Test caschi: Airoh Phantom

Test caschi: Airoh Phantom
Carlo Baldi
Airoh è stata una delle prime aziende a credere nelle potenzialità del casco apribile ed è innegabile che molti dei successi commerciali dell’azienda bergamasca siano legati non solo ai caschi da cross, ma anche ad innovativi modelli flip up | C. Baldi
3 gennaio 2015

Airoh è stata una delle prime aziende a credere nelle potenzialità del casco apribile ed è innegabile che molti dei successi commerciali dell’azienda bergamasca siano legati non solo ai caschi da cross, ma anche ad innovativi modelli flip up. Di conseguenza nella collezione 2015 di Airoh non poteva mancare un casco come il Phantom, che come vedremo conferma tutto il know how maturato negli anni dall’azienda italiana nel settore dei caschi con mentoniera mobile. 
Una volta aperta la robusta scatola che lo contiene, abbiamo estratto il nostro Phantom nero opaco dal sacchetto porta casco, realizzato in tnt e di colore bianco e con il logo Airoh di colore nero, stampato su di un solo lato. Nella scatola assieme al casco troviamo anche un sacchetto in plastica che contiene i libretti di istruzioni, un coperchietto in plastica utile per chi vorrà installare il dispositivo di comunicazione Bluetooth (per il quale il casco è predisposto).

I tre libretti di istruzioni sono in ben tredici lingue e molto ben fatti, corredati di fotografie e disegni che li rendono di semplice comprensione. Il primo libretto è quello specifico del Phantom, il secondo riguarda l’installazione nel casco di un sistema intercomunicante Bluetooth mentre il terzo elenca invece le istruzioni principali, indispensabili per l’utilizzo in generale dei caschi protettivi per motociclisti. Un’occhiata all’etichetta omologativa ci consente di accertare che il casco è stato omologato in Italia e che dispone della doppia omologazione. E’ stato quindi omologato sia come casco aperto che come casco con protezione integrale (dotato di mentoniera).

Esteticamente il Phantom ha senza dubbio un design particolare, caratterizzato dalla presa d’aria superiore e dal relativo spoiler. Pur essendo un casco apribile la sua linea è filante, in quanto il meccanismo di movimento della mentoniera non lo ingrossa lateralmente, come avviene invece solitamente per molti dei caschi con mentoniera mobile. Il peso da noi rilevato (1.765 g) corrisponde a quanto dichiarato dal produttore (gr.1720 + o - 50) ed è un peso del tutto accettabile trattandosi di un flip up.      

 

 

Il test

Iniziamo il nostro test sollevando la mentoniera. Per farlo dobbiamo premere i due bottoni rossi presenti sulla parte anteriore della mentoniera stessa. Con il pollice spingiamo verso l’altro il bottone inferiore, mentre contemporaneamente con l’indice spingiamo verso il basso il secondo bottone superiore. Sblocchiamo così la mentoniera e la portiamo al punto massimo di apertura. Avvertiamo un “click” che ci informa che la mentoniera è ora completamente aperta. Nel caso volessimo bloccarla in questa posizione, dovremmo agire sulla levetta rossa che troviamo sul lato sinistro del casco. Spingendola verso l’alto la mentoniera si blocca evitando chiusure accidentali. Al contrario se la levetta rossa viene spinta verso il basso, la mentoniera sarà libera di muoversi e potremo quindi richiuderla. Il sistema di apertura e di chiusura della mentoniera è uno dei migliori che ci sia capitato di testare. Il doppio bottone impedisce aperture accidentali della mentoniera a tutto vantaggio della sicurezza. Ma è molto valida  anche la chiusura, in quanto basta una leggera pressione verso il basso per far si che la mentoniera si agganci saldamente alla calotta, in modo preciso e senza intoppi.  

Passiamo ad analizzare la visiera ed il meccanismo che ne consente il movimento. La visiera, ovviamente antigraffio come previsto dall’omologazione Europea, è robusta e ben stampata in policarbonato trasparente. E’ dotata di un dentino fissato nella parte interna centrale che si aggancia ad un altro (retrattile) presente sulla calotta. Se dopo aver chiuso la visiera la spingiamo verso l’interno del casco, il sistema fissa la visiera alla calotta. Un bottone di sicurezza. Per riaprire la visiera dovremo spingerla con forza verso l’alto, sino a sganciarla. La chiusura della visiera sulla guarnizione del bordo oculare è molto buona ed è quasi ermetica. Nell’utilizzo del casco non abbiamo notato nessuna infiltrazione d’aria e nessun fruscio o rumorosità. Le dimensioni della visiera permettono un campo visivo molto ampio ed al suo interno sono presenti i due perni ai quali è possibile agganciare la lente Pinlock antiappannamento. 

Molto semplice e funzionale il meccanismo visiera. Per sganciare la visiera dal casco basta spingere verso l’alto la levetta presente appena sotto il grosso perno circolare. Per fissarla nuovamente al casco dovremo ripetere l’operazione, facendo attenzione che il perno trasparente presente nella parte interna della visiera, sia inserito nell’apposita sede a fianco della sede circolare. Molto più facile da azionare che non da spiegare. Tolta la visiera abbassiamo lo schermo parasole agendo sulla levetta posizionata sul bordo inferiore sinistro del casco. Anche in questo caso il meccanismo funziona benissimo e facendo scorrere la leva in avanti o indietro si alza o si abbassa lo schermo parasole antigraffio che, una volta abbassato, protegge dalla luce del sole e non viene mai a contatto con il naso dell’utilizzatore. A muovere il visierino interno provvede un cavetto in acciaio fissato alla parte interna della calotta e ricoperto da una guaina bianca. 

Provvediamo ora a rimuovere le imbottiture interne per poter accedere alla calotta interna in polistirolo. Rimuovere la cuffia interna imbottita è abbastanza semplice. Occorre forzare i due bottoni in plastica ed il bottone metallico presenti su entrambi i lati della calotta esterna e che fissano le imbottiture laterali. Per rimuovere invece il paranuca (che è parte integrante della cuffia) bisogna staccare i sei ganci che lo assicurano alla calotta. Infine per staccare definitivamente le imbottiture interne, occorre anche sfilare le due parti del cinturino, facendole passare negli appositi fori presenti nella parte laterale della cuffia. Rimontare il tutto non è molto semplice e occorre fare particolare attenzione per agganciare correttamente prima la cuffia ed in seguito il paranuca. Le imbottiture interne sono molto confortevoli e sono tutte cucite tra di loro sino a formare una cuffia, un corpo unico che fascia perfettamente la testa dell’utilizzatore. Calza ed avvolge senza stringere. Lo spazio per le orecchie è più che sufficiente per garantire che le orecchie stesse non vengano compresse dalle spugne, permettendo anche di udire i rumori esterni ed il motore. Le imbottiture sono ricoperte da tessuto Breath Technology, traspirante ed anallergico, dotato del trattamento Sanitized, che lo rendono anallergico ed antibatterico. 

Sotto la cuffia troviamo l’alloggiamento per il paragola/paravento, che si può fissare sotto la parte frontale della mentoniera, per eliminare l’ingresso dell’aria ed ogni tipo di turbolenza. Da notare inoltre che nella due parti laterali dell’interno di comfort è presente lo spazio nel quale inserire le asticelle degli occhiali. Un piccolo accorgimento che si rivela  particolarmente utile per chi utilizza occhiali da vista. Una volta rimosse le imbottiture possiamo accedere alla calotta interna in polistirolo che è a doppia densità. Sulla parte più alta troviamo infatti un inserto in bassa densità, mentre il resto della calotta è in alta (più solido). Ottima la qualità del polistirolo nero, in entrambe le densità. 

Diamo quindi uno sguardo alla calotta esterna che è stampata in resine termoplastiche anche esse di colore nero e successivamente verniciata in colore nero opaco sulla sua superficie esterna. Ottima la verniciatura, che non presenta imperfezioni. Il sistema di ritenzione è morbido nelle parti a contatto con la gola ed è dotato di una pratica chiusura a regolazione micrometrica, personalizzata Airoh. Concludiamo la nostra prova analizzando il sistema di ventilazione che in questo casco è stato particolarmente curato. Il sistema funziona molto bene sia grazie alla doppia presa d’aria presente sulla mentoniera, che alla presa d’aria ed all’estrattore fissati sulla parte superiore della calotta. 

 

La presa d’aria sulla mentoniera è regolabile. Se spingiamo verso l’alto il grosso bottone presente al centro della mentoniera, la presa d’aria si aprirà e convoglierà l’aria verso l’alto, sulla superficie interna della visiera, procurando quindi non solo refrigerio all’utilizzatore, ma evitando che la visiera si possa appannare. Se una volta aperta la presa d’aria spingeremo verso l’alto il bottone presente nella parte interna della mentoniera, il flusso d’aria non salirà più verso l’alto, ma andrà direttamente in senso orizzontale, vale a dire verso il viso dell’utilizzatore. Una presa d’aria dalla doppia funzione. 

Doppio utilizzo anche per la presa d’aria superiore. Tramite il cursore posizionato al vertice del casco, la possiamo regolare su tre posizioni. Con il cursore completamente in avanti (verso la visiera) la presa d’aria è chiusa. Spingendolo indietro, sino al primo scatto, apriremo la presa d’aria e consentiremo l’ingresso di aria fresca. Se spingiamo  ancora indietro il cursore, sino al secondo scatto, alzeremo ed apriremo l’estrattore posteriore, creando così un flusso d’aria continuo che porterà un notevole refrigerio all’utilizzatore. Durante la nostra prova abbiamo potuto constatare come il sistema di ventilazione del Phantom funzioni davvero molto bene. Entrambi le prese d’aria, inferiore e superiore, una volta aperte permettono all’aria fresca di entrare nella calotta e, viste le basse temperature di questi giorni, abbiamo potuto aprire l’estrattore solo per pochi minuti, perché il flusso d’aria che si crea utilizzando anche l’estrattore è davvero notevole ma …… poco gradevole quando l’aria è particolarmente fredda. Siamo certi però che in estate questo sistema sarà molto gradito a chi utilizzerà il Phantom nelle giornate più calde.  

 

La scheda tecnica

La calotta esterna è stampata in materiale termoplastico ed è in misura unica. Quella  interna è invece stampata in un polistirolo nero a doppia densità, con inserto superiore ad incastro, per consentire un ottimo assorbimento degli urti. Sui due lati interni della calotta sono inoltre fissate due protezioni sempre in polistirolo nero, stampate ad alta densità. La mentoniera si solleva tramite due pulsanti rossi posizionati sulla mentoniera. I due pulsanti si azionano contemporaneamente e con una sola mano e vanno così a costituire un sistema che evita le aperture accidentali. Una volta sollevata, la mentoniera si può bloccare nella posizione di massima apertura grazie ad una levetta di colore rosso, presente sulla parte sinistra della calotta esterna.  

La visiera è stampata in policarbonato trasparente, è dotata del trattamento antigraffio, predisposta per il fissaggio della lente Pinlock anti appannamento e di blocco visiera, per evitare che la stessa si stacchi dal casco in caso di caduta. Il meccanismo che ne regola il movimento non necessita dell’utilizzo di attrezzi, è pratico e funzionale,  azionabile tramite una leva che sblocca la visiera consentendone la rimozione ed il successivo fissaggio. Lo schermo parasole interno è antigraffio e si aziona tramite una leva posizionata sul bordo inferiore sinistro del casco. Le imbottiture interne sono  completamente removibili e lavabili ed utilizzano tessuti traspiranti Breath Technolgy, resi anallergici ed antibatterici dal trattamento Sanitized. E’ inoltre dotato dello spazio laterale per ospitare le asticelle degli occhiali.

Particolarmente curato il sistema di ventilazione, che dispone di una presa d’aria a doppia regolazione posizionata sulla mentoniera e di una presa d’aria sempre regolabile e dotata di estrattore, sulla parte alta della calotta.  

Il peso da noi rilevato (1.765 grammi) è conforme a quanto dichiarato dal produttore (gr.1.720) considerando il consueto margine di 50 grammi circa. La dotazione del casco prevede la fornitura di un sottogola/paravento che, una volta staccato dalla calotta, trova spazio tra le imbottiture interne e la calotta in polistirolo. Da rilevare infine che il Phantom è predisposto per ospitare un sistema intercomunicante Bluetooth.

Il cinturino è dotato di chiusura micrometrica regolabile personalizzata Airoh. Le taglie vanno dalla XS alla XL. Il Phantom viene proposto in cinque versioni monocolore ad un prezzo di 300 euro.

 

Conclusioni 

La nostra prova è (per fortuna) iniziata prima del grande freddo che caratterizza queste festività Natalizie 2014. Abbiamo utilizzato questo apribile per circa 600 chilometri, sia con un maxi scooter che con una naked, in percorrenze di medio e breve raggio. Pur calzando il Phantom per alcune ore, il comfort è sempre rimasto molto alto e tutti i meccanismi si sono rivelati non solo perfettamente funzionanti, ma anche sicuri e facili da azionare, anche se utilizzavamo guanti invernali. Anche alle alte velocità il casco si è rivelato stabile ed aerodinamico, con una scarsa rumorosità, soprattutto se consideriamo che siamo di fronte ad un apribile. Però come abbiamo visto in precedenza, l’ingombro laterale del Phamtom è molto ridotto a tutto vantaggio dell’aerodinamicità e della leggerezza. Questo casco Airoh non fa mai sentire il suo peso, essendo davvero molto ben bilanciato. Il Phantom ha molte frecce al suo arco ad iniziare dal comfort, garantito dal suo peso bilanciato, da un sistema di ventilazione davvero ben congegnato e da un interno comodo, che avvolge la testa senza comprimerla in nessun punto. Pratico e comodo anche il sistema di ritenzione, molto ben imbottito. E’ un casco che possiamo senza dubbio consigliare per i lunghi viaggi e con il quale riteniamo che Airoh abbia fatto un ulteriore salto di qualità, in quanto il Phantom si può senza dubbio considerare un prodotto al top nella categoria dei caschi apribili. Da notare infine anche la predisposizione ad ospitare un sistema intercomunicante Bluetooth. Il prezzo di circa 300 euro a nostro parere è rapportato al livello ed alla qualità di questo casco.    

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