Museo Benelli Pesaro: inaugurazione sabato 23 maggio

Museo Benelli Pesaro: inaugurazione sabato 23 maggio
A un anno dall'apertura dei primi due edifici, il Museo Benelli torna ad ospitare l'intera collezione Benelli e MotoBi. L'inaugurazione sabato 23 maggio, nuovi spazi per 150 storici modelli esposti, da corsa e di serie
20 maggio 2015

Dopo oltre due anni di lavori di ristrutturazione, e un investimento di 650.000 euro, il Museo delle Officine Benelli di Pesaro torna finalmente ad essere completamente visitabile e a disposizione di tutti gli appassionati delle due ruote.
Officine Benelli è il nome assegnato al vecchio complesso edilizio della fabbrica Benelli, nella sede storica di Pesaro, e al Progetto Culturale ad esso strettamente connesso partendo dall'unico edificio storico rimasto utilizzabile della vecchia Fabbrica Motociclistica Benelli di via Mameli 22. Uno dei pochi esempi di archeologia industriale rimasti in città. I locali della vecchia fabbrica sono oggi occupati dal Registro Storico Benelli, dal Moto Club Pesaro "T.Benelli" e vi si trovano esposte 150 moto a partire dai primi esemplari degli anni Trenta e fino agli sportivissimi modelli degli anni 2000. Mille metri quadrati di spazi espositivi, inseriti in una cornice storica e architettonica inestimabile.

La cerimonia di inaugurazione si terrà sabato 23 maggio, alle ore 17, nella storica sede di via Mameli 22 a Pesaro. Sede che ospitò nei primi anni del Novecento il reparto produttivo della Moto Molaroni e, a seguire, quello della Benelli. Ad essere aperte per la prima volta saranno le sale del terzo edificio a due piani, il cuore della ex fabbrica della Casa del Leoncino. Al primo piano sarà esposta tutta la produzione Benelli del dopoguerra, mentre al piano rialzato si potranno ammirare oltre a tutti i ciclomotori Benelli, anche i modelli MotoBi.

All’evento saranno presenti, oltre alle autorità cittadine, anche il presidente del Registro Storico Benelli Paolo Prosperi, il presidente del Moto Club Benelli Paolo Fontana e il vice presidente Paolo Marchinelli e il presidente dell’ASI, Roberto Loi.

 

Argomenti