Rosso Katmandu, una Vespa per amica

Rosso Katmandu, una Vespa per amica
  • di Alfonso Rago
Trasferito per punizione da Pontedera alla Garfagnana, con l'unica compagnia di uno scooter: inizia così un bel romanzo, con protagonisti il postino Antonio, la bella Lisiana, che ne diventa l'ossessione amorosa, ed ovviamente la Vespa TS
  • di Alfonso Rago
15 agosto 2012

Ambientazione, la verdissima e un po’ misteriosa Garfagnana, incastonata tra i monti d’Appennino e le Alpi Apuane e segnata dal Serchio che scorre verso Lucca; siamo negli anni ’80, in un’Italia ben diversa dall’attuale. Ed è in Garfagnana che viene spedito Antonio, postino di Pontedera, colpevole di intendere in maniera decisamente naif il suo lavoro. Un po’ come in “ Benvenuti al Sud”, quando a Claudio Bisio si pone l’alternativa tra il licenziamento in tronco e un trasferimento che sa tanto di punizione, di espiazione dei peccati. Antonio si ritrova così a percorrere strade tortuose tra paesini e borghi antichi in sella alla Vespa TS Rosso Katmandu, gentile concessione dell’amministrazione postale. Proprio lo scooter Piaggio diventa protagonista, dapprima come legame con l’abbandonata Pontedera, poi come silenziosa confidente dei pensieri di Antonio che dopo aver “sondato” le bellezze locali, si scopre innamorato in modo perduto di Lisiana, la donna più bella di Garfagnana.

 

Ma questo non è un romanzo in stile Harmony: pian piano, la vicenda si complica, sconfina nei territori del giallo, affronta temi importanti come la violenza sulle donne e il rapporto con la morte. Ma tutto con una levità piacevole, scandita dai richiami alle canzoni di Gino Paoli, l’ideale colonna sonora di tutto il libro. Anzi, se avete disponibile un lettore MP3, vi consigliamo di tenerlo a portata di mano, per integrare la lettura con la musica. “Rosso Katmandu”, con la Vespa TS richiamata nel titolo e nella foto di copertina, è la terza opera di Enzo Gaiotto, livornese trapiantato a Pisa, fotografo di professione col tempo scopertosi scrittore; pubblicato in occasione dell’ultimo Salone del Libro di Torino, nei giorni vicini a Ferragosto è stato presentato dall’autore nella Rocca Ariostea di Castelnuovo Garfagnana, chiudendo così il cerchio: in qualche modo, Antonio, Lisiana e la Rosso Katmandu sono tornati nei luoghi dove la vicenda si svolge. Una lettura davvero piacevole specie in tempo d’estate, resa ancora più intrigante dalla coincidenza di passare le ferie proprio nei territori descritti dal romanzo.


“Rosso Katmandu” – di Enzo Gaiotto – 192 pagine – edizioni Las Vegas – 12 euro