MXGP. Jeremy Van Horebeek: "Siamo piloti, non calciatori"

MXGP. Jeremy Van Horebeek: "Siamo piloti, non calciatori"
Il pilota Yamaha, Jeremy Van Horebeek, nella prima manche a Lommel, dopo aver battuto la fronte sul manubrio, si ferisce al volto. Ma si fa suturare e continua a correre
8 agosto 2014

Punti chiave

La trasferta della MXGP lo scorso fine settimana, a Lommel, non ha portato fortuna a Van Horebeek, che nella prima manche mentre era terzo è arrivato corto in un salto e ha battuto la fronte sul manubrio procurandosi un taglio al sopracciglio che ha richiesto tre punti di sutura. Jeremy ha ugualmente concluso la manche, anche un po’ stordito, piazzandosi 7°. Ha corso quella successiva senza lucidità finendo in 9ª posizione.

Queste le sue parole:

Siamo piloti non calciatori, così sono andato lo stesso

«Purtroppo ho commesso un errore, nella prima manche mi sentivo bene e avevo un ritmo abbastanza buono. Pensavo di poter conquistare la seconda posizione. Sono arrivato corto in un salto e ho battuto la faccia sul manubrio e il mio occhio ha iniziato a sanguinare. Non ero tanto sicuro nella seconda manche, ma siamo piloti non calciatori, così sono andato lo stesso».

Foto di Massimo Zanzani e Jeremy Van Horebeek Facebook

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