Rossi: "Sull’acqua possiamo essere competitivi"

Rossi: "Sull’acqua possiamo essere competitivi"
Giovanni Zamagni
Il giudizio è unanime: l’asfalto è un disastro! “Con il bagnato sembra che ci sia una pellicola di olio e grasso” ha dichiarato Casey Stoner | G. Zamagni, Valencia
4 novembre 2011

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VALENCIA – Il giudizio è unanime: l’asfalto è un disastro! “Con il bagnato sembra che ci sia una pellicola di olio e grasso” rende perfettamente l’idea Casey Stoner, veloce al mattino, ma poco incisivo al pomeriggio.

Anche Valentino Rossi è stato rapido nel primo turno, più in difficoltà nel secondo. Vale spiega perché, ma, prima, racconta quali sono state le sue sensazioni al ritorno in pista dopo la tragedia di Sepang.
“Sicuramente è difficile per tutti – sono le sue parole -, ma fare una gara è più positivo che negativo, specie per i piloti: tornare in pista è una bella sensazione”.

Poi l’analisi della giornata di prove.
“Siamo andati piuttosto bene al mattino, sono riuscito ad andare forte con un buon assetto: la Ducati sull’acqua funziona bene. Ho spinto ed ero terzo, anche se l’asfalto, purtroppo, è in pessime condizioni: è completamente “finito” e non ha più tenuta e con il freddo diventa ancora più difficile guidare, perché la moto scivola da tutte le parti. Addirittura si fa fatica a toccare con il ginocchio per terra…”.

Ecco invece cosa è successo nel pomeriggio.
“Abbiamo avuto qualche problema, abbiamo sbagliato l’assetto posteriore: non avevo grip in accelerazione e per questo sono più indietro. In ogni caso, sull’acqua possiamo essere competitivi, sull’asciutto chissà. Oggi tutte le Ducati sono andate forte: significa che c’è qualcosa a livello tecnico, quello che ci dà tanto fastidio sull’asciutto, rappresenta un vantaggio sull’acqua. Come sempre sarebbe importante fare un buon risultato, questa volta ancora di più per dedicarla al Sic”.

Rossi commenta una affermazione di Carmelo Ezpeleta che, secondo la stampa spagnola, vorrebbe avere solo “CRT” (le MotoGP con propulsore derivato dalla serie, nda) nel 2013.
“Forse le gare saranno più spettacolari, ma il livello tecnico del campionato sarà più basso. E’ chiaro che adesso le moto costano troppo e nessuno ha i soldi per comperarle, ma bisognerebbe comunque mantenere i prototipi”.

DOVI MODERATAMENTE OTTIMISTA

“Il grip è veramente imbarazzante – spiega il pilota della Honda -: devi essere morbido in frenata e nei cambi di direzione. Io ho preso pochissimi rischi e per questo considero abbastanza positiva la mia prestazione. Io, come gli altri piloti Honda, ho un po’ di problemi di temperatura sulla parte sinistra della gomma e in caso di asfalto non completamente bagnato potrebbe essere difficile finire la gara”.

Per quanto riguarda il ritorno in sella, Dovizioso l’ha vissuto così.
“Quando sali in moto, fortunatamente, ti dimentichi i brutti pensieri e non hai paura a guidare”.