Presentata la nuova Kawasaki ZX-10R 2011

Presentata la nuova Kawasaki ZX-10R 2011
Carlo Baldi
La Casa giapponese ha scelto la gara tedesca per presentare al pubblico la sua nuova Superbike. La versione stradale debutterà al Salone di Colonia in ottobre | C. Baldi, Nurburgring
3 settembre 2010


Nella cornice dello storico tracciato tedesco del Nurburgring e alla presenza della stampa sportiva internazionale è stata presentata stasera la Kawasaki Ninja ZX-10R

La livrea della nuova "verdona" da corsa è stata svelata alla vigilia dell'undicesimo round del mondiale Superbike, alla presenza del Kawasaki Racing Team al completo, ansioso di iniziare a lavorare sulla nuova sportiva di Akashi. Per il 2011 è previsto un maggiore sostegno da parte della Casa madre, che dovrebbe fornire alla squadra materiale e risorse utili per andare all'attacco del mondiale.

Novità dal punto di vista professionale e tecnico sono state introdotte nel team già dalla 2009, con l'obiettivo di arrivare a sfruttare al massimo il potenziale della nuova moto, che sarà ufficiale e che verrà fornita alla squadra direttamente dalla sede giapponese della Kawasaki Heavy Industries (KHI).

La nuova ZX-10R permetterà alla Kawasaki di rilanciare anche in Superbike l'immagine di una società di successo, come già accade in tante altre categorie motociclistiche in cui il marchio di Akashi compete già. 

Un’apparizione fugace quella della ZX-10R al Nurburgring perché oggi stesso la moto che abbiamo visto ieri sera nel box del team Kawasaki  verrà rispedita in Giappone per consentire ai tecnici che stanno lavorando ormai da due anni a questo progetto di proseguire lo sviluppo della nuova moto sulla quale la Kawasaki punta davvero molto. Per poter ancora ammirare da vicino la nuova Superbike verde e nera, dovremo attendere la fiera Intermot, che si terrà a Colonia dal 6 al 10 di Ottobre.

Il progetto della nuova Ninja è iniziato più di due anni fa e contemporaneamente il team Paul Bird Motorsport si trasformava nel Kawasaki World Superbike Racing team, proprio in funzione della nuova Ninja. Ed è sempre per sfruttare al massimo le prestazioni della nuova moto che lo scorso anno venivano ingaggiati Chris Vermeulen e Tom Sykes. Così come BMW, anche Kawasaki vuole dimostrare la validità della sua nuova creazione, primeggiando nel campionato mondiale destinato alle moto di serie. L’ambizione della casa giapponese è quella di portare al successo una moto che i motociclisti di tutto il mondo potranno poi acquistare dal loro concessionario, in pieno spirito Superbike.

Al Nurburgring abbiamo avuto modo di incontrare i vertici del settore racing di Kawasaki Europe ad iniziare da Steve Guttridge, Race Planning Manager, che ci ha confermato che Kawasaki ha investito molto in questo nuovo progetto che rappresenta una vera e propria sfida ai massimi livelli. «Impegnarsi ufficialmente nel mondiale Superbike – ha dichiarato Guttridge – significa lottare con aziende come Aprilia e BMW per riaffermare quello spirito agonistico che la Kawasaki ha da sempre nel proprio DNA e che ha dimostrato in passato in tutte le competizioni motociclistiche alle quali ha partecipato. Il lavoro da svolgere è ancora molto e ci attende un lungo inverno nel quale cercheremo di prepararci al meglio per il campionato 2011. Vogliamo vedere dei miglioramenti ogni volta che scendiamo in pista e vogliamo che i nostri piloti prendano confidenza con la nuova Ninja. Il nostro sforzo non si limiterà solo alla Superbike – ha proseguito il manager di Kawasaki Europe – ma verrà esteso anche alla Superstock 1000 dove supporteremo il team Pedercini ed il team Lorenzini».

A Paul Bird, proprietario del team Kawasaki Superbike, abbiamo chiesto un commento a questi due anni di collaborazione con Kawasaki e naturalmente le sue prime impressioni relativamente alla nuova ZX-10R. «Quando ho iniziato la mia collaborazione con Kawasaki – ha affermato Paul Bird - sapevo che non sarebbe stato facile e che avremmo avuto momenti felici ma anche momenti difficili. Se consideriamo che abbiamo dovuto competere con team come il Ducati Xerox o il Ten Kate Honda che lavorano da molti anni con la stessa casa motociclistica e che dispongono quindi di un esperienza che noi invece abbiamo dovuto costruire da zero, devo dire che il consuntivo finale non è certo negativo. Sono molto felice della nuova moto che ha preparato la Kawasaki. L’attendo da due anni, da quando è iniziata questa nostra nuova avventura. E’ una moto che cambierà l’immagine della Kawasaki nel settore delle corse e con la quale potremo combattere per il titolo. Abbiamo lavorato molto per creare un mezzo così competitivo e ora non vediamo l’ora di farla scendere in pista per vedere cosa può fare».

Ichiro Yoda è invece il Direttore del progetto Kawasaki Racing, che ci ha svelato qualcosa su questa nuova Ninja. «Contrariamente a quanto facevamo in passato – ha dichiarato Yoda – siamo partiti da una moto da corsa per poi creare anche la moto stradale. Con la nuova ZX-10R abbiamo messo a frutto tutta l’esperienza maturata dai nostri tecnici in anni di gare in varie categorie, tra le quali ad esempio la Supersport e la MotoGP. Nelle corse in pista il fattore determinante è dato dalla facilità di inserimento in curva e dalla possibilità di aprire subito il gas. Ci siamo concentrati su questi aspetti e sul freno motore, ed abbiamo lavorato molto anche sulla sospensione posteriore e sul sistema del traction control derivato dalla MotoGP».

Abbiamo quindi chiesto al Ichiro Yoda come intendono procedere con lo sviluppo delle nuova moto. «Abbiamo effettuato numerosi test in Giappone ad Autopolis e a Suzuka e anche su alcuni circuiti Europei. Vogliamo impegnarci nel campionato Superbike giapponese per avere delle risposte immediate ed intendiamo rafforzare la nostra collaborazione con Pirelli anche per le gare in Giappone. Saremo senza dubbio presenti ai test che verranno effettuati a Magny Cours il giorno successivo all’ultima gara della Superbike».


A chi gli ha chiesto cosa pensasse del livello raggiunto dalla Superbike e quali fossero le ambizioni della debuttante ZX-10R nel prossimo mondiale Yoda ha risposto : «Nel mondiale Superbike ci sono spesso venti piloti racchiusi in poco più di un secondo e questo fatto penso possa spiegare quanto sia difficile competere nel mondiale della Infront Motor Sports. Ciò nonostante il nostro obiettivo per il prossimo anno è di combattere in gara per le prime posizioni e di assestarci in classifica nei primi sei posti».

I manager di Kawasaki racing hanno quindi le idee ben chiare e grandi ambizioni, anche se ancora non hanno sciolto i dubbi riguardanti i piloti che andranno a comporre la squadra ufficiale. Gli infortuni prima a Vermeulen e poi a Lascorz hanno rovinato i piani del team Kawasaki Superbike che senza poter conoscere con sicurezza quali saranno i tempi di recupero dei due piloti possono contare al momento sul solo Sykes per proseguire lo sviluppo della nuova moto. Da qui le voci di un interessamento della casa di Akashi per Noriyuki Haga che però al momento non hanno avuto conferme ufficiali.