FXE Vanguard Roadster. Made in New York

FXE Vanguard Roadster. Made in New York
Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Una nuova marca, e una nuova moto, debutteranno al prossimo New York City Motorcycle il 9 dicembre. Prima di tre modelli, la Roadster è priva del classico telaio. FXE è guidata da due ex Confederate
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
8 dicembre 2016

La sola cosa normale è il motore S&S X-Wedge. Per il resto la Vanguard Roadster è, come si dice, fuori dall'ordinario per come è disegnata e costruita. Era questo l'obiettivo della neonata FXE, società con sede a New York e fondata dai soci Francois-Xavier Terny (Ceo) e dal progettista Edwards Jacobs. Le loro iniziali hanno composto la sigla della nuova casa motociclistica americana.
Entrambi hanno lavorato in Alabama alla Confederate, Jacobs come direttore del design dal 2005 al 2011 e Terny come membro del board.

La Vanguard Roadster, che sarà presentata venerdì 9 dicembre al New York City Motorcycle di Manhattan, è la prima di tre modelli in programma.
Il massiccio bicilindrico a V di 56° X-Wedge della S&S da 117 pollici cubi (poco meno di due litri) è lo stesso impiegato da altri costruttori dediti a serie speciali ma è stato rivisto esternamente in maniera importante per sostenere le sospensioni.

 

Il motore è infatti il vero cuore della moto perché assume la funzione portante per l'originale struttura superiore che sostiene la forcella Ohlins a steli rovesciati, regge il serbatoio in fibra di carbonio e la sella monoposto. Una lunga struttura in lega di alluminio che esalta la costruzione metallica della moto e che con la sua forma squadrata e volutamente scultorea si ritrova nella copertura dell'impianto di scarico, che avvolge il carter motore, e poi nel particolare forcellone monobraccio che a sua volta incorpora in maniera singolare la sospensione posteriore e la trasmissione finale ad albero.
Inserti trasparenti permettono di scorgere i movimenti della sospensione e sopratutto del comando distribuzione che muove le aste.
Sempre il alluminio sono le ruote (il cerchio lenticolare posteriore ospita una gomma larga 240 mm), le colossali piastre di sterzo, i gruppi ottici a led e il manubrio con gli altrettanto metallici pulsanti elettrici e comandi.

Più dell'armonia stilistica, lontana dai canoni comuni, la personalità estetica deriva dall'uso delle leghe di alluminio a da forme geometriche. C'è qualcosa che l'avvicina alle moto futuribili di Daniel Simon (pubblicate nel volume Cosmic Motors) e per certi versi anche alla Dodge Tomahawk, oltre che naturalmente alla Confederate P120 del citato Jacobs. Non si conoscono le caratteristiche tecniche più dettagliate ma è stato anticipato che la moto pesa 250 kg.

Il programma è di produrne 200 esemplari a partire dal 2018, vendendoli a un prezzo di 29.950 dollari. Sulla stessa base nasceranno poi due varianti, una cruiser e un modello più sportivo.

 

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