente da un confronto abbastanza acceso tra gli italiani Cerutti e Botturi, e vivacizzata dalla “pressione” di vari terzi incomodi, tra questi in evidenza gli italiani Gerini e Mancini, due le speciali vinte dal perugino, e lo spagnolo Oriol Mena, vincitore del prologo di San Teodoro e dell’anello conclusivo del Rally.
L’anima fino alla terza tappa della competizione, ambientata nella natura esplosiva del giugno sardo e sviluppata su cinque tappe e tre mete intermedie, San Teodoro, Arborea e Sa Itria, è stata, tuttavia, il confronto diretto tra i due più forti Piloti italiani, Alessandro Botturi e Jacopo Cerutti, perfetta ed “efficiente” rappresentazione di due generazioni di esperienza della scuola italiana.

Botturi, già vincitore dell’Edizione mondiale del 2014 ha pagato, come ha onestamente ammesso egli stesso, la minore velocità rispetto al giovane “rampante” e pur già affermato amico-avversario, ma ha evidentemente potuto mettere in campo la maggiore esperienza. Jacopo Cerutti, vincitore di tre prove speciali e sempre al comando della corsa nelle prime tre tappe, era arrivato all’intermedio della tappa marathon di Sa Itria con un margine di vantaggio di oltre sei minuti e mezzo sull’avversario, con buone chance di successo nonostante la perenne imprevedibilità del Rally in Sardegna.

Ma se non sono state la navigazione e la fisicità del Rally, a fermare il Pilota Husqvarna è intervenuto un incidente le cui conseguenze, un profondo taglio ad una mano, hanno impedito al leader della corsa di proseguire.
Ereditati la leadership e un buon margine, Alessandro Botturi ha quindi potuto gestire agevolmente il finale del Rally, nonostante il generoso ma inefficace ritorno di Mena e Mancini, quest’ultimo troppo in ritardo per rappresentare un oggettivo “pericolo”.

Il Gigante di Lumezzane è così salito per la seconda volta sul gradino più alto del Rally di Bike Village, solo in questa circostanza a stretto contatto con Oriol Mena, secondo Rally di carriera, e Andrea Mancini, già due podi ottenuti agli albori del Rally.

Classifica Finale Assouta  

1. BOTTURI (YAMAHA 450) in 11:53'18.99
2. MENA VALDEARCOS (HONDA CRF 450) a 6'39.27
3. MANCINI (BETA 430) a 28'20.55
4. PAVAN (BETA 430) a 31'27.99
5. ESPANA MUNOZ (KTM 450) a 48'36.05
6. MARTELOZZO (HUSQUARNA 250) a 59'54.46
7. CAVICCHI (HUSQUARNA) a 1:08'42.21
8. TXOMIN (YAMAHA 450) a 1:17'07.42
9. BARBIERI (HUSQUARNA 510) a 1:30'22.25
10. CHIATTI (YAMAHA WR 250) a 1:38'58.91

 

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