GIVI: borse 3D600 Easylock, 3D603 Tanklock e XS305

GIVI: borse 3D600 Easylock, 3D603 Tanklock e XS305
Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Per chi non voglia sovraccaricare troppo la sua amata cavalcatura per andare in ferie, esistono delle valide alternative alle classiche motovaligie rigide, che spesso sono pure parecchio parecchio ingombranti. Ecco cosa propone GiVi
  • Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
6 agosto 2013

Non vi piace andare in vacanza con la moto troppo carica, o comunque troppo ingombrante? O quantomeno non avete intenzione di portarvi appresso troppa roba (e naturalmente la vostra eventuale compagna è d’accordo con voi)? Oppure viaggiate da soli, e vi basta un borsone legato sulla sella?


Ebbene, abbiamo equipaggiato un paio di moto che avevamo qui in redazione con alcuni prodotti della GiVi, l’azienda bresciana fondata nei primi anni 70 da Giuseppe Visenzi, ex-pilota del motomondiale che nel 1969 finì terzo assoluto, con la sua Yamaha, nella classe 350. Alla fine della sua carriera agonistica, Visenzi si dedicò infatti al servizio dei motociclisti progettando e realizzando accessori per loro, a partire dai paramotori in acciaio, seguiti dai portapacchi, da moto-valigie e bauletti, dai numerosissimi modelli di parabrezza, per poi arrivare ai caschi e a numerosi altri accessori. Tant’è che oggi la sua azienda è leader mondiale in questo settore.

Ebbene, per abbiamo montato su una Yamaha XJ6 Diversion (che ci è arrivata già dotata di portapacchi originale optional) un set di borse laterali semirigide termoformate Easylock, da fissare su un leggero telaietto componibile in acciaio. E sul serbatoio abbiamo piazzato un borsello semirigido Tanklock.


Mentre sul sellino posteriore di una Honda NC700S abbiamo rapidamente montato un capiente borsone trasversale, tenuto saldamente in posizione da una serie di robuste cinghie. Ma vediamo come sono fatti questi pratici contenitori da viaggio.

 

Borse laterali Easylock


Le due borse laterali espandibili della serie 3D sono realizzate in ABS termoformato e rivestito in poliuretano e poliestere 1000D, e sono costituite da basi praticamente rigide abbinate a “coperchi” semirigidi. Sono quindi molto leggere (pesano 1,87 kg ciascuna), comodamente trasportabili grazie alle maniglie superiori, e montabili in un attimo poggiandole e premendole sui bordi orizzontali dei rispettivi telaietti, e girando la chiave della serratura superiore del sistema di blocco Easylock.

Ognuna di queste borse, eleganti e molto ben rifinite, è dotata di bordini catarifrangenti e di una cerniera principale a tenuta stagna, con una coppia di cursori asolati per potervi inserire un lucchetto. Una seconda cerniera, anch’essa perimetrale, serve per poter espanderne la capacità unitaria al volume massimo di 25 litri: in questo caso, la larghezza massima passa da 25 a 30 cm, il che consente, nel caso, di stivare abbastanza agevolmente un casco integrale. Da notare che l’estensione è gestita da un paio di cinghiette regolabili superiori (normalmente celate nel soffietto), che si agganciano rapidamente sulla base rigida, che ovviamente ospita anche la maniglia per il trasporto.

 

Quanto al coperchio, grazie ad una paratia interna totale a rete con cerniera può fungere da contenitore a sé stante. Ogni borsa, inoltre, è dotata di elastici interni per stabilizzare il carico quando si apre il coperchio, e di copertina antipioggia termo sigillata.

 

Quanto agli ingombri trasversali, sulla Yamaha XJ6 siamo a circa 82 cm di larghezza totale in configurazione standard, per arrivare a circa 90 cm con entrambe le borse riempite al massimo.

 

La leggera struttura di supporto pesa 1,65 kg
La leggera struttura di supporto pesa 1,65 kg

Il telaio


La leggera struttura di supporto (pesa 1,65 kg), costituita da tondini d’acciaio da circa 10 mm di diametro, è formata dai due telaietti laterali, con bracci che si estendono fino ai supporti delle pedane, ai quali vanno fissati dopo aver sostituito i perni e i relativi fermi pieghevoli di serie con i bulloni e dadi del kit di montaggio. Una volta tolta la sella, va sostituita la piastra alla quale è fissato il parafango posteriore - utilizzando le 4 viti di fissaggio con altrettante più lunghe e dotate di bulloni fornite nel kit - con una similare alla quale sono saldate le due staffe laterali alle quali avvitare superiormente i supporti. Un apposito traversino sagomato va infine avvitato ai supporti stessi per rendere il tutto perfettamente solido.


L’operazione di montaggio della struttura su questa Yamaha non richiede più di mezz’ora, e l’aggravio di peso del complesso borse+telaietto non arriva ai 5 chili e mezzo (a vuoto, naturalmente).

 

Borsello da serbatoio Tanklock


Somiglia ad un, questo simpatico borsello aerodinamico semirigido, anch’esso appartenente alla linea 3D di GiVi, quindi a sua volta termoformato, nella fattispecie in EVA laminato poliestere 1000D. E naturalmente è dotato di una comoda maniglia per il trasporto, oltre che di un’apposita cinghia, da agganciare ad appositi anelli alle estremità della maniglia stessa, per metterselo comodamente a tracolla una vota sganciatolo dal serbatoio. Il quale è dotato del praticissimo sistema Tanklock, del quale abbiamo già illustrato i pregi recentemente presentando alcune borse da serbatoio della serie Xstream della stessa GiVi, che ne detiene il brevetto. In pratica, il Tanklock scatta appoggiando la borsa sulla flangia fissata sul tappo del serbatoio, e si sgancia semplicemente tirando una levetta a molla. Per eccesso di zelo, ai più distratti consigliamo di avvolgere la cinghia a tracolla al manubrio, per evitare che a causa di un eventuale aggancio frettoloso il borsello se ne voli via alla prima accelerazione, o alla prima frenata.

 

Borsello dotato di finestrella trasparente a misura di smartphone
Borsello dotato di finestrella trasparente a misura di smartphone

Il coperchio del borsello da serbatoio è dotato di finestrella trasparente a misura di smartphone, ospitato in un apposito vano chiaramente accessibile dall’interno. E internamente è anch’esso dotato di una elastica con cerniera perimetrale, che lo rende un contenitore indipendente dalla base semirigida. Nella quale è presente anche una vaschetta portaoggetti fissata con velcro (molto comoda, per occhiali, monete, chiavi o che altro). Naturalmente anche qui troviamo una cerniera waterproof e, non si sa mai, una copertina antipioggia.

 

L’unico difettuccio del sistema Tanklock in è abbastanza veniale: nel senso che le flange di aggancio al tappo del serbatoio – che deve essere rigorosamente tipo racing, quindi non in rilievo e con la classica corona avvitata - non possono essere tutte uguali, in quanto i tappi stessi dei numerosissimi modelli in commercio non lo sono. Chiaramente GiVi ha preparato numerosi kit di fissaggio differenti, ognuno a sua volta compatibile con svariati modelli.

 

Borsone da sella XS305


Questa robustissima e capiente borsa da 60 litri di capacità, appartiene alla nuova linea Xstream di GiVi, ed è realizzata in nylon 1200D Guzy, con svariati inserti in poliuretano, inserti riflettenti e cerniere a tenuta stagna. E alla base troviamo una tasca orizzontale con cerniera che ospita una copertina antipioggia color giallo fluo.
Un’ottima soluzione anche per un appassionato pistaiolo
Un’ottima soluzione anche per un appassionato pistaiolo


Si tratta di un bel borsone da poggiare di traverso sulla sella o su un portapacchi, quindi ottimo, nel primo caso, per chi voglia andarsene in giro da solo, magari con la sua supersportiva, portandosi appresso un bagaglio più che generoso. Potrebbe essere un’ottima soluzione anche per un appassionato pistaiolo che abitualmente raggiunge i circuiti in sella alla sua cavalcatura; e che magari, col caldo torrido, preferirebbe farlo indossando magari un giubbino e dei jeans tecnici, portandosi appresso la tuta legata sulla sella. Ebbene: una tuta ed un paio di stivali entrano comodamente nel capiente scomparto centrale, dotato di tendina di chiusura interna anti-umidità, con laccetto e relativo scorrevole, e “sigillato” superiormente da una patella a cerniera (con scorrevoli bloccabili con lucchetto), dotata superiormente di elastici incrociati, utili per fissare altri oggetti o abbigliamento.


Ma gli stivali possono trovare alloggio anche nelle tasche esterne laterali (uno per tasca), che tra l’altro sono espandibili grazie alle cerniere che liberano i rispettivi soffietti, e che sui bordi anteriori sono anche dotate di taschette a rete, con laccetti di chiusura regolabili.  Negli spazi residui, insomma,  rimane posto per l’abbigliamento da pioggia e per un ricambio di vestiario, nel caso il tipo in questione se ne stia fuori per un weekend. Nel qual caso, potrà rapidamente sganciare le cinghie e trasportare comodamente il suo borsone grazie all’apposita maniglia ergonomica.

L’XS305, che come già detto abbiamo provato su una Honda NC700S, e chiaramente stato pensato per moto con sella (o quantomeno sellino posteriore) asportabile, visto che ha sotto una cinghia che va stretta appunto sottosella. Ma può tranquillamente essere appoggiato anche su una sella non amovibile, e tenuto in posizione utilizzando oculatamente le quattro cinghie in dotazione, predisposte per il fissaggio alle pedane del passeggero e al parafanghino posteriore: cinghie che chiaramente sono asolate a un’estremità e regolabili all’altra, per poterle tirare per bene, in modo da poter viaggiare in tutta tranquillità. Mentre se la moto è dotata di un solido portapacchi, ecco che il nostro XS305, se ben fissato, consentirà a un eventuale passeggero una valida base di appoggio.

I prezzi


Vediamo quanto costano gli accessori da viaggio di cui abbiamo parlato:
La coppia di borse 3D600 costa 244 euro, cui ne vanno aggiunti 66 per la struttura di supporto specifico per la XJ6. Il borsello 3D603 costa invece 73,99 euro, più 11 per il sistema di aggancio da fissare al tappo del serbatoio.Quanto al borsone da sella XS305, il suo prezzo è di 164 euro. Tutti i prezzi riportati sono comprensivi di I.V.A.