Test MotoGP. Il Day 2 in 5 frasi

Test MotoGP. Il Day 2 in 5 frasi
Giovanni Zamagni
Ripercorriamo quanto è accaduto a Phillip Island attraverso i commenti più interessanti, curiosi e divertenti dei protagonisti
16 febbraio 2017


NUMERO 5 - A.ESPARGARÓ: «Ci siamo concentrati sul telaio: siamo cresciuti sia all’anteriore sia al posteriore. Abbiamo fatto un netto passo in avanti di elettronica, migliorando sia sul giro singolo che sulla distanza».


NUMERO 4 - VIÑALES: «Oggi ci siamo concentrati sul passo gara e, onestamente, abbiamo fatto un ottimo lavoro, facendo un grande passo in avanti rispetto a ieri. Abbiamo fatto prove comparative di telaio, ma ancora non ho scelto qual sia il migliore: sono stato veloce ed efficace con entrambi».


NUMERO 3 - MÁRQUEZ​: «C’è un piccolo problema, e non riusciamo a capire da dove arrivi per sistemarlo. Non siamo ancora pronti: se lo fossimo, non avrei fatto 107 giri… Sono costante, ma Viñales lo è stato più di me»


NUMERO 2: DOVIZIOSO: «Stiamo crescendo, ma i nostri limiti rimangono: la moto non curva come e quanto vorremmo. Qui, Viñales e Viñales sono su un altro pianeta, tanto nel crono quanto nel passo: io ho il ritmo per stare nel gruppo subito dietro. In sintesi: non siamo lontani, ma non siamo ancora così competitivi per poterci giocare la vittoria in ogni GP».

 

NUMERO 1: LORENZO: «Bautista è più veloce di me di mezzo secondo al giro, essendo più efficace in tante curve, con una moto teoricamente inferiore. Anche Dovizioso è più rapido: dobbiamo analizzare i dati e capire perché. Io non ho fiducia per entrare con velocità in curva e aprire subito il gas in uscita: così perdo tanto tempo. Sembra che la mia Ducati sia la più nervosa come carattere del motore».