12 Pollici Italian Cup. Altro che minimoto!

12 Pollici Italian Cup. Altro che minimoto!
Correre nei migliori kartodromi con piccole moto capaci di divertire andando veloci. Ecco come funziona questo campionato che l'anno scorso ha visto 300 iscritti. Nel 2016 si replica
7 gennaio 2016

Se parlando di Pitbike, MiniGp e MiniMotard vi venissero in mente le minimoto, quelle piccole e destinate ai piloti più giovani, sareste fuoristrada. Sono lontani i tempi in cui gli smanettoni battagliavano per puro divertimento con improbabili trabiccoli, troppo piccoli con quelle ruote da 6 o da 10 pollici per poter essere prese sul serio da un pubblico adulto, moto troppo scomode per ospitare i ragazzini di oggi e le loro dimensioni: sono cambiati i tempi, eccome.

Nel 2006 arrivavano nei kartodromi orripilanti accrocchi a due ruote di pessima fattura, somiglianti a motard miniaturizzate poco più grandi alle minicross a cui eravamo abituati. Erano le Pitbike. Pian piano hanno conquistato spazio, forse per l’esiguo costo o per la pura curiosità, o magari perché soddisfatti dopo averne provata una. Nel tempo sono arrivati componenti speciali ed elaborazioni specifiche, poi sospensioni professionali, l'attenzione di tecnici motoristi e dei costruttori italiani: sospensioni e componenti Made in Italy che vanno ad arricchire il nuovo mondo dei "12 pollici".

Ci hanno provato in molti a creare campionati per questa categoria, da Nord a Sud d’Italia nascevano nuovi organizzatori, e le gare nei kartodromi, categoria “ruote basse”, spuntavano come funghi in autunno. Molte iniziative, ma con risultati poco più che discreti in fatto di presenze e iscritti. Sarà stata la poca visibilità dei media di settore? Oppure la mancanza di professionalità dei coordinatori? Forse la mancanza di regolamenti certi? Chissà, forse era tutto semplicemente agli esordi.

Nel 2015, invece, sembra essere nata una formula che funziona, con molte iscrizioni e tanta soddisfazione da parte dei partecipanti. E' nata la “12 Pollici Italian Cup”, organizzata da Mully Racing: semplicità di gestione dei mezzi da gara, economicità, passione per le due ruote e spirito battagliero, ma in amicizia.
Potete scegliere la categoria che più si addice alle vostre esigenze e possibilità, optando tra Pitbike importate ed economiche, prodotti Italiani di alta qualità e ciclisticamente esaltanti, Minimotard derivati da potenti moto da cross 150 cc (categorie giovanili) o le affascinanti MiniGp, gioielli da ammirare e con le quali tuffarsi in bagarre fra i cordoli. I circuiti nei quali si svolge il campionato sono adatti ad esaltare il piacere di guida in sicurezza. Si trovano tutti tra Centro e Nord Italia, con due gare svolte a Ottobiano (PV), di cui una con luce artificiale.

Il regolamento prevede restrizioni tecniche nei motori, per contenere i costi, con pneumatici (punzonati) contingentati a tre treni per le sei gare. E un banco prova a rullo commina penalità ai furbetti.
Ci sono prove libere il sabato, qualifiche e due gare la domenica. Divertimento e competitività da una parte, e belle emozioni per i divertiti spettatori dall'altra. La buona scuola paga, e gli iscritti hanno superato quest'anno quota trecento, provenienti da tutta Italia. Non tutti riescono a presenziare costantemente ed alcuni partecipano quando l’ evento non dista troppo da casa.
La media di partecipazione è di 150 piloti a gara, con un picco di 163 a Rioveggio (Bologna): un record europeo per la categoria.

 

L’età dei partenti è varia, dai bambini accompagnati dai genitori, fino agli agguerriti cinquantenni con il coltello tra i denti

L’età dei partenti è varia, dai bambini accompagnati dai genitori, fino agli agguerriti cinquantenni con il coltello tra i denti. Le categorie, formate per motorizzazioni e specializzazione dei corridori, sono ben livellate, mentre le moto, come già detto, possono essere d’importazione cinese, e adattate, o con sofisticate ciclistiche italiane. Ma non pensiate che la moto faccia tutto il lavoro da sola: piloti forti con moto inferiori sono spesso avanti ad altri con versioni di prestigio.
Si inizia con la categoria Gentleman, motorizzata con 14 cavalli, destinata ai rookies o per chi in età avanzata preferisce risparmiare un po’ il gas. Sempre con 14 cv troviamo la Under e la Over (a seconda che il peso totale, comprensivo di abbigliamento tecnico, sia inferiore o superiore agli 80 kg). Chiudono la cavalleria leggera gli Agonisti, piloti veloci e reattivi.
La categoria "16 cavalli" è per piloti veloci, maturi e smaliziati, con motori preparati a puntino da tecnici specializzati. La categoria regina è la "20 cavalli": partecipano costruttori, manici di alta caratura e moto di qualità superiore.

Categoria simile, dall’altissimo livello competitivo, è la Minimotard. In questo caso i costi sono ben più elevati, per i mezzi  motorizzati Honda CRF 150R da 20 cavalli e trasformati  in motard, ma cambia anche la sostanza. Questa categoria è organizzata e sponsorizzata da RedMoto, distributrice ufficiale Honda off-road, che la segue direttamente.
Chiudono la carrellata le MiniGp, piccole replica delle carenate di classe superiore. Motori a due e quattro tempi a scelta per il campionato, diviso in due categorie, Under Over, dove però il peso pilota non conta, a differenza delle potenze: Under, con limitazione a 14 cv, destinate alle giovani promesse, e motore open per la Over, con partecipanti di ogni età e livello.

Notoriamente bistrattate dai più, per questione di scomodità, queste motine si riprendono spazio grazie alle fatiche di Cristiano Jacobucci che ne segue le fasi di crescita: forte promotore ed anima stabile del 12 Pollici Italian Cup, Cristiano ha anche fornito aiuto ai piloti finanziariamente meno forti.
Fra i piloti in gara, quest'anno va segnalata la presenza di elementi arrivati dal CIV e di ex del motomondiale, tra cui Simone Saltarelli e Gioele Pellino (ex 250GP) nella 16 cv, e di Nathan Michaud, nella 14 cv Agonisti. Ci sono stati anche Michele “Cannibale” Canistraro nella classe regina, e Alessandro Delbianco come wildcard alla gara supplementare di Adria. Nella MiniGP spazio a Sara Cabrini, pilotessa PreMoto3 e vincitrice Italian Cup 2015, e Alessandro Zamboni dal trofeo KTM. Nel 2016 si replica.

Mauro Fasciano

 

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