Estate 2014: i libri da leggere

Estate 2014: i libri da leggere
  • di Alfonso Rago
L’estate è arrivata in ritardo e state solo ora per mettervi in viaggio: bene, non dimenticate di portare con voi un buon libro, il miglior amico del turista. Come tradizione, ecco qualche suggerimento per non rendere vuote e vacue le lunghe e calde ore estive...
  • di Alfonso Rago
5 agosto 2014

Magari state meditando vendetta, dopo essere stati sverniciati in curva da un ragazzino brufoloso in sella ad una moto con quasi cento cavalli in meno della vostra: se pensate che sia possibile migliorare le capacità di guida trovando in un libro i segreti e le astuzie per diventare (quasi) dei campioni, allora questo è il volume che fa per voi. "Questione di polso" di Keith Code, già autore di diversi lavori sul tema, è stato pubblicato in origini in inglese con il titolo "A twist of the wrist", riscuotendo un successo così ampio da essere tradotto in diverse lingue. Uscito per la prima volta nel 1993, resta un testo fondamentale, che paga all’incedere del tempo solo la vetustà di alcune immagini, dove compaiono moto una volta all’avanguardia per tecnica e prestazioni, ma ormai diventate storiche. Disponibile ora anche in italiano, insegna e soprattutto illustra attraverso una ricca serie di schemi e disegni come affrontare la guida sportiva, su strada e in pista in totale sicurezza. Partendo dal concetto che controllo e stabilità di una moto dipendano soprattutto da "come si usa" il polso destro, Code dimostra come individuare la traiettoria migliore sul dritto e in curva, come restare ancorati alla moto o, in caso di caduta, come separarsi al più presto dalla stessa, sempre tenendo d'occhio ciò che sta accadendo alle proprie spalle.
“Questione di polso” - di Keith Code - 144 pagine - Giorgio Nada Editore - 20 euro

Tutte la passioni di un giornalista della Gazzetta di Mantova, che alla vita di redazione avrebbe preferito l’emulazione di Tazio Nuvolari: Cesare De Agostini rivela di essere stato un pilota mancato, ma in cambio si è rivelato scrittore riuscito. In pochi conoscevano il suo sogno segreto, oggi svelato: diventare un asso dell’automobilismo, correre con Ferrari, sfrecciare davanti alla folla in delirio. Tutto ebbe inizio sulla Fiat 1100 B di famiglia, primo ricordo a quattro ruote del giovane Cesare, che ebbe il battesimo con la passione l’11 agosto 1953, giorno dell’addio a Tazio Nuvolari: «Un mondo s’impadronì di me, mentre già incalzava la fantasia: diventare un pilota. Anch’io un giorno sarei salito su un bolide rosso, con un numero dipinto sulle fiancate; anch’io, protetto da un casco azzurro, sarei passato con un boato, padrone della paurosa e tanto agognata velocità, in mezzo a due ali di folla plaudente». Un sogno destinato quasi a diventare reale: le prime gare in kart, in Formula 3 e infine con le auto storiche. Poi Cesare decise di imboccare un’altra strada, dopo aver capito che la linea che divide il pilota dal campione è sottile, ma per quasi tutti invalicabile. Questa esperienza è oggi un bel libro, un’ideale lettura estiva sul filo dei rimpianti e della nostalgia.
“Se questo è correre” - di Cesare De Agostini - 208 pagine - Giorgio Nada Editore - 24 euro

“Appenninia - Viaggio nella terra di domani” di Riccardo Finelli
“Appenninia - Viaggio nella terra di domani” di Riccardo Finelli

Il diario di un viaggio lungo la dorsale montuosa che attraversa l’Italia, per borghi antichi, strade sconosciute al traffico dei vacanzieri, sorprendenti paesaggi ad ogni svoltare di curva. Riccardo Finelli ha ripreso l’eredità vagabonda di Giorgio Bettinelli, approfondendone in senso meditativo lo spirito errante: in due settimane ha percorso 2.300 km, attraversato 195 comuni, 31 province e 13 regioni, sulla sua Vespa Rossa, per conoscere le aree interne dello Stivale e riflettere sul loro destino. Una nebulosa di incontri, pensieri, meditazioni diventate “Appenninia” intenso e poetico manifesto nato su due ruote, sulla “terra di mezzo che unisce il Paese in due. Finelli è ha attraversato la penisola da Passo Giovi, alle spalle di Genova, a Melito di Porto Salvo, in Calabria, punta dello Stivale. Lungo il cammino ha incontrato paesi svuotati e inghiottiti dalla vegetazione del bosco, campi incolti ed abbandonati un tempo ricchezza del popolo, orizzonti racchiusi da pale eoliche e viadotti. Terre spopolate, ricche ed interessanti: ai margini di un campo, alla pompa di un distributore assolato o sui sentieri dei raccoglitori di funghi, Finelli ha raccolto storie che sanno di rassegnazione ma anche di sfida, Luoghi dove è tutto post: una terra “post-abitata, post-agricola, post-industriale, post-armentizia, post-turistica”; ma anche una nuova terra promessa, in cui schiere di nuovi resistenti stanno inventandosi forme inedite di convivenza e nuovi stili di vita.
“Appenninia - Viaggio nella terra di domani” - di Riccardo Finelli - 298 pagine - Neo Edizioni - 15 euro

Forse vi attira la magnetica figura di Papa Francesco, o vi incuriosisce il Colosseo restaurato: se nei vostri programmi di viaggio rientra una visita a Roma, non fatevi trovare impreparati. La guida Roma del Gambero Rosso 2015 compie 25 anni e festeggia: oltre 230 novità, 1.537 indirizzi selezionati, nuove realtà premiate con il massimo del riconoscimento. In un quarto di secolo la Guida ha fotografato la ristorazione e l’enogastronomia con un occhio attento alle novità e alle tendenze, senza dimenticare la storia e le radici: oltre ai grandi ristoranti sono segnalate gelaterie, paninerie e birroteche, in cui giovani chef si cimentano con risultati più che lusinghieri. Accanto ai premi qualità/prezzo e botteghe dell’anno, troviamo il miglior servizio in sala d’albergo, per il miglior servizio in sala per le tavole dei grandi alberghi, per le formule innovative e per i grandi classici della tradizione. La guida di Roma è attenta ad offrire alternative di ristorazione per tutti i gusti e i portafogli.
“Roma del Gambero Rosso 2015” - 256 pagine - 10 euro

La pizza sta conoscendo una nuova giovinezza, grazie ad una schiera sempre più vasta di bravi pizzaioli, cultori della tradizione o artefici di proposte gourmet. Ad accomunarli, il desiderio di tenere alta la bandiera di uno dei cibi simbolo del made in Italy puntando sull’eccellenza di ogni ingrediente. Al termine del nuovo giro di assaggi lungo la Penisola a caccia di buoni indirizzi, il Gambero Rosso traccia un bilancio decisamente positivo. La crescita più interessante riguarda la vera pizza napoletana, da gustare non solo all’ombra del Vesuvio, ma in ogni provincia italiana: i migliori pizzaioli sono dilagati come un fiume che rompe gli argini, portando i loro impasti a dar vita a piatti gustosi e di grande digeribilità. In questa guida, sono oltre 450 i locali recensiti, dal nord al sud Italia, divisi in pizza napoletana, all’italiana e pizza gourmet. Perché non organizzare un prossimo tour in moto inseguendo le migliori pizzerie del territorio?
“Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso” - 304 pagine - 8,90 euro

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