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Strade e fave che le percorrono: i ciclisti Opzioni · Visualizza
il franz
Inviato: venerdì 21 aprile 2017 17:16:05



Iscritto: 24/10/2000
Locazione: Sesto San Giovanni
Riepilogo alcuni punti.

La distanza di 1.5 metri è una cosa che fanno in quasi tutte le altre nazioni europee. L'incedere di una bicicletta non è sempre su una linea fissa (non lo fanno nemmeno le auto) ai margini della strada ci sono buche tombini etc. lo scartare anche se di poco di una bici è un fatto da prevedere, non è un fatto imprevedibile. Pertanto serve questa distanza. Se la strada è stretta e sopraggiungono veicoli si aspetta come si aspetta dietro un impedito in auto, mi sembra una cosa assolutamente normale, senza dover rischiare di fare frontali.

I ciclisti possono viaggiare in coppia nei centri abitati. La Brianza per esempio è quasi tutta centro abitato.

Sulla robustezza delle bici da corsa in carbonio state assolutamente tranquilli, mediamente è il triplo di uno in acciaio.

Comunque basta accennare ciclisti e vengono fuori le peggio cose dagli altri utenti della strada, un po' come nominare motociclisti :-)

Soprattutto è bello leggere: sono da buttare a terra, da far volare come birilli. Ricordate che il maggior numero di incidenti sono in città e le vittime utenti per lo più anziani o giovanissimi.

R1250RT - 70.000 km
paul583628
Inviato: venerdì 21 aprile 2017 18:16:56



Iscritto: 12/09/2011
Locazione: cavour
Originariamente inviato da Aldo roma
io non avrei sorpassato troppo pericoloso amore
anonym_4397114
Inviato: venerdì 21 aprile 2017 19:19:42



Iscritto: 16/01/2015
Locazione: Messina
Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 (estratto)

Articolo 377 (Art. 182 Cod. Str.)  - Circolazione dei velocipedi

1. I ciclisti nella marcia ordinaria in sede promiscua ((devono))sempre evitare improvvisi scarti, ovvero movimenti a zig-zag, che possono essere di intralcio o pericolo per i veicoli che seguono. 

2. Nel caso di attraversamento di carreggiate a traffico particolarmente intenso e, in generale,  dove le circostanze lo richiedano, i ciclisti sono tenuti ad attraversare tenendo il veicolo a mano. 

3. In ogni caso, i ciclisti devono segnalare tempestivamente, con il braccio, la manovra di svolta a sinistra, di svolta a destra e  di fermata che intendono effettuare. 


4. Da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione, i velocipedi sprovvisti o mancanti degli appositi dispositivi di segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti a mano.  

((5. Il trasporto di bambini fino ad otto anni di età è effettuato unicamente con le attrezzature di  cui all'articolo 68, comma 5, del codice, in maniera tale da non ostacolare la visuale del conducente e da non intralciare la  possibilità  e la libertà di manovra da parte dello stesso. Le attrezzature suddette sono rispondenti alle caratteristiche indicate all'articolo 225 e sono installate: 
a) tra il manubrio del velocipede ed  il  conducente, unicamente per il trasporto di bambini fino a 15 kg di massa; 
b) posteriormente al conducente, per il trasporto di  bambini  di qualunque massa, fino ad otto anni di età. 
Prima del montaggio della attrezzatura è necessario procedere ad una verifica della solidità e stabilità delle parti del velocipede interessate al montaggio stesso.)) 

6. Per la circolazione dei velocipedi sulle piste ciclabili, come definite all'articolo 3 del codice, si applicano, ove compatibili, le norme di comportamento relative alla circolazione dei veicoli. 

7. Ove le piste ciclabili si interrompano, immettendosi nelle carreggiate a traffico veloce o attraversino le carreggiate stesse, i ciclisti sono tenuti ad effettuare le manovre con la massima  cautela evitando improvvisi cambiamenti di direzione.

C'È TANTA INDISCIPLINA IN GIRO, BASTEREBBE RISPETTARE LE NORME... boh causa persa arrampicarsi sui vetri

The early bird takes the worm...
bymaxx
Inviato: sabato 22 aprile 2017 14:56:07



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
L'incidente mortale accaduto al nostro ciclista azzurro Michele Scarponi ci deve far riflettere, è simile a quello accaduto anni fa a Marco Pantani. Tristezza
Il Moderatore
Inviato: sabato 22 aprile 2017 15:24:13



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
il fatto è che tutto il sistema viario è pensato alla[beep]e non funziona

auto, bus, camion, tram, bici, moto, pedoni... utilizzano, male, lo stesso spazio che è suddiviso male, amminisrato male, pensato male, manutenuto male con l'aggiunta di mancanza di cervello ed educazione da parte di tutti o di molti

boh

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
menek62
Inviato: sabato 22 aprile 2017 17:47:47



Iscritto: 08/12/2012
Locazione: zona lago di garda.
Originariamente inviato da paul583628
Originariamente inviato da Aldo roma
io non avrei sorpassato troppo pericoloso amore


è consentito il sorpasso : con testacoda obbligatorio rock

V






anonym_4397114
Inviato: sabato 22 aprile 2017 17:57:05



Iscritto: 16/01/2015
Locazione: Messina

Con tutto il sole che "abbaglia" tutt'al più si "rischia" di TAMPONARE, ma lo si potrebbe fare anche "volontariamente"... 😈😉😎

'

The early bird takes the worm...
anonym_4397114
Inviato: sabato 22 aprile 2017 18:15:43



Iscritto: 16/01/2015
Locazione: Messina
Azz...che brutta notizia! Non l'avevo letto il messaggio. Non ci sono parole...

The early bird takes the worm...
Aldo Roma
Inviato: domenica 23 aprile 2017 20:49:44



Iscritto: 08/09/2015
Locazione: Roma
non so esattamente dove sia accaduto l'incidente, ma dalle immagini dei TG se la strada è quella è davvero una strada molto rischiosa per un ciclista anche se professionista


Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
anonym_4124176
Inviato: domenica 23 aprile 2017 21:49:28



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
tutte le strade oramai sono giungle

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

DrManetta
Inviato: mercoledì 26 aprile 2017 10:07:06



Iscritto: 25/05/2016
Locazione: Cecina (LI)
Originariamente inviato da bymaxx
L'incidente mortale accaduto al nostro ciclista azzurro Michele Scarponi ci deve far riflettere, è simile a quello accaduto anni fa a Marco Pantani. Tristezza

Si, brutta notizia davvero. Un grande atleta ed un grande professionista. E qui mi viene da citare il doc

Originariamente inviato da doc elektro
io non riesco a capire perchè sulle moto tutti sono malati di sicurezza,vogliono 3 abs,2 airbag,sistemi di antipattinamento e tutta la popò elettronica possibile (perchè di popò si tratta) possibile di questo mondo e le bici specialmente le fixed e le ciucciamanubri vadano in giro con telai di carbonio con la resistenza del cartone pressato (difatti devono evitare le buche) ruotine larghe come una sigaretta ,freni a pattini come nei tempi di don camillo. E spesso in discesa superino pure le auto .


che tutto sommato non ha torto. Troppo spesso girano biciclette senza alcun ausilio visivo (luci e catarifrangenti) che impediscono, anche ai motociclisti ed automobilisti più attenti, di vedere chi sta arrivando a pedali. In pianura tanto tanto, ma a volte in discesa viaggiano davvero velocissimi e senza rumori o segnalatori luminosi di sorta, scorgerli in arrivo sull'imbrunire, all'alba o nella mezza ombra degli alberi è veramente difficile. E poi accadono le tragedie.

Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
Aldo Roma
Inviato: giovedì 27 aprile 2017 23:12:28



Iscritto: 08/09/2015
Locazione: Roma
Originariamente inviato da DrManetta
Originariamente inviato da bymaxx
L'incidente mortale accaduto al nostro ciclista azzurro Michele Scarponi ci deve far riflettere, è simile a quello accaduto anni fa a Marco Pantani. Tristezza

Si, brutta notizia davvero. Un grande atleta ed un grande professionista. E qui mi viene da citare il doc

Originariamente inviato da doc elektro
io non riesco a capire perchè sulle moto tutti sono malati di sicurezza,vogliono 3 abs,2 airbag,sistemi di antipattinamento e tutta la popò elettronica possibile (perchè di popò si tratta) possibile di questo mondo e le bici specialmente le fixed e le ciucciamanubri vadano in giro con telai di carbonio con la resistenza del cartone pressato (difatti devono evitare le buche) ruotine larghe come una sigaretta ,freni a pattini come nei tempi di don camillo. E spesso in discesa superino pure le auto .


che tutto sommato non ha torto. Troppo spesso girano biciclette senza alcun ausilio visivo (luci e catarifrangenti) che impediscono, anche ai motociclisti ed automobilisti più attenti, di vedere chi sta arrivando a pedali. In pianura tanto tanto, ma a volte in discesa viaggiano davvero velocissimi e senza rumori o segnalatori luminosi di sorta, scorgerli in arrivo sull'imbrunire, all'alba o nella mezza ombra degli alberi è veramente difficile. E poi accadono le tragedie.


tutte queste debolezze le notiamo noi automobilisti e motociclisti...loro l'unica cosa che sono capaci di dire e che siamo "noi" dei pirati!

Giorni fa sono arrivato nei pressi di una rotonda, ho rallentato per vedere se avevo strada libera, ed ho visto un gruppo folto di ciclisti della domenica che stava arrivando, sono partito velocemente come per togliermi da torno e lasciare loro tutta la corsia...
uno di loro mi ha urlato: avremmo la precedenza

si lo so, ma se andaste in fila indiana aspetterei che passaste tutti per poi accodarmi, ma visto che avete l'andatura di un branco di pecore passo prima io!
Camminavano affiancati a quattro a quattro...saranno stati una trentina....non credo sia quello il modo di andare in città.

Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
anonym_4124176
Inviato: venerdì 28 aprile 2017 07:40:52



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
se non sbaglio una norma del codice VIETA ESPRESSAMENTE di viaggiare affiancati

per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

lumachina
Inviato: venerdì 28 aprile 2017 10:08:47



Iscritto: 23/06/2000
Locazione: Roma
Originariamente inviato da il franz
Riepilogo alcuni punti.

La distanza di 1.5 metri è una cosa che fanno in quasi tutte le altre nazioni europee. L'incedere di una bicicletta non è sempre su una linea fissa (non lo fanno nemmeno le auto) ai margini della strada ci sono buche tombini etc. lo scartare anche se di poco di una bici è un fatto da prevedere, non è un fatto imprevedibile. Pertanto serve questa distanza. Se la strada è stretta e sopraggiungono veicoli si aspetta come si aspetta dietro un impedito in auto, mi sembra una cosa assolutamente normale, senza dover rischiare di fare frontali.

I ciclisti possono viaggiare in coppia nei centri abitati. La Brianza per esempio è quasi tutta centro abitato.

Sulla robustezza delle bici da corsa in carbonio state assolutamente tranquilli, mediamente è il triplo di uno in acciaio.

Comunque basta accennare ciclisti e vengono fuori le peggio cose dagli altri utenti della strada, un po' come nominare motociclisti :-)

Soprattutto è bello leggere: sono da buttare a terra, da far volare come birilli. Ricordate che il maggior numero di incidenti sono in città e le vittime utenti per lo più anziani o giovanissimi.


Saggio Franz, belle parole;)

lamps

Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
Il Moderatore
Inviato: venerdì 28 aprile 2017 10:13:38



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
io penso che manchino due cose: infrastrutture ed educazione

infrastrutture

prendo ad esempio l'olanda in cui vado ogni tanto per lavoro; sappiamo tutti che la bici è sacra e che tutti la usano, addirittura con i mega trolley (non so come si chiamano) in cui mettono bambini, spesa, cani, ecc...

beh lì ci sono piste ciclabili ovunque, sia in città che nei paesini e soprattutto nelle strade tra un paese e l'altro

noi viviamo in un Paese in cui l'auto è stato da sempre il mezzo dominante, in funzione di quel progresso che oggi non lo è più; oggi il progresso (almeno secondo me) è il poter scegliere, liberamente e senza paura, tra auto, piedi, carrozzina disabili, bus, metro, tram, bici, moto ecc...

ma invece non è così; le ciclabili sono sempre poche in città e pressoché nulle nelle provinciali e statali; se hai una carrozzina ci sono una marea di ostacoli; solo adesso si fa un po' più attenzione ai pedoni mettendo strisce pedonali sui dossi, allargando i marciapiedi ecc.... ma la strada è lunga

educazione

gli automobilisti non sopportano i ciclisti e viceversa; stessa cosa per i pedoni; i ciclisti usano i marciapiedi e tanti pedoni camminano in strada; i motociclisti parcheggiano alla [beep]dicane ovunque, marciapiedi compresi; ciclisti e motociclisti legano i loro mezzi ovunque, sempre alla [beep]dicane, ovunque ci sia un palo o simili; le auto sono parcheggiate in seconda e terza fila; i cani la fanno ovunque e pochi proprietari la tirano su...

non so... mi sembra che ci sia proprio qualcosa che non va ma purtroppo penso che per decenni sarà uguale
arrampicarsi sui vetri causa persa


mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
DrManetta
Inviato: venerdì 28 aprile 2017 14:56:27



Iscritto: 25/05/2016
Locazione: Cecina (LI)
In merito alle infrastrutture, sarebbe il problema affrontabile con maggior possibilità di successo, visto che basterebbe incanalare le risorse dello stato (che troppo spesso prendono vie illecite) verso investimenti nel campo edile e stradale, cosa che migliorerebbe la viabilità, la sicurezza, la fruibilità e rilancerebbe l'economia di un settore da anni in profonda crisi.
Sull'educazione... aimè l'italiano non è mai stato d'esempio a nessuno. Da noi vige l'idea che fregare il prossimo è sinonimo di essere più furbi degli altri. E così per strada vedi di tutto e di più. Il processo correttivo della nostra educazione è un percorso lungo e purtroppo a risultato non scontato. L'unica cosa che possiamo fare è cercare di essere noi i primi a dare il buon esempio. Con il tempo forse riusciremo ad influire sulle future generazioni e magari non sarà più necessario sanzionare con multe comportamenti che dovrebbero essere considerati di per se pericolosi e quindi inutili da tenere.

Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
Aldo Roma
Inviato: venerdì 28 aprile 2017 22:47:27



Iscritto: 08/09/2015
Locazione: Roma
E' vero, da noi per anni è mancato il senso civico e l'educazione, e soprattutto come leggo sopra, è stato il nostro un paese dove bisognava essere furbi. Vi porto due esempi che accadono di frequente nella nostra attività commerciale. Alcuni sanno che insieme a mia moglie abbiamo un piccolo vivaio, e quindi essendo un commercio tutto esterno non c'è un bancone con dietro qualcuno pronto a servire, ma siamo spesso chi da una parte e chi dall'altra. Ma sempre con un occhio al cancello per vedere se entra qualcuno. Ma alle volte non siamo proprio sul pezzo, e quindi capita che entra la signora di una certa età, o il signore di una certa età (dai 60 in su) e quando non vedono nessuno, appena poi ci scorgono la prima cosa che dicono sempre, ogni volta che entrano e non ci vedono: aoh! me credevo che nun c'era nessuno, me potevo fregà tutto...

questa è una battuta, non ci hanno mai fregato nulla, la maggior parte delle volte...

Mentre se succede con una persona dai 60 anni in giù dicono sempre: ah! ci siete! stavo andando via, non vedendo nessuno e sentendo il cane abbaiare avevo paura che venisse di qua...

Queste sono le differenze che si possono notare con uno scarto di una generazione.

Un'altra cosa che fanno gli anziani è annusare le piante aromatiche ( rosmarino - salvia - origano - basilico - etc etc) strappando le foglie. La persona più giovane da una ravanata nella pianta per smuovere l'odore, la signora attempata stacca un rametto, e alle volte anche due perchè deve farci il sugo...

Quindi per cambiare la mentalità in italia ci vogliono ancora altre generazioni, almeno due dopo le nostre...

Ci spero fiducioso...sempre se ancora rimarrà qualcuno qui in italia di " itagliano"...

Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
bymaxx
Inviato: domenica 30 aprile 2017 11:59:37



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Ieri ne ho salvato un altro, svoltando in un senso unico me lo sono trovato davanti e già lo vedevo steso sul mio cofano, a 62 anni ho scoperto di avere ancora i riflessi pronti, l'altro 2 ruotista con regolare caschetto e probabile mio coetaneo non ha fatto una piega e se ne è andato pedalando, mi sono aumentate le pulsazioni di un bel po', chissà a lui...........
bymaxx
Inviato: giovedì 18 maggio 2017 14:32:46



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Sempre di attualità purtroppo questo argomento, ed andarci di mezzo uno dei "nostri"...................Niky tieni duro
bymaxx
Inviato: giovedì 18 maggio 2017 14:57:32



Iscritto: 24/02/2009
Locazione: vigevano e pavia
Eccheccavolo...........anche una triatleta tedesca, stesse strade e stesso ospedale. Bisogna rivedere qualche cosa.
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