Venier Moto Guzzi V7 Stone

Venier Moto Guzzi V7 Stone
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Una V7 nuova reinterpretata elegantemente in chiave Scrambler dal preparatore italoamericano sulla falsariga della sua precedente Tractor
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
15 agosto 2014

Stefano Venier, preparatore italiano, vive e lavora a New York ormai da diversi anni – avete già visto diverse delle sue creazioni qui su Moto.it – con progetti finora basati su moto di seconda mano. Questa Moto Guzzi V7 Stone è la prima moto nuova su cui Stefano ha lavorato: un’operazione importante perché, usando le parole del preparatore stesso, «la moto è passata direttamente dalla concessionaria all’officina. Ora so di poter lavorare anche su moto nuove ottenendo il risultato che desidero»


La base di partenza è stata infatti una nuova Moto Guzzi V7 Stone, su commissione specifica di un cliente del posto che si è deciso di soddisfare creando una scrambler sulla falsariga della Tractor V75 (altra special realizzata da Stefano) ma con l’esigenza specifica di realizzare una moto comoda per due persone – ecco perché il risultato finale vede una sella leggermente più lunga e sovrastrutture, completamente realizzate in alluminio, arretrate di 30 millimetri.


Il serbatoio è quello già visto sulla Tractor V75 (Stefano lo definisce “l’unità ideale per una Moto Guzzi Scrambler”) modificato per accogliere la pompa della benzina. I cerchi vengono da una V7 Racer perché le unità in lega non si accordavano per nulla alla nuova trasformazione i cui colori dominanti sono due diverse tonalità di grigio lucido con una striscia dorata che richiama il logo dello stesso colore, semplice e poco vistosa nella sua eleganza.


I coperchi valvole che hanno sostituito le unità plastiche sono d’epoca, mentre le protezioni per le teste sono state realizzate espressamente per questa special. Tutto l’impianto elettrico ed elettronico è stato razionalizzato e riposizionato, i fari sono unità del tutto nuove e la sella – realizzata a mano con bandiera italiana – rappresenta, come racconta orgogliosamente lo stesso Venier, il marchio di fabbrica del preparatore italoamericano.


I silenziatori sono Norton Commando Megatone, che giocano un ruolo di contrasto con le gomme tassellate Continental; il tachimetro, modernissimo, è un’unità GPS di Legendary Motorcycles mentre il manubrio è un Renthal da cross in alluminio anodizzato nero leggermente accorciato.

Foto: Alex Logaiski

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