8 Ore di Suzuka, dominio Honda sulle prime libere

8 Ore di Suzuka, dominio Honda sulle prime libere
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Al via la trentasettesima edizione della classica giapponese. La squadra ufficiale Honda HARC chiude la prima sessione davanti al team FCC TSR.
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
24 luglio 2014

La prima sessione di libere ha dato il via alla trentasettesima edizione della 8 Ore di Suzuka, seconda prova del Mondiale Endurance e gara dal sapore del tutto particolare per le Case del Sol Levante che, come da consuetudine, hanno letteralmente allagato la griglia con partecipazioni ufficiali. La rilevanza forse non è più quella degli anni 80, quando in pista si vedevano prototipi costosissimi – Yoichi Oguma, capo dell’HRC a cavallo fra 80 e 90, ammise candidamente come il progetto RVF750 costasse ben più di quello della NSR impegnata nel motomondiale, e come la vittoria nella 8 Ore valesse per loro quanto un titolo iridato in 500 – ma il prestigio della gara resta elevatissimo. Vi proponiamo una gallery delle più belle entries delle Case giapponesi, con livree spesso in esemplare unico per l'evento della 8 Ore.

La classifica è guidata dal team HARC-PRO Honda, composto da Takahashi – collaudatore MotoGP e attualmente in vetta al campionato SBK All-Japan – e i due WSBK Haslam (nella foto in apertura) e Van Der Mark, capace di imporsi con un guizzo finale dopo l’interruzione causata dalla bandiera rossa per una caduta. Staccati di pochi decimi i rivali più accaniti, ovvero l’altro team Honda FCC TSR (che può contare su Rea, Akiyoshi e il nostro Lorenzo Zanetti) che regola a sua volta il team Yamaha YART con Nakasuga, Parkes e Brookes. Quarto il team Suzuki-Kagayama Verity, con alla guida lo stesso Yukio (proprietario, team manager e pilota), lo svizzero Dominique Aegerter, in prestito dalla Moto2, e Noriyuki Haga.

Bisogna scendere fino ai margini della Top-10 per trovare i primi due “regular” del Mondiale, ovvero il Team Yamaha GMT-94 e la squadra ufficiale Honda, ma ancora peggio – per lo più a causa di un traffico davvero intenso dovuto all’interruzione – è andata al team più interessante per noi europei, ovvero il Legend of Yoshimura Racing con Kevin Schwantz (50 anni suonati e sul podio lo scorso anno con il team Kagayama), Tsujimoto e Aoki.