Bergamo Historic Gran Prix

La Città Alta ha ospitato domenica l'undicesima edizione di Bergamo Historic Gran Prix. Rievocazione storica di una gara che Nuvolari definì migliore di quella di Montecarlo. Tante moto per le due manche in programma
30 maggio 2016

Poco meno di tre chilometri, 2.920 metri per la precisione, seguendo le Mura di Bergamo Alta tra le quattro porte di San Agostino, San Lorenzo, Sant'Alessandro e San Giacomo. E' questo il circuito sul quale si è tenuta l'undicesima edizione di Bergamo Historic Gran Prix, rievocazione storica di una gara che ha le sue radici nel lontano 1935. Quell'anno la scuderia Ferrari schierò quattro Alfa Romeo, su delle quali guidata da Tazio Nuvolari che definì quello di Bergamo come un circuito sublime.

Dal 1937 venne organizzata anche la corsa delle moto (categoria 250 e 500, per poi comprendere anche la “55” e la 125). Si gareggiò fino al 1953 e a vincere furono soprattutto Benelli, Moto Guzzi, Bianchi, Gilera e Mondial. Fra i vincitori vanno annoverati Soprani, Masserini, Francisci, Ubbiali, Ambrosini, Lorenzetti, Bandirola e Duilio Agostini.

Nel 2004, ovvero 69 anni dopo, c'è stata la prima rievocazione storica all'interno delle antica Mure Venete della Città Alta e dal 2012 c'è stata anche gara dedicata alle moto. Corse raddoppiate l'anno dopo e che nel 2014 hanno visto rombare anche la MV 500 con Carlo Ubbiali.

Domenica 29, ieri, l'undicesima rievocazione è stata disturbata dalla pioggia, ma il pubblico non è mancato per assistere alle operazioni di punzonatura in Piazza della Cittadella e per le sei manche che, dalle 10 alle 16, hanno visto due prove con le moto da gran premio, due dedicate alle F1 (con Maserati, Alfa Romeo e Lotus fra le altre) e due alle vetture GTS (Abarth, Fiat Dino, Lancia Fulvia, Renault Alpine, Porsche e Ferrari).

Nella galleria fotografica di Max Morri una rassegna delle moto presenti. Fra le quali andavano annoverate: Guzzi Dondolino e Condor, Gilera Saturno e Piuma, Rumi Gobbetto, Norton Commando, diverse DucatiHarley-Davidson, Indian, e Honda, fino ad arrivare a una RC 30 del 1988.

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