Regolamento MXGP 2016. Punti assegnati anche in qualifica

Regolamento MXGP 2016. Punti assegnati anche in qualifica
Massimo Zanzani
Per il 2016 la FIM aggiorna il regolamento del Mondiale motocross con tre importanti provvedimenti. Il commento di Romain Febvre
9 ottobre 2015

Se ne discuteva da tempo, e alla fine la Federmoto Internazionali ha preso posizione, aggiornando il regolamento con alcune interessanti novità.

 

La prima richiama lo sfortunato episodio che quest’anno, nell’ultima manche del campionato WMX, ha impedito a Livia Lancelot di contendere il titolo a Kiara Fontanesi, in quanto appiedata dalla propria Kawasaki proprio nel giro di ricognizione. Dal prossimo anno, è invece previsto che i piloti, in caso di noie tecniche, avranno la possibilità di utilizzare la seconda moto dopo il giro di allineamento.

 

Nel caso invece una manche venga interrotta dopo che almeno due giri siano stati completati, o prima che sia trascorso il 51% del tempo della gara, si effettuerà una ripartenza dai box, dove i piloti scatteranno in ordine della posizione che occupavano nel giro precedente l'arresto della corsa. La gara sarà continuata per il tempo rimanente al momento in cui il leader aveva completato il giro precedente l'arresto della prova.

 

La terza ed ultima innovazione è quella più sensazionale, e riguarda l’assegnazione del punteggio anche alle manche di qualificazione MXGP e MX2, decisa senza dubbio per dare più peso e spettacolarità alla giornata di sabato, che quindi non deciderà più solo lo schieramento di partenza delle due manche ufficiali.

 

La tabella premi prevede infatti 5 punti al vincitore della manche, 4 al 2° classificato, 3 al 3°, 2 al 4° e 1 al 5°, mentre il vincitore assoluto della manifestazione sarà il pilota che ha ottenuto il maggior numero di punti sommando quelli della qualificazione e di Gara 1 e di Gara 2, indipendentemente dal numero di manche concluse.

 

Una decisione rivoluzionaria in ottica di titolo, in quanto, considerando 18 GP, nel caso un pilota le vincesse tutte solo le manche di qualificazione mettono in palio ben 90 punti. Non solo: specie per quanto riguarda la MXGP - dove i piloti, più esperti e attempati di quelli della 250, sono piuttosto “conservativi” -  dovranno rivedere la loro tattica di gara, in quanto la manche cronometrata che anticipa quella di qualificazione, e che determina lo schieramento di partenza di quella successiva, assume un importanza maggiore e li costringe quindi ad un impegno nettamente superiore. Per non parlare della qualifica, che ora obbliga a darci dentro non solo per conquistare i nuovi punti in palio, ma anche per ottenere il miglior risultato in una manche di solo 20 minuti, anziché 30 come sono le due della domenica.
 


«Non ho riflettuto ancora sui pro e contro, ma non mi sembra una soluzione sbagliata quella del punteggio alle qualifiche - ha commentato a Moto.it il neo iridato MXGP Romain Febvre - anche se, in effetti, da parte nostra ci dovrà essere un impegno superiore. In effetti capisco che a volte la manche del sabato siano noiose, per lo spettacolo sarà senz’altro meglio perché c’è la motivazione per dare di più, tra l’altro il punteggio penso sia corretto».

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