Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Valencia

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Valencia
Giovanni Zamagni
Come ha giustificato la sua prestazione Lorenzo? Cosa ha detto Marquez dopo il 13esimo successo stagionale? Se Cal Crutchlow potesse scegliere oggi, rimarrebbe in Ducati? Cosa è successo alla Suzuki? | G. Zamagni, Valencia
9 novembre 2014

Punti chiave

Come ha giustificato la sua prestazione e le sue scelte Jorge Lorenzo?

Risponde Lorenzo: «Credo che il momento chiave sia stata la partenza: alla prima curva mi sono toccato con Marquez, alla seconda con altri piloti e ho perso un po’ di tranquillità. Ho preso un buon ritmo, anche se non avevo lo stesso feeling delle prove, ma quando è iniziato a piovere ho perso confidenza, non sapevo mai cosa aspettarmi alla curva successiva e come è già successo in una situazione simile non avevo la stessa confidenza dell’anno passato: bisogna capire perché. Ho perso secondi, Marquez era primo con un bel vantaggio, il secondo posto nel mondiale era ormai irraggiungibile: così ho giocato l’ultima carta, sono rientrato ai box. Ad Aragon mi era andata bene, oggi no».


Cosa ha detto Marc Marquez dopo aver conquistato il 13esimo successo stagionale?

«E’ stata una giornata incredibile per la mia famiglia: fino a 15 minuti dall’inizio della mia gara, stavo ancora festeggiando con Alex… Non è stato facile trovare la concentrazione e i primi giri sono stati complicati. Quando ha cominciato a piovere ho pensato a quanto era successo ad Aragon, ma solo 3 o 4 curve erano bagnate, così ho deciso di non rientrare. La 13esima vittoria? Non è un primato che mi interessa più di tanto, perché non può essere considerato un vero e proprio record: in passato c’erano meno gare in una stagione».


Cosa è successo ad Andrea Iannone, grande protagonista nei primi giri, poi rientrato ai box per il cambio gomme al 19esimo giro come ha fatto Lorenzo?

Andrea è stato al comando dal primo al decimo giro, nei due successivi ha dato spettacolo battagliando con Marquez e Rossi, poi, però, ha perso progressivamente terreno, fino appunto decidere di azzardare il cambio moto/gomme. Ma Andrea era ormai distrutto fisicamente, perché il braccio sinistro, infortunato in prova in Malesia (dove era stato centrato da Marquez nelle FP2) non aveva più forza e anche la gomma posteriore lo aveva mollato completamente.


Cosa ha detto Andrea Dovizioso dopo il quarto posto a 16”705 da Marquez?

«Sono molto contento per come è andata la gara: ieri, nelle QP, avevamo avuto un sacco di problemi e finire quarto partendo dalla terza fila deve essere considerato un grande risultato. Come ai tempi della Yamaha Tech3, ho fatto tutta la gara assieme a Crutchlow: con lui è sempre una bella battaglia, aggressiva ma sempre pulita. Oggi è stata una gara un po’ anomala, è difficile valutare oggi la 14.2 (la Ducati che usano Dovizioso e Iannone, NDA) e la 14 (quella di Crutchlow, NDA): in ogni caso, ho sempre detto che è migliore perché più confortevole, non perché più veloce in assoluto. Credo sia stata una stagione positiva, certamente al di sopra delle aspettative: non pensavo si potesse migliorare tanto».


Dopo le ultime, positive prestazioni, se Cal Crutchlow potesse scegliere oggi, rimarrebbe in Ducati o opterebbe ancora per la Honda RC213V del team Cecchinello?

Risponde Crutchlow: «Prenderei la stessa decisione: credo che per la mia carriera sia meglio fare due anni in Honda. Io e Gigi Dall’Igna non abbiamo lavorato bene all’inizio, ma nel finale la situazione è decisamente migliorata, ci siamo capiti di più: sicuramente la Ducati potrà diventare più competitiva nel 2014, ma io sono convinto di aver fatto la scelta giusta».


Cosa è successo alla Suzuki e come si può valutare, globalmente, il suo ritorno in MotoGP?

Randy De Puniet è stato costretto al ritiro al 12esimo giro, mentre si trovava in 19esima posizione per problemi al cambio. Inoltre, in prova, la Suzuki aveva rotto due motori e le prestazioni sono state piuttosto deludenti, anche se confrontate con quelle di alcune moto “Open”: insomma, era lecito aspettarsi qualcosa di più. Sicuramente saranno più significativi i test, perché sulla Suzuki saliranno Aleix Espargaro, molto veloce con la Yamaha Open, e Maverick Vinales, al debutto in MotoGP, ma competitivo in Moto2.