Wayne Rainey: “Elettronica o no vincono i migliori”

Wayne Rainey: “Elettronica o no vincono i migliori”
Il tre volte campione del mondo della classe 500, e organizzatore del nuovo campionato americano velocità, analizza i piloti della MotoGP
23 gennaio 2015

Punti chiave

Wayne Rainey non è stato soltanto un grande pilota e un campione, tre titoli mondiali vinti nella 500 che soltanto un grave incidente non ha permesso di aumentare di numero, ma anche dopo il suo ritiro nel 1993 ha continuato a seguire le corse da vicino. Il campione californiano ha fondato un nuovo campionato USA, MotoAmerica, e recentemente è stato in Spagna dove ha rilasciato un'intervista della quale riportiamo alcuni passaggi.

 

A proposito di Marc Marquez, Rainey ha detto: «È facile descriverlo, è una ragazzo che ha una passione immensa e ama la competizione. Quando sei in lotta con i tuoi rivali, è incredibile quanto tu riesca a divertirti. Inizi a delineare strategie, così come il tuo avversario. Ci sono tante emozioni e la vittoria è la migliore di queste. Tutto il lavoro che fai è focalizzato in quel frangente. Quando sei in giro per il paddock è grandioso pensare che sei il migliore; ma puoi vivere questa sensazione solo se i risultati ti accompagnano. In questo momento, Marquez è il migliore di tutti».

Sul livello dei piloti ufficiali Yamaha da commentato: «Non mi ha sorpreso vedere Valentino Rossi a questi livelli. Adesso ha molta più esperienza e sa bene ciò che è davvero importante. Quando sei giovane vuoi solo andare forte, ma ora lui ha capito come gestire il tutto».
«Per quel che riguarda Jorge Lorenzo, quando sei al massimo e arriva un pilota giovane ti preoccupi di lui. Jorge nel 2013 si è fratturato la clavicola, eppure è arrivato a un passo dal vincere il mondiale. Forse ha pensato che la stagione 2014 sarebbe stata più facile, ma non è andata così per lui. Lorenzo deve capire che può esser in grado di vincere ancora. Credo che quest’anno sarà più determinato e pronto».

Rainey si espresso anche su Pedrosa e Miller. « Pedrosa era molto forte in passato, ma il suo punto debole è costanza nel corso della stagione. Viene naturale il paragone con il suo compagno di squadra e ora tutti vedono la distanza tra i due. Si sta facendo maturo, ma sta vedendo sfumare le opportunità di battere Marquez. Mi ricorda un po' Luca Cadalora: c’erano giorni in cui era imbattibile, mentre altre volte nelle quali non era poi così veloce. Questo è il segreto della costanza. Quando i migliori hanno una giornata nera, al massimo arrivano secondi».

«È fantastico che ci sia di nuovo un pilota australiano in MotoGP. Miller possiede un gran talento e grande personalità, che sono due aspetti molto interessanti. Dovrà abituarsi alla nuova moto. Il suo carattere e il suo stile potrebbero dargli qualche problema nelle prime gare. A volte sentirà che è la moto a portare lui, e non il contrario. Tutti commettiamo errori e anche lui ne farà, ma sono sicuro che farà bene».

Sul fatto che l'elettronica sia troppo invasiva Rainey pensa che «...queste moto sono davvero potenti, devono avere un minimo di elettronica. Forse io stesso preferirei meno invadenza, sebbene sia incredibile la maniera in cui riesca ad aiutare i piloti. Credo però in una cosa: saranno sempre i migliori a vincere, non importa se c'è più o meno elettronica. E con essa le cadute sono diminuite».

Fonte motogp.com