Josep Garcia a EICMA: "Corro per vincere, divertendomi"

Piero Batini
  • di Piero Batini
Ragazzino terribile o enfant prodige, la scoperta di Farioli ha sbancato l’Enduro Mondiale vincendo in modo inatteso, o almeno sorprendente, la E2. Cosa farà da grande uno che da piccolo è già così… grande?
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
23 novembre 2017

Per KTM, parliamo di Enduro, non è anno di vacche grasse. Anzi. Non è andata malissimo, ma poteva andare meglio e, soprattutto, di solito va meglio (tradizione vincente, insomma, non rispettata in pieno).
All’ultimo tuffo Laia Sanz ha mancato l’ennesimo Titolo femminile, così a portare alta la bandiera del Team storico è un ragazzo di appena vent’anni, che sbalordisce perché sembra davvero un bambino (buon per lui), ma ha già messo in fila tutti i Campioni, giovani e meno giovani, dell’Olimpo dell’Enduro.

Adesso, tuttavia, capita che un fulmine a ciel sereno metta a rischio la continuità della carriera, così come è improntata ora, del giovane Campione del Mondo. Se è vero che l’anno prossimo KTM uscirà dal Mondiale per partecipare ad una non meglio chiarita World Series “alternativa”, cosa farà Josep Garcia? Non avrà la possibilità di difendere il titolo conquistato o si darà per scontato che il nuovo torneo sia un upgrade?
Meglio fare due chiacchiere con il “ragazzo”, e farsi spiegare quali sono le sue intenzioni. Ma si capisce subito che gara o torneo, manche o campionato, Josep Garcia corre per vincere.

 

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