Claudio Domenicali: “50.000 moto per la prima volta nella storia Ducati”

Claudio Domenicali: “50.000 moto per la prima volta nella storia Ducati”
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
L’AD Ducati fa il punto di un anno incredibile per Ducati, che passa per la prima volta nella sua storia le 50.000 moto vendute e piazza un modello nella top-10 mondiale
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
16 novembre 2015

La Ducati World Première 2015, occasione in cui la Casa di Borgo Panigale presenta le sue novità 2016 (con tanto di hashtag dedicato #Ducati2016, a cui si possono postare domande via Twitter ricevendo risposta entro domani sera dai tecnici bolognesi) è anche tradizionalmente il momento in cui l’Amministratore Delegato Claudio Domenicali fa il punto sulla stagione che sta per concludersi, tanto da un punto di vista del mercato che da quello sportivo.

Una stagione che ha dato grandissime soddisfazioni, come dimostra il malcelato orgoglio con cui Domenicali presenta subito il numero più importante di tutti.

«Nel 2015, ancora da concludere, abbiamo superato per la prima volta la soglia delle 50.000 moto vendute – il 10 novembre, data in cui abbiamo doppiato la soglia, resterà una data storica. Un traguardo importante perché ottenuto investendo sul prodotto, e quindi grazie all’apprezzamento del pubblico, non cercando la crescita a tutti i costi con strategie aggressive».

«Dopo un lungo periodo di recessione, il mercato delle due ruote sembra finalmente aver imboccato la strada della ripresa. Grazie alla forza del nostro prodotto, rinnovato continuamente, e alla nostra strategia di espansione su nuovi mercati, abbiamo fatto segnare un +23% nei primi dieci mesi del 2015. Un risultato incredibile, in parte dovuto anche al successo del marchio Scrambler che fin da subito ha conquistato nuovi appassionati, portandoli verso l’orbita Ducati. La nostra strategia sarà sempre questa: un allargamento della nostra clientela senza mai snaturare la natura premium del nostro marchio».

Il successo Ducati è dovuto senza dubbio al costante miglioramento del prodotto, costantemente evoluto e rinnovato. Ma anche alla nascita del nuovo sotto-brand Scrambler, che ha attirato verso Ducati una clientela nuova decretandone un successo davvero importante.

«Quest’anno, quella Land of Joy che rappresenta il messaggio lanciato dalla filosofia di Scrambler ha convinto ben 14.644 clienti, facendo entrare per la prima volta una Ducati nella top-10 delle vendite a livello mondiale. Un traguardo incredibile, per il quale devo ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di concretizzare questo sogno».

Visione positiva anche per quanto riguarda lo sport.

«Dopo una serie di stagioni molto difficili possiamo dire di aver svoltato anche nello sport. In Superbike abbiamo conquistato la seconda posizione nel mondiale con Chaz Davies, e in MotoGP abbiamo conquistato nove podi. Forse ci aspettavamo qualcosa di più dopo le bellissime premesse di inizio campionato, ma le difficoltà con una moto tutta nuova sono da mettere in preventivo».

Si passa poi a parlare di moto, con l’introduzione delle novità 2016. XDiavel, Multistrada 1200, Scrambler Sixty2, Scrambler Flat Track Pro, Multistrada Pikes Peak ma anche le rinnovate Panigale 959 e Hypermotard 939 che si uniscono al Monster 1200 lanciato a Francoforte. Ma non è finita, perché a fine anno, a Miami, Ducati lancerà ancora un’altra Scrambler sviluppata assieme alla firm Italian Independent. La festa non è ancora finita.