Nazionalizzare, immatricolare una moto d'epoca e poi assicurarla: che impresa!

Nazionalizzare, immatricolare una moto d'epoca e poi assicurarla: che impresa!
L'odissea di un nostro lettore, che ha acquistato all'estero una moto per reimmatricolarla ed usarla in italia
29 settembre 2015

Nei giorni scorsi ci ha contattato un nostro lettore, sottoponendoci il racconto di una sua (tormentata) esperienza nell'importazione e nazionalizzazione di una moto d'epoca con la nostra FMI. Purtroppo, per un disguido, la sua lettera ci è arrivata in ritardo e non abbiamo potuto aiutarlo in tempo per la partecipazione alla manifestazione a cui avrebbe voluto partecipare.

Siamo però ben felici di pubblicare la sua storia, unita alla risposta della Federazione che giustamente precisa alcuni dettagli.

Gentile Redazione,

chi Vi scrive è un 38enne romano, appassionato come tanti alle due ruote e quanto Vi sto per scrivere ha dell’incredibile. Nella seconda metà aprile di quest’anno ho acquistato in Austria una BMW R100RS, in condizioni a dir poco strepitose a livello di estetica ma con una serie di lavori di fare per quanto concerne la meccanica.

Deciso a nazionalizzare il mezzo in tempi brevi mi rivolgo ad un’agenzia ACI che mi comunica che tempo tre settimane la moto sarà targata a fronte di una spesa di 400 Euro (preciso che per il passaggio è bastata una scrittura privata tra me ed il venditore per la modica cifra di 0 Euro!).
Invece dopo 3 settimane vien fuori che una serie di lievi difetti evidenziati dalla revisione austriaca (e che peraltro non pregiudicano la possibilità di circolare su strada) dalla nostra omologa sono considerati gravi e che pertanto viene richiesto un collaudo (per ulteriori 100 Euro). I difetti riscontrati sono:
1. Sostituzione tubazioni in gomma dei freni (presente porosità);
2. Sostituzione disco freno posteriore (rigato);
3. Controllo ed eventuale sostituzione cuffia guarnizione tra cardano e cambio (usurata);
4. Controllo degli ammortizzatori (leggera perdita effetto);
5. Pneumatico posteriore non regolare (usura della superficie)
6. Stand/pedane (senza specificare nulla)

Tuttavia non mi perdo d’animo e grazie a degli amici meccanici (ma soprattutto mettendo mano al portafogli) sano le problematiche riscontrate e mi presento al collaudo (9 giugno). A parte il ritardo dell’ispettore (90 minuti sotto il sole cocente!), questi non fa che dare un’occhiata sommaria, farmi frenare sui rulli e apporre la X alla voce: COLLAUDO SUPERATO. 10 giorni dopo ricevo la targa e libretto.

Tutto contento, faccio le foto di rito (Ve ne allego un paio) e vado a fare il versamento per iscrivere la moto all’FMI così da avere l’assicurazione per mezzi d’epoca, previa ricezione del certificato di rilevanza storica ed interesse collezionistico da parte della stessa FMI: mai errore fu più grande! Mezz’ora dopo essere andato alle poste scopro, del tutto casualmente (visto che non c’è nessuna notizia a riguardo in prima pagina né tantomeno tra le notizie principali sulla sezione “registro storico”), che la stessa procedura poteva essere fatto online. Contatto la Federazione che mi dice che possono rimborsarmi ma solo a fine anno. Tuttavia, avendo avviato la pratica cartacea sconsigliano di farla online, altrimenti si rischia di avere due pratiche a mio nome e quindi nell’attesa di capire quale venga prima, tutto il processo si bloccherebbe causando ulteriori ritardi. Ah tra parentesi per avere il famigerato documento (quello di rilevanza storica): serve anche il CDP, certificato che arriverà solo il 14 luglio

Tanto per la cronaca, la procedura:
- fatta per via cartacea: ha un tempo indicativo di 2 mesi (sì, avete letto bene 60gg!);
- fatta online: ha un tempo indicativo di 15/20gg

Morale? Ad oggi che Vi scrivo (19 agosto) è doppia:
- La mia moto è ferma al box dal giorno del collaudo (dal 9 giugno!) e a furia di fare un giri nel garage la batteria s’è scaricata (e quindi la devo cambiare!)
- La pratica è stata presa in carico dall’FMI soltanto ai primi di agosto (l’ho scoperto casualmente stamattina, 19 agosto!).

Sempre l’FMI mi ha detto che stando alle tempistiche del cartaceo (stampa e ritaglio foto [foto che io ho fornito nelle dimensioni da loro richieste!], compilazioni documenti, invio alla commissione ecc.) secondo loro dovrei ricevere tutto per OTTOBRE ma non è neanche detto (e sempre secondo loro la mia pratica è pressoché un tipico esempio di come le pratiche dovrebbero essere, tanto è fatta bene!)!

Come se non bastasse:
- A fine settembre (il 27) si svolgerà il Distinguished Gentleman's Ride, dove peraltro dovrei (ma a questo punto sarebbe più il caso di dire “dovevo”?) andare (ovviamente sulla moto) per fare delle foto;
- Ho pagato un bollo di circolazione (12 Euro scarsi) per tenere la moto ferma in garage;
- Dovrò fare una nuova messa a punto della moto quando potrà essere assicurata
- A chi mi ha detto “perché non fai un’assicurazione temporanea”, mi vien spontaneo rispondere: perché devo pagare 350 Euro per una moto per 3 mesi quando posso spenderne 150 l’anno e assicurarne anche 3?

Personalmente, quanto accaduto mi fa sempre di più tristezza perché noto (con grande amarezza) che alla fine quella che dovrebbe essere una passione, è per molti solo la scusa per racimolare soldi facendo perdere l’entusiasmo a chi invece vorrebbe usare la moto per puro divertimento e piacere di guida!

Un lampeggio a luci basse,

Beniamino Finocchiaro

La risposta della Federazione Motociclistica Italiana:

Spett.le redazione

Come prima cosa ci spiace che un tesserato non sia soddisfatto, anche se il superamento delle 193000 moto iscritte testimonia il gradimento degli appassionati e la validità dei servizi offerti dal Registro Storico FMI.

Riteniamo opportuno precisare che l’iscrizione al Registro Storico non va vista come un mezzo per avere l’assicurazione per veicoli storici (come scrive il signor Finocchiaro), bensì come la volontà di un appassionato di includere il proprio motociclo in un registro che ha lo scopo di promuovere la ricerca, il restauro e la conservazione dei motoveicoli d’epoca.

L’iscrizione online rappresenta un vero fiore all’occhiello per il Registro Storico su cui si punta molto per gli ovvi vantaggi di modernità e snellimento delle pratiche; infatti questa procedura è posta in assoluta evidenza sul sito FMI. Probabilmente il signor Finocchiaro ha consultato frettolosamente il sito con le nostre procedure.

In merito alla tempistica d’iscrizione vi è una logica differenza tra la procedura informatizzata (15 giorni circa) e quella cartacea (circa 60 giorni) che necessita di un lavoro manuale d’inserimento dei dati.

Vista l'urgenza dell’utente, ci meravigliamo che quest’ultimo abbia preferito spedire la sua richiesta ad un esaminatore in Veneto e non consegnarla personalmente ad uno dei due esaminatori di Roma.

La richiesta è comunque giunta a Roma il 6 Agosto, alla vigilia della chiusura estiva degli Uffici e pertanto è stata esaminata ed approvata soltanto alla riapertura. Comunque l’iter è in fase di completamento e a giorni giungerà all’interessato.

Restando a disposizione,
con l'occasione porgiamo i più cordiali saluti

Registro Storico FMI