Giacomo Jannotta: "Conoscere i numeri per decidere"

Giacomo Jannotta: "Conoscere i numeri per decidere"
L'importanza della fase di analisi nell'intervento di Jannotta al prossimo Automotive Dealer Day
22 aprile 2015

Giacomo Jannotta, fiscalista e titolare dell'omonimo Studio Jannotta, è uno dei relatori che darà vita al prossimo l’Automotive Dealer Day e Moto Industry Business, il prossimo 23 aprile. Forte di una vasta e consolidata esperienza, Jannotta offrirà un contributo importante in termini di supporto ai dealer attraverso il suo intervento.

Il primo intervento, dal titolo “Gestire la Concessionaria moto con i numeri” affronterà temi importantissimi: quali di preciso?

«Ho preso l’abitudine di iniziare i miei interventi formativi con una slide che riproduce un uomo con tre occhi a sintetizzare che l’imprenditore, soprattutto in periodi di crisi, deve contemporaneamente controllare la redditività del conto economico, l’equilibrio della situazione patrimoniale, la sopportabilità della condizione finanziaria».

Che cosa vuol dire “equilibrio” della situazione patrimoniale e “sopportabilità della condizione finanziaria?

«Una situazione patrimoniale non equilibrata è quella in cui una posta anomala (per esempio investimenti immobiliari impegnativi, eccesso di crediti, sovrastoccaggio di merci) rende poco fluida la gestione economica. Se, ad esempio, lo stock moto usate “gira” molto lentamente si avrà poca disponibilità a vendere una nuova moto per la quale viene offerta la permuta. Spesso si concede più sconto se il cliente vende da sé l’usato. Lo squilibrio, in questo caso, condiziona la redditività. Una condizione finanziaria è insopportabile se gli oneri finanziari (che spesso dipendono da una situazione patrimoniale squilibrata) erodono in misura abnorme l’utile prodotto dalla gestione economica . E’ evidente che la crisi economica riduce il volume d’affari, allunga i tempi di incasso, produce eccedenza di stock. Il tutto si ripercuote sull’indebitamento e, quindi, sui costi finanziari. Questo il motivo per il quale la attenzione dell’imprenditore deve essere rivolta contemporaneamente a tutti i tre aspetti. In momenti economici positivi, ad esempio quando il mercato è in crescita, si tende a chiudere uno o più dei tre occhi e questo è un errore che bisogna evitare».

Un concessionario deve, quindi, essere costantemente aggiornato sulla propria situazione aziendale?

«Si ma non secondo il concetto tradizionale. “Conoscere i numeri” vuol dire avere un quadro sintetico ma significativo della propria azienda e per fare ciò basta un panel con gli indicatori essenziali. Gli indicatori sono dei dati sintetici che esprimono, in termini patrimoniali e finanziari, una relazione tra più entità economiche o patrimoniali; un risultato che sintetizza la relazione tra i dati e permette l’analisi».

Ci può fare un esempio?

«Chi può dire se uno stock di 500.000 euro di moto è eccessivo o no? Non esiste nessun criterio assoluto per stabilirlo. Esiste però un indicatore: quello dei giorni di giacenza media che è il rapporto tra lo stock e le vendite giornaliere. Se questo indicatore cresce vuol dire che aumenterà il costo finanziario della giacenza. Conoscendo il TAEG praticato dalla banca, il numero di giorni di giacenza ed il costo medio della vettura, potrò anche calcolare quanto spenderò in più di interessi passivi al crescere dei giorni di giacenza. Crescita che può derivare o da un eccesso di approvvigionamento o da una contrazione delle vendite. Così se si è sviluppato un maggior volume di affari nel magazzino ricambi ed è cresciuto l’ammontare del credito concesso ai clienti il conto economico potrebbe avere dei vantaggi ma il contraccolpo sulla situazione patrimoniale e finanziaria potrebbe neutralizzare questi vantaggi. L’indicatore “giorni di credito” indica il rapporto tra fatturato e crediti. Se esso cresce vuol dire o che si sta espandendo il credito o che si incassano più lentamente i crediti concessi».

Ma per realizzare tutto questo c’è bisogno di un programma?

«Assolutamente no. Bisogna solo conoscere le formule, ed io ne darò alcune nel corso del mio intervento, per costruire gli indicatori. Utilizzando un semplice programma di calcolo quale può essere Excel si potrà creare un cruscotto con gli indici più importanti. Il consultare costantemente questo strumento farà familiarizzare l’imprenditore con i dati della propria azienda e farà emergere tempestivamente la condizione di anomalia laddove dovesse verificarsi».

Potremmo sintetizzare questa filosofia con lo slogan “conoscere per decidere”?

«Esattamente. Spesso l’imprenditore bypassa la fase dell’analisi e sul presupposto che “nessuno conosce la sua azienda meglio di lui” adotta le decisioni che l’esperienza gli suggerisce. Il mondo moderno presuppone un approccio più evoluto. L’indicatore è una sorta di spia luminosa. Quando si accende vuol dire che c’è una anomalia in atto. L’analisi deve permettere di capire la rilevanza della situazione, quali sono le componenti che l’hanno generata ed adottare la soluzione. Ovviamente il controllo nelle fasi del successivo sviluppo permetteranno di comprendere se l’analisi è stata effettuata correttamente e se la soluzione adottata era quella idonea. Entrambi questi passaggi diventeranno più efficaci mano a mano che questo processo diventerà abituale nella gestione aziendale».

Ci narri brevemente la storia dello Studio Jannotta s.a.s.

«Lo Studio Jannotta è nato nel 1988 per iniziativa di Giacomo Jannotta dopo una esperienza come manager in una casa automobilistica, controller in una finanziaria romana, titolare di una Concessionaria automobilistica e presidente della associazione dei Concessionari della marca rappresentata. Lo Studio opera a supporto delle Case Automobilistiche e Motociclistiche e delle Reti di Concessionarie nell’area della consulenza fiscale e del controllo di gestione.Da quattro anni, poi, a seguito del coinvolgimento da parte delle Case nella stesura dei contratti di concessione, nella redazione della modulistica contrattuale ecc. ha allargato la propria attività anche all’area della consulenza legale in partnership con lo Studio Guerra di Padova».

Abbiamo letto su riviste di settore della nuova iniziativa Jannotta Editions ci può spiegare come nasce l’idea ?

«Nei 27 anni di attività lo Studio ha prodotto una grande quantità di testi, studi, approfondimenti tematici che rappresentano un patrimonio che rischia di rimanere inutilizzato se non viene adeguatamente divulgato. D’altra parte è innegabile che esiste un vuoto culturale che da anni rende difficile, per chi voglia documentarsi in maniera approfondita ed organica sul settore dell’automotive, trovare delle fonti di riferimento sia a livello di macro argomenti sia a livello di temi specifici. Abbiamo quindi deciso di creare e pubblicare un “catalogo” di lezioni multimediali: www.lezionijannotta.com in cui pubblicare gradualmente i nostri elaborati più importanti. Il primo titolo e quello che riguarda la garanzia su auto e moto usate. Le prossime pubblicazioni saranno “Auto moto e fisco” una ricognizione sulle regole di deduzione e detrazione dei costi dei veicoli, e, poi, “Gestione contabile e fiscale dei veicoli usati”».

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