Italiano Motorally, 3° prova: Febbio

Italiano Motorally, 3° prova: Febbio
  • di Nazzareno Falappi
Quinta vittoria consecutiva per Cerutti. Unico rivale Botturi
  • di Nazzareno Falappi
5 giugno 2017

Febbio è un piccolo centro nel cuore dell’Appennino Tosco Emiliano pacificamente immerso nella natura alle pendici del monte Cusna. E’ il turismo il motore dell’economia della valle anche se purtroppo in questi ultimi inverni la neve è stata la grande assente e gli impianti di risalita hanno lavorato pochissimo. Nella bella stagione, invece , c’è sempre un po’ di movimento: una bella rete di sentieri per gli amanti del trekking , un centro ippico e soprattutto le moto. Nel fuoristrada Febbio è una piccola capitale. Famosa per la sua Cavalcata e come base di tante gare di Enduro a tutti i livelli ha visto finalmente al debutto anche il Motorally. La prima esperienza è stata più che positiva; ne è uscita una gara bellissima propiziata anche dalla splendida giornata di sole. Il Motoclub Crostolo, forte di una lunga esperienza organizzativa ha messo sul campo una sessantina di uomini coordinati dal presidente Claudio Cocconcelli.

Singolare la presenza nello Staff organizzativo di alcuni piloti protagonisti delle scorse stagioni. Monica Goi, l’anima gentile del Motoclub, ha trascinato nell’avventura Alex Devalle, campione italiano lo scorso anno nella 1000, Max Fignani e Paolo Pavoni che hanno collaborato con passione ed allegria. La gara non ha avuto storia. Continua la marcia trionfale di Jacopo Cerutti che centra la quinta vittoria consecutiva. L’unico che riesce a tenergli il passo, con una certa continuità è il sempre tenace Alessandro Botturi.

Terzo, in questa occasione, il buon “Mirketto” Pavan che quest’anno sta dando veramente il massimo. Alle loro spalle sgomitano un po’ tutti i nuovi protagonisti della stagione. Degna di nota l’eccellente prestazione di Andrea Rocchi, quest’anno esordiente nella specialità: nei Top Ten nonostante una penalità di un minuto. Esordio vincente, nella classe 50, per Andrea Donetto figlio doppiamente d’arte di Bartolo che oltre ad essere uomo KTM da sempre ha organizzato in passato dei bellissimi Motorally in Piemonte.

Molti ricordano ancora la gara di Paesana di una decina di anni fa con la pirotecnica festa il sabato sera. Andrea subito sotto le tende dell’Old Farm Racing, che ha un occhio particolare per i giovanissimi talenti, ha dimostrato subito di avere una buona predisposizione alla navigazione che, unita alla sua già ottima tecnica di guida ne faranno certamente un protagonista della specialità.

Brutta caduta per Raffaella Cabini con una forte contusione al gomito che ha fatto temere il peggio. Via libera quindi per Simona Brenz Verca alla sua prima vittoria. Vittoria che al di là dell’infortunio di Raffaella è stata veramente strameritata. Simona guida e naviga sempre meglio, cominciando a scalare anche l’assoluta. Buona seconda Anna Ghilardini che, con la solita caparbietà ha portato a termine con onore la gara.

Tanto di cappello alle ragazze ed agli uomini della 1000. Il percorso della gara era veramente impegnativo. Un Enduro al limite dell’estremo tale da mettere alle corde i meno preparati. In ogni caso, nonostante le difficoltà , il gradimento è stato unanime da parte di tutti. Il territorio offriva queste possibilità ed un buon rallista deve sapersi adattare a tutti i terreni. Grande soddisfazione anche per Marco Job che centra un’altra vittoria nella 500. Nella Marathon Fabio Mauri, al rientro dopo un complesso intervento, torna subito sul gradino più alto del podio Dopo la penalità in Abruzzo una bella iniezione al morale.

Presenza fissa al paddock lo stand della MST che tra l’altro è anche sponsor del Motorally. La ditta di Reggio Emilia è molto attiva, da qualche anno, nella nostra disciplina con la produzione di parti speciali per migliorare la navigazione. In questa occasione Gianluca Calò, uno dei responsabili della Casa, ha presentato il nuovo sistema di dente di aggancio per il telaietto porta strumenti. Questa evoluzione permette di agganciarsi al telaio sfruttando le sedi dei cuscinetti di sterzo senza perciò intervenire con fori o saldature. Il marchingegno viene ricavato dal pieno con il CNC ed offre un ancoraggio molto robusto e stabile. Supportando la strumentazione in questo modo, cioè togliendo il peso che prima gravava sulla forcella, la moto diventa molto più maneggevole e viene agevolata anche la lettura degli strumenti di navigazione.

Simone Agazzi, il vulcanico manager di Honda RS Moto ha portato a Febbio il prototipo della RS 450 Rally. Il mezzo allestito e sviluppato per affrontare le grandi maratone internazionali vedrà il debutto alla prossima Africa Race. Nelle intenzioni di Agazzi è produrne una piccola serie ad un costo contenuto interno ai 20.000 Euro il con la collaborazione della suddetta MST per gli equipaggiamenti. Una motocicletta adatta ai piloti privati, facile da condurre e mantenere. Il Motoclub Crostolo ha voluto dedicare la manifestazione a quel grande campione nell’Enduro e Rally che era Angelo Cavandoli , scomparso al Rally di Tunisia del 1994 il cui ricordo è ancora vivo in tutti noi un po’ datati.

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