La mia prima volta a Eicma

La mia prima volta a Eicma
Una "prima volta" al femminile al Salone di Milano
1 dicembre 2015

E poi alla fine ci sono andata davvero. Nel primo giorno di apertura al pubblico, Eicma mi accoglie con il clima autunnale di Milano: nebbia e pioggerella. Alle 10 del mattino ci sono già persone in coda, per lo più uomini, e sarà così per tutta la giornata. La fiera internazionale della motocicletta è un’oasi di divertimento maschile per tutte le generazioni. Dagli adolescenti, che hanno saltato la scuola per provare l’ultima enduro della KTM, ai sessantenni che ammirano con un po’ di nostalgia i cambiamenti della Suzuki GSX-R. Le donne non mancano, soprattutto negli stand BMW, Ducati e Harley-Davidson, ma i grandi appassionati delle due ruote rimangono loro: gli uomini.

A metà strada tra la curiosità giornalistica e la voglia di averne una anch’io, incomincio il mio viaggio all’interno della 73° edizione di Eicma. Con il mio tailleur nero non è ben chiaro che ruolo io svolga dentro la fiera. Agli occhi della gente non sembro certo una motociclista, ma nemmeno una delle tante belle ragazze che posano sulle nuove custom. Gli sguardi curiosi mi seguiranno per tutti gli stand. Se si comincia dal padiglione 9, ciò che stupisce sono i tanti marchi cinesi. Kingday, Longjia, Hanway, Vista Helmets e Ciclyman sono alcuni dei nomi che mostrano come il mondo asiatico si stia sempre più interessando alle due ruote a motore. I volti cinesi, giapponesi e coreani si alternano a quelli francesi e tedeschi. Sono loro gli stranieri più presenti a Eicma 2015. Le lingue europee che si rincorrono di più sono l’italiano, il francese e il tedesco, segno che la fiera di Milano è un evento riconosciuto e internazionale.

Lo stand Piaggio colpisce per il suo stile che non tramonta mai. Nonostante la presentazione della prima e-bike firmata dalla storica casa italiana, i visitatori sono attratti dalle “Vespe truccate anni ’50”, cantate qualche anno fa da Cesare Cremonini e che nel 2016 festeggeranno 70 anni di successi. Le giovani in sella sono vestite in pantaloncini corti e abiti colorati. Sembrano uscite da una pubblicità di altri tempi. La Vespa targata Emporio Armani è un inno alla classe italiana, mentre l'MP3 Sport 300 LT dimostra la sua agilità grazie a un meccanismo che lo fa piegare come una superbike. Nello stand Moto Guzzi è un continuo scattare foto. La parete degli accessori ricorda agli appassionati delle due ruote che siamo in pieno stile vintage café racer.

È una caratteristica di quasi tutte le grandi marche e di tutte le officine presenti in fiera. La cattivissima V9 Bobber e la customizzata V9 Roamer sono l’omaggio del marchio lariano alla classica Nevada, ma con un motore bicilindrico tutto nuovo. Pensi solo che vorresti prenderne una e andare. Dove? Magari in un bel coast-to-coast negli Stati Uniti, come suggerisce la MGX21, che sembra quasi un’Harley-Davidson nel suo essere così diversa dalle storiche produzioni della Moto Guzzi. Lo stand Aprilia, che nel 2015 ha celebrato i 54 titoli mondiali vinti nella sua storia, conclude la sezione dedicata al Gruppo Piaggio. Qui i ragazzini sono tantissimi e non fanno altro che saltare su un moto per poi correre a provarne un’altra. La nuova RSV4 è quella che colpisce di più, grazie alla rivisitazione Superpole.

L’ultimo modello Ninja ZX-10R è la moto di punta dello stand Kawasaki. Lo stile aggressivo da superbike piace e fa sognare un giro in pista a ben più di 200 chilometri orari. Lo spazio nero, bianco e verde è affollato di persone, molti i giovanissimi, e qui mi sorge una domanda che mi accompagnerà fino all’uscita dalla fiera: gli uomini fotografano più le moto o le belle ragazze in sella? A voi la risposta.

Alla Yamaha c’è un po’ meno gente, ma forse è solo questione di flussi e orari. Lo stand è enorme e spazia dalle moto da corsa alle MT-09, le più provate della casa di Iwata, fino alle Sport Heritage, tra le Yamaha più ammirate. Alessandro Botturi, vincitore del Merzouga Rally 2015 in sella alla YZ450, è l’ospite dello stand. Dopo di lui David Philippaerts, altro pilota del marchio giapponese.

Alla Honda gli occhi di tutti sono puntati sulla nuova Africa Twin. “La regina del deserto” è anche la regina della 73esima edizione della fiera di Milano. Il ritorno di un mito dell'enduro anni ’80 entusiasma gli appassionati e offre una scelta in più agli amanti dell’adventure. Tutti, a Eicma 2015, vogliono provarla. Nel passare attraverso i tanti stand che riempiono l’esposizione del motociclo, ci si rende conto che sono i grandi nomi ad attirare il pubblico. L’Harley accoglie i suoi fan con uno stile custom bombato dai colori scuri, opachi e mai lucidi. Le donne affollano questo saloon americano un po’ vintage, e salgono sulla nuova 883 Iron.

Lo stereotipo del motociclista Hell’s Angels ha lasciato il posto a un giovane hipster che preferisce le scrambler o le cafè racer. L’old rivisitato si fa must-have delle due ruote. Lo stand Triumph ne è un esempio. Le proposte della casa inglese sono quasi tutte customizzate, sembrano uscite da un film degli anni ’70 e dimostrano che le cafè racer sono il trend del mercato. La più provata però rimane la New Tiger Explorer, e non va male nemmeno la novità roadster made in UK: la Speed Triple non pare deludere le attese.

Le luci stroboscopiche e il nero lucido conquistano ancor prima di vedere le ultime creazioni della MV Agusta. Lo stand più bello è questo, non ci sono dubbi, e la quantità di persone che prova le moto in mostra ne è la dimostrazione. Lo stile aggressivo e sportivo della nuova Brutale 800 a tre cilindri affascina gli appassionati della casa di Schiranna, e non solo. Il video pubblicato in rete una settimana prima dell’inizio di Eicma ha stuzzicato l’interesse nei confronti della “piccola” della Mv Agusta. Il bolide, definito dai costruttori “la più bella Brutale di sempre”, si deve confrontare con l’altra meraviglia dello stand: la Dragster RR LH44. Per me sono loro le moto migliori di questa edizione, nonostante le sfidanti per il titolo di regina di bellezza di questa 73esima edizione saranno poi altre.

Nell’enorme spazio targato Ducati, un’intera sezione è dedicata solo a lei, l’ultimo gioiello di Borgo Panigale. I fan del marchio bolognese si accalcano per studiarne i dettagli, anche se la moto più provata, forse, rimane la Multistrada 1200, che per il 2015 si è fatta Enduro. Giovani e meno giovani si passano di mano la sfidante dell’intramontabile BMW GS, e ne apprezzano le caratteristiche tecniche.

Le varie versioni della Panigale sono sempre uno spettacolo per chi ama le superbike, mentre la piccola Scrambler conquista ogni mese di più i cuori dei ducatisti, ora anche con la nuova versione da 400 cc. L’area a lei riservata è piena di uomini e donne che immaginano il piacere di guida mentre si mettono in sella. Andrea Dovizioso e Michele Pirro sono i piloti della Ducati presenti allo stand. Per loro le foto si sprecano, quasi quanto per le belle ragazze sulle due ruote.

I tanti visitatori con i sacchetti firmati BMW mi ricordano che devo ancora scoprire l’ultima grande novità di Eicma 2015 pensata per i più giovani: la piccola naked G310R. Nello spazio a due piani bianco e blu della casa di Monaco ci sono tantissime persone. Dall’alto si sentono i commenti entusiasti di uomini e donne per la nuova e bellissima R NineT Scrambler. Forse è lei la vera protagonista dello stand BMW, ma come si fa a scegliere quando tutte le proposte del marchio tedesco sono provate e riprovate? “Tanta roba” è il giudizio di uno dei ragazzi presenti, e forse è quello più appropriato per descrivere quanto piacciono sia le superbike RR, sia la meravigliosa XR, sia l’indiscussa GS.

Camilla Colombo

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