Yamaha Tricity, giorno 5: stabilità anche fuori città

Oggi siamo andati in tangenziale, dove il Tricity si è comportato egregiamente. Comodo il cassettino con presa 12 V dove mettere il cellulare
26 maggio 2017
Anche oggi mi aspetta una giornata impegnativa. Sto provando un nuovo telefono di quelli che vanno di moda adesso…grande. Troppo grande! Sia per le mie mani che per il vano portaoggetti del Tricity. Peccato perchè intelligentemente è presente una presa accendisigari per collegarci un caricabatterie.
 

 

Ma un piccolo ritorno al passato può tornarci utile. Il remake del Nokia 3310 sta perfettamente nel vano. Diciamo che tutti i telefoni fino a 5, 5,2” dovrebbero entrare comodamente nel vano che ha anche una pateletta per impedire che gli oggetti all’interno cadano quando si apre il vano. Comodo.
 

 


Ma mi aspetta un appuntamento fuori città. Ne approfitto per provare il Tricity in tangenziale a velocità più elevate rispetto le urbane. Il comportamento è stabile, sicuro, non sbacchetta ne nei curvoni veloci e nemmeno quando si è in scia a camion o veicoli che ci tagliano l’aria restituendocela con un sacco di turbolenze destabilizzanti. Il Tricity non si impensierisce. Ovvio, la velocità di crociera non può essere più alta di 100, 110 km/h ma una gita al lago o a un mare nel raggio di un centinaio di chilometri la si può fare tranquillamente. Anche perchè è confortevole.

 


E al ritorno in città mi prendo due soddisfazioni: la prima è quella di aver battuto Google Maps nella previsione di tempo di arrivo, la seconda è quella di aver consumato, da inizio settimana, solo una tacca di benzina! E il pieno mi era costato solo 9 euro!!!

Ci rivediamo domani con una giornata di relax. Sarà pur sempre sabato!!!