Casco X-lite X 661

Casco X-lite X 661
Carlo Baldi
Abbiamo provato l'X-lite X 661, uno dei modelli di punta dell’attuale collezione della casa bergamasca. Caratteristiche migliori del suo predecessore e un prezzo in linea con la qualità del casco
7 luglio 2015

Dopo aver testato negli anni passati i modelli X 802 e X 701 di X-lite, eravamo curiosi di poter mettere alla prova anche questo X 661, uno dei modelli di punta dell’attuale collezione della casa bergamasca. Chi scrive ha utilizzato lungamente il modello X 701 anche dopo il test e lo ha apprezzato per la sua praticità, comodità e sicurezza. Davvero un ottimo casco il 701 e quindi era lecito chiedersi se il 661 fosse in grado di reggere il confronto con il suo predecessore.

Esame superato a pieni voti, anche perché negli anni il reparto R&D del Gruppo Nolan non è certamente stato con le mani in mano, ma ha costantemente migliorato i propri prodotti. Come vedremo nel dettaglio, questo casco ha mantenuto le caratteristiche migliori del suo predecessore, ma ha guadagnato in praticità e sicurezza.

Lo abbiamo utilizzato con una naked in percorsi urbani ed extra urbani e con una gran turismo d’eccezione come la BMW R 1200 RT, con la quale abbiamo viaggiato da Grosseto a Misano in occasione dell’ottavo appuntamento del mondiale SBK. Un “coast to coast” Tirreno-Adriatico che ci ha dato l’opportunità di testare a fondo il nostro X 661, che nel paddock di Misano abbiamo affidato alle amorevoli cure del Racing Service Nolan, presenza costante del mondiale delle derivate dalla serie. Una pulitina ed un controllo che ci ha reso ancora più sicuri dell’efficienza del nostro casco. Un grazie ad Oberdan Tomasoni.

Ma andiamo per gradi ed iniziamo come sempre il nostro test dalla scatola singola che è molto curata e riporta alcuni dei successi dei piloti X-lite e Nolan nei vari campionati mondiali. Il nostro casco è racchiuso nell’apposito sacchetto in stoffa di colore nero e con il logo X-lite stampato su entrambi i lati.

Leggiamo l’etichetta omologativa per sapere che il modello X 661 è stato omologato come casco a protezione integrale (vale a dire con mentoniera protettiva) in un laboratorio Italiano ed in conformità con la vigente normativa ECE 22-05. Come sappiamo omologare un casco in Italia o in altre nazioni europee non è esattamente la stessa cosa. In Italia i controlli sono più severi ed i laboratori che eseguono i test sono severi ma forniscono la massima affidabilità.

Nella scatola troviamo una dotazione completa, ad iniziare dalla visiera pin lock anti-appannamento, da un para vento da fissare alla parte inferiore del casco, infilandolo tra la calotta esterna e la parte interna della mentoniera e da ben cinque tra fogli e libretti di istruzioni. Il più voluminoso è quello specifico del X-661, redatto in nove lingue, che contiene tutte le informazioni riguardanti il nostro casco ed i suoi meccanismi. A seguire troviamo il foglio di garanzia valida in Europa (2 anni estendibili a 5 tramite registrazione on line) in ben dodici lingue: A seguire le istruzioni di uso della chiusura a doppio anello, sempre in dodici lingue, un manuale di poche pagine che contiene le istruzioni per il sistema intercomunicante (optional) BX5 in quattro lingue ed infine un foglio che elenca le nazioni europee nelle quali il casco è utilizzabile (secondo la normativa ECE 22-05). Tutta questa utile documentazione è racchiusa in un sacchetto di nylon, infilato nel cinturino del casco. Come sempre vi invitiamo a leggere tutte le istruzioni. Più sapete e meglio vi proteggerete.

Prima di iniziare a smontarlo, diamo un occhiata al casco ancora completo. La calotta esterna è piccola e compatta per offrire poca resistenza all’aria. La parte frontale è liscia e con le prese d’aria incassate nella calotta, mentre la parte posteriore è caratterizzata dallo spoiler stabilizzatore, che funge anche da estrattore d’aria. La grafica non ci fa impazzire, ma non è nemmeno brutta. La verniciatura non presenta difetti, così come le decals. Il meccanismo visiera non presenta sporgenze, se non quella del bottone nero a forma di fagiolo, che come vedremo ha un doppio compito, e la levetta triangolare sempre nera, che aziona la visiera parasole interna.

Iniziamo lo smontaggio e la nostra analisi proprio dalla visiera. Rimuoverla è un operazione molto semplice. Il meccanismo che la azione non è coperto da placche laterali e consente la sua sostituzione senza l’ausilio di attrezzi. Basta aprire la visiera, premere sulla vite metallizzata presente al centro del meccanismo e contemporaneamente tirare la visiera verso di se. Per fissarla nuovamente al casco si agisce in modo inverso, con il suggerimento di iniziare dalla parte sinistra (quella dove troviamo il bottone a fagiolo per il blocco della visiera) con la visiera leggermente aperta. Basterà inserire la visiera in corrispondenza della sede del bottone del meccanismo e premere sino a quando non sentiremo un “click” che ci indica che la visiera è stata correttamente inserita.

Come dicevamo in precedenza il pulsante nero a forma di fagiolo che troviamo sul lato sinistro del casco, di fianco al meccanismo visiera, ha una doppia funzione. Se premuto nella sua parte inferiore a visiera chiusa, lo stesso funzionerà da fermo, non permettendo alla visiera di aprirsi. Un dispositivo molto utile per un utilizzo del casco in pista o comunque alle alte velocità. Se al contrario lo azioneremo quando la visiera è aperta sul primo scatto, non la potremo richiudere completamente e resterà staccata dalla guarnizione per alcuni millimetri, creando così una fessura che rappresenta la miglior pesa d’aria nelle giornate calde. Per sbloccare il tutto occorre ovviamente premere ancora il pulsante nero nella sua parte superiore.

La visiera, stampata in policarbonato trasparente, ha uno spessore di mm.3 e la sua ampia superfice rende possibile una maggiore visuale anche laterale (ultrawide) che aumenta la sicurezza passiva di questo casco. Esternamente è trattata antigraffio, mentre all’interno troviamo i due bottoncini ai quali agganciare il visierino anti appannamento del sistema Pin lock, fornito assieme al casco e dotato di bordi in silicone, per una perfetta applicazione. Grazie ad un esclusivo sistema di regolazione con i due perni regolabili anche dall’esterno della visiera, una volta fissato il visierino pin lock potremo regolarne la tensione. Sono disponibili come optional visiere di diversi colori e visiere piane utilizzabili in pista, alle quali si possono fissare i tear-off, le pellicole removibili utili in pista, ma non solo.

E visto che parliamo di visiere, controlliamo anche lo schermo parasole che fa parte del VPS (Vision Protection System). E’ stampato in Lexan OQ scuro e dispone del doppio trattamento anti graffio ed anti appannamento. Si aziona tramite la piccola leva di colore nero presente sulla parte sinistra della calotta esterna, appena dietro il meccanismo di movimento della visiera. Facile da alzare ed abbassare, è davvero molto utile nelle giornate di sole ed estremamente comodo per chi, come chi scrive, fa uso di occhiali da vista.

Tolta la visiera ci dedichiamo alle imbottiture di comfort, denominate Touring Performance, che sono bicolori (nero e vinaccia) e molto ben curate. Sono completamente removibili, lavabili e dotate del trattamento Sanitized (antiallergico ed antibatterico). I tessuti sono di ultima generazione, traspiranti ed antisudore. I guanciali amovibili sono stati realizzati secondo il metodo Steadyfit (spessori differenziati) a tripla densità, in grado di fornire un elevato comfort. Ne consegue una calzata avvolgente e comoda, tanto che, anche dopo varie ore di utilizzo, non abbiamo avvertito nessun tipo di fastidio.

Lo spazio per le orecchie è sufficiente e consente un ottima percezione dei rumori esterni, compreso il rumore del nostro motore. Al termine dei nostri test abbiamo potuto costatare come le spugne non si siano ammorbidite e non abbiano perso di consistenza. Come in tutti i caschi X-lite la rimozione ed il fissaggio delle imbottiture interne è molto semplice. Estraiamo prima le imbottiture laterali staccando i due bottoni che le fissano alle protezioni laterali in polistirolo bianco ed a seguire togliamo la cuffia centrale che è fissata con appositi ganci : tre sulla parte frontale e tre su quella posteriore. Per rimontare il tutto agiremo in senso inverso. Le imbottiture garantiscono una calzata avvolgente e comoda, anche dopo varie ore di utilizzo.

Uno sguardo al cinturino che è ben imbottito e dispone della chiusura a doppio anello di tipo racing, con un robusto nastro tubolare nero ed un comodo bottone a cui ancorare il nastro una volta assicurato ai due anelli. I due anelli del cinturino servono anche per fissare il casco alla moto durante le soste (mai in movimento!).

Tolte la visiera e le imbottiture interne, possiamo ora accedere alla calotta interna in polistirolo nero, alle due protezioni laterali in polistirolo bianco ed alla parte centrale interna della mentoniera, in polistirolo ricoperto da poliuretano nero. Per estrarre il tutto bisogna iniziare dalla parte interna della mentoniera, che proprio per questo motivo dispone di un nastrino rosso, tirando il quale possiamo rimuovere la parte in poliuretano e a seguire le due protezioni laterali in eps bianco, incastrare tra la calotta interna in polistirolo nero e la parte interna della mentoniera. Un sistema ad incastro preciso e facile da smontare e rimontare.

La calotta interna in eps nero è esemplificativa dell’impegno e dell’ottimo know how raggiunto dai tecnici del Gruppo Nolan. Oltre alla qualità del polistirolo e dello stampaggio, abbiamo apprezzato i grossi fori di aerazione (due sulla parte frontale ed uno su quella posteriore) che vanno a corrispondere con i fori presenti sulla calotta esterna in fibre composite. All’interno di questa calotta troviamo poi un inserto a bassa densità, fissato ad incastro. Da rilevare inoltre lo spazio frontale per far scorrere lo schermo parasole. Una calotta davvero molto ben studiata e realizzata con uno stampo complesso, che prevede parti mobili.

Come abbiamo detto, i fori del polistirolo corrispondono a quelli delle prese d’aria. Una volta estratta la calotta interna in polistirolo nero, possiamo vedere la parte interna delle prese d’aria. Le due superiori hanno un tubicino che va ad incastrarsi nei fori del polistirolo, per un sistema di ventilazione progettato dettagliatamente e che consente un buon ingresso d’aria all’interno della calotta, sin dalle basse velocità. Rispetto al “vecchio” X 701 la quantità d’aria che entra dalle prese d’aria superiori è leggermente inferiore, ma il flusso che si viene a creare nel X 661, con l’aria fresca che entra dalle due prese d’aria anteriore e l’aria calda che fuoriesce dall’estrattore posteriore (posizionato in corrispondenza del foro posteriore della calotta in eps nero) è molto efficace e piacevolmente avvertibile specialmente nelle calde giornate estive.

Oltre a poter vedere la parte interna delle prese d’aria, abbiamo ora la possibilità di vedere anche la parte interna della calotta esterna e le fibre composite che la vanno a comporre, che sono carbonio, kevlar e fibra di vetro, amalgamate e rese solidali dalla resina epossidica. Davvero una bella calotta, leggera ed impreziosita da tanto kevlar (fibre aramidiche) e carbonio. Una delle migliori calotte esterne che ci sia stato dato modo di vedere. E’ disponibile in tre diverse misure, vale a dire che il Gruppo Nolan per questo casco ha progettato e realizzato tre stampi di calotta esterna (secondo il sistema bag moulding). Un investimento oneroso, ma che permette all’utilizzatore di poter disporre per ogni taglia della giusta calotta interna in polistirolo (giusto spessore). Una scelta che rende anche costante il peso del casco nelle diverse misure. Quello da noi rilevato (gr.1380) è conforme a quanto dichiarato dal produttore (gr.1.330 + – 50). Un ottimo peso che deriva dall’utilizzo di avanzate fibre composite nonché di materiali plastici resistenti quanto leggeri.

La scheda tecnica del X 661

La calotta esterna è in tre misure e viene stampata in tricomposito: fibra di vetro, carbonio e kevlar (o fibre aramidiche che dir si voglia). Le taglie vanno dalla XXS alla XXL e la calotta interna è in polistirolo nero a doppia densità, grazie ad un inserto fissato ad incastro nella parte superiore interna. L’inserto è stampato in bassa densità mentre il resto della calotta è in alta densità. I polistiroli laterali sono di colore bianco ad alta densità. L’accoppiatura tra calotta esterna e calotta interna in polistirolo è quasi perfetta, tanto che non ha richiesto l’utilizzo di collanti. Le imbottiture interne hanno il trattamento antibatterico ed antiallergico e sono completamente smontabili e lavabili. La visiera ha uno spessore di mm.3, è tratta antigraffio e predisposta per la pellicola Pin lock (in dotazione al casco). Il meccanismo visiera svolge al meglio il proprio compito e per rimuovere e rimontare la visiera non è necessario nessun tipo di attrezzo. Inglobato nel meccanismo troviamo il pulsante per il blocco della visiera. Il sistema di ventilazione si avvale di tre prese d’aria (una sulla mentoniera e due sulla parte superiore della calotta) tutte regolabili, nonché di un estrattore posteriore. Il casco è fornito di paravento inferiore per proteggere la gola ed evitare infiltrazioni d’aria, mentre il sistema di ritenzione e dotato di chiusura a doppio anello.

X 661 è disponibile in tre versioni monocolore e in 16 diverse varianti grafiche, con prezzi a partire da euro 350 iva inclusa.

Oltre a visiere in vari colori, è possibile acquistare come optional il sistema di comunicazione n-com (Nolan Communication System) BX5 dotato di sistema auto ON/OFF, radio FM integrata, possibilità di comunicare con 6 moto fino a 500 metri, Universal Intercom, per parlare con i sistemi di interfono di altre marche. Il tutto configurabile via pc e con app per smartphone.

Conclusioni

Il marchio X-lite è garanzia di qualità e sicurezza e questo X 661 non fa che confermarlo. E’ il classico sport touring, che si può utilizzare con soddisfazione sia per turismo che in pista. Noi ne abbiamo fatto un utilizzo prettamente turistico a medio e a lungo raggio e ne abbiamo apprezzato il comfort, la silenziosità, l’equilibrio e la leggerezza. Anche dopo molte ore di utilizzo, quasi non vi accorgerete di averlo in testa. Essendo leggero e ben bilanciato, non avvertirete nessun fastidio al collo o alla cervicale. Le imbottiture non premono sulla testa o sulle orecchie e la calzata che ne deriva è avvolgente e morbida. Il sistema di aerazione vi aiuterà nelle giornate calde e dovrete tenerlo chiuso invece la mattina presto, quando l’aria è ancora fresca. Perché di aria nel X 661 ne entra (e ne esce) molta, grazie ad un sistema di ventilazione ben studiato e ben realizzato. Nelle giornate più afose potrete inoltre contare sul bottone ferma visiera, che la bloccherà in una posizione che permetterà all’aria di entrare ed alla visiera di restare aperta, e di funzionare da presa d’aria anche alle alte velocità.

Il cinturino a doppio anello è forse scomodo da azionare (rispetto a quello a scatto micrometrico), ma è senza dubbio molto più sicuro. Lo schermo parasole interno vi permetterà di fare a meno degli occhiali da sole e lo potrete utilizzare per tutto l’arco della giornata, compreso l’attraversamento delle gallerie, in quanto davvero facile da azionare. Rimuovere la visiera per un’accurata pulizia è semplice, così come il riposizionarla.

Alla sicurezza provvedono una calotta leggera, aerodinamica e molto resistente. Un mix tricomposito di carbonio, kevlar e fibra di vetro. Eccezionale anche la calotta interna in polistirolo, che come sappiamo rappresenta l’anima del casco. Il componente che deve assorbire l’energia in caso di impatto ed evitare che la stessa venga assorbita dalla nostra testa. Quella del X 661 è stampata molto bene, a doppia densità, ed assieme alla calotta esterna rende questo casco un ottimo sistema di sicurezza. Il prezzo ci sembra assolutamente in linea con la qualità del casco e dei componenti impiegati.