Gilet omologato obbligatorio in Francia

Gilet omologato obbligatorio in Francia
La Maglia Gialla dalla bicicletta alla moto... In Francia è diventato obbligatorio avere con sé un gilet ad alta visibilità. In moto come in scooter. Altrimenti multa
18 gennaio 2016

Dal primo gennaio i motociclisti francesi, e gli stranieri che arrivano in Francia a bordo di una moto, di uno scooter , di un tre ruote di un quad, devono avere un gilet ad alta visibilità da indossare in caso di sosta di emergenza.

Lo stabilisce il decreto 2015-514. Non importa che il gilet sia giallo o arancione (o teoricamente di altro colore), ma deve rispondere ai requisiti delle norme (UNI) EN-471 oppure EN-1150, che sono poi i codici riportati nelle etichette identificative cucite sui gilet di alta visibilità. Sono gli stessi obbligatori anche nella dotazione degli automobilisti, sempre in Francia, a partire dal 2008.

 

Quindi se avete giacche con questi requisiti, molti marchi di abbigliamento tecnico da moto hanno in catalogo capi confezionati con questi tessuti certificati, bene. Altrimenti ricordatevi di portarvi nello zainetto o sulla moto, oppure scooter, uno di questi gilet omologati. Pena una contravvenzione da 11 a 135 euro. Inizialmente era prevista una ammenda di 135 euro, la stessa applicata agli automobilisti, ma poi è stata ridotta a 11 anche se è rimasto il limite massimo di 135 euro, a discrezione delle forze di Polizia. Questo importo si applicherebbe non in caso di una sosta generica a bordo strada, ma in seguito a un fermata di emergenza o per un intervento di riparazione effettuato sulla carreggiata stradale in posizione pericolosa.

E' sufficiente che il gilet ad alta visibilità, o la giacca tecnica con la medesima omologazione EN 1150 e EN 471, sia indossato dal pilota e non dal passeggero, che ovviamente dovrà allontanarsi dalla sede stradale per mettersi in posizione più sicura.
In caso di scarsa visibilità non è obbligatorio indossare il gilet durante la normale marcia, come è invece diventato obbligatorio ad esempio per i ciclisti, ma nulla vieta di averlo addosso.

Poiché ogni Paese dell'Unione Europea ha autonomia legislativa, al momento non si parla di veder applicato lo stesso provvedimento in Italia.

 

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