MXGP 2016. Thailandia bollente

MXGP 2016. Thailandia bollente
Massimo Zanzani
Le condizioni meteo al limite della sopportabilità saranno il vero nemico da temere nel GP di Thailandia
4 marzo 2016

Punti chiave

La pista è abbastanza simile a quella dello scorso anno, piatta e costruita da zero, ma è soprattutto la temperatura torrida che arriva a segnare anche i 43 gradi all’ombra a rammentare il GP letteralmente di fuoco che i piloti hanno dovuto sopportare. Questa edizione la disidratazione sarà quindi ancora una volta il nemico principale da tenere a bada, oltre naturalmente al fatto che la competitività ha fatto un ulteriore salto di livello e che quindi non si può giocare in difesa.


Nel mirino della MXGP c’è lo scanzonato Tim Gajser, sorprendente mattatore in Qatar della classe regina che ora ha tutti contro, ad iniziare dal campione in carica Romain Febvre a cui il secondo posto è stato un po’ stretto. E oltre ai vari Jeremy Van Horebeek, Tony Cairoli e Evgeny Bobryshev sul piede di guerra ci sono anche atleti che hanno voglia di rivincita come i protagonisti di Losail della trascorsa edizione Gautier Paulin e Max Nagl che quest’anno sono partiti invece col piede sbagliato.

MX2

Molto attesa è anche la MX2 per vedere se Jeffrey Herlings sarà in grado di dimostrare quella fantastica superiorità che in Qatar pare abbia ritrovato. Bisogna vedere però cosa ne pensano Dylan Ferrandis e Pauls Jonass, gli unici che sono apparsi in forma per poter tener testa all’olandese della KTM; sempre se nel mezzo non riesca a mettersi Max Anstie che nella prova d’apertura è rimasto nelle posizioni di rincalzo per una serie di sfortunate circostanze.

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