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la lampadina di nonna gonella Opzioni · Visualizza
anonym_4124176
Inviato: venerdì 4 novembre 2016 17:30:13



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei

In casa mia c’è uno scatolone di cartone,chiuso con nastro avana,dentro al quale sono conservati molti oggetti. Uno di questi è una banale lampadina a filamento della leuci da 25 Watt,si chiama commercialmente “tortiglione chiara”. Ovvio una VERA lampadina a filamento che a ogni accensione desertifica il terzo mondo e che i bimbi del terzo mondo aumentano con i kw del contatore.
Non sarebbe così importante per quello che è salvo che ha una storia. Era di una simpatica vecchietta che abitava un piano sotto a mia nonna. Più simpatica di mia nonna di sicuro (e non ci voleva molto). Non mi ricordo nemmeno il suo nome,solo il cognome scritto sul campanello.
Quanti pomeriggi di inverno abbiamo passato a casa della nonna. Mi ricordo che c’era una radio sui 94 e qualcosa che passava canzoni gioiose. Che andavano dal liscio alla musica storica,polche mazurche e tanghi di tanti anni fa.
Le canzoni parlavano di campagna,montagna e animali .Le storie che tutte le montagne si portano appresso. A volte le nonne si mettevano a cantare e ne veniva fuori una buona armonia. Aveva una voce molto dolce e melodiosa,nonostante fosse molto più vecchia di mia nonna (almeno 20 anni di più) che invece gracchiava assai. Fumava....

Un pomeriggio ero andato a prendere i piatti della roba avanzata il giorno prima e entrato in casa della Nonna Gonella avevo notato una cosa strana,tutte le lampadine erano uguali. Dallo specchio del bagno al lampadario dell’entrata o della cucina montavano i piccoli tortiglioni chiari da 25 W.
Io piccolo glie l’ho chiesto (tipico dei bambini non farsi gli affari propri) e lei mi ha risposto che erano tutte uguali per idea di suo marito (non so neanche come si chiamasse è morto prima che nascessi io) per non avere troppi ricambi diversi. Idea molto furba.
Poi apre un armadio e mi fa vedere,ci saranno state 100 lampadine,ancora nel nylon,tutte uguali. Lei quasi ridendo me ne dà una dicendo una frase che mi resterà impressa.
-“qui ho lampadine per due vite” “te ne regalo una,quando non ci sarò più se la accenderai ti ricorderai di me”.
Arrivato a casa la misi nel cassetto del comodino e li’ rimase e manco mi ricordavo più perché e quando la avessi messa lì. Nel frattempo passarono gli anni e purtroppo morì anche Nonna Gonella. In uno dei tanti giorni di pulizie in casa mia presi molti degli oggetti che avevo nel comodino e li misi nel “dimenticatoio”. Questo era l’ultimo cassetto in basso del mio armadio.
C’era di tutto dentro,oggetti che erano anni che non venivano più utilizzati e stavano lì dentro per non prendere polvere.
La lampadina restò per anni in quel cassetto insieme a tanti altri oggetti che non si usano mai.
Quando fui più grandicello (mi sembra che avevo 16 anni) una sera che non avevo nulla da fare e che pioveva l’impossibile,cominciai a rovistare nell’ultimo cassetto.

E tra le tante cose che tiravo fuori,osservavo e poi rimettevo dentro ci fu anche lei. Ma non la rimisi dentro,la volevo accendere,forse anche solo per vedere se funzionava e che luce faceva.
Collegai un portalampade al variac,una delle tante cose regalatami dallo zio e poi con una calma e una cautela fin eccessive alzai poco alla volta la tensione.
Il filamento da rosso divenne un po’ giallino. Non alzai di più (sarò stato su 80 – 90 volt e potevo arrivare fino a 220 ) perché non volevo fare finire in un lampo maligno quella indifesa lampadina che mi ricordava la tenera vecchietta del piano di sotto.
Rimasi a fissare qualche minuto quel filamento e i riflessi che faceva poi andai in bagno,al ritorno la lampadina guardandola da lontano,saranno stati i riflessi o la penombra della stanza . Vidi di nuovo Nonna Gonella riflessa nel vetro della lampadina. Mi girai di scatto ma oltre alla pioggia che picchiava sul balcone e il ronzio del variac non c’era nient’altro nella stanza. E soltanto una lampadina a filamento accesa sul tavolo di lavoro…Mi vennero in mente tanti ricordi. Andai alla radio sul comodino,rovistai tra le cassette. Ne misi una ,quella. Schiacciai il tasto di partenza.

Nell’aria ritornarono le musiche campagnole come tanti anni prima. E nella mia mente passarono tante immagini.
Ma purtroppo non c’era più quella bella voce melodiosa che cantava insieme alla radio. Quell’usignolo con i capelli bianchi, lenti spesse un dito e la faccia piena di rughe non avrebbe più cantato con la canzone. Purtroppo.
Di quella vecchietta non ho nemmeno una foto


per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

lumachina
Inviato: venerdì 4 novembre 2016 21:07:22



Iscritto: 23/06/2000
Locazione: Roma
Doc mi sembra di avertelo già detto in passato. Scrivi storie bellissime. Peccato che ogni tanto ti lasci andare.
Ci vorrebbe un esorcista per tirare fuori il malessere che ti domina.

Veterano

BMW R1200R

Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
AisCafais
Inviato: sabato 5 novembre 2016 07:35:33



Iscritto: 22/07/2013
Applause bravo e bella come sempreApplause

" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi

DrManetta
Inviato: lunedì 7 novembre 2016 09:24:24



Iscritto: 25/05/2016
Locazione: Cecina (LI)
Complimenti! Bel ricordo

Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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