Rossi: "Qui siamo competitivi"

Rossi: "Qui siamo competitivi"
Giovanni Zamagni
Valentino soddisfatto dopo il quinto posto nelle libere: "Sembra che la M1 abbia un buon potenziale. Ma attenti alla Honda, il secondo giorno migliora sempre tanto. Certo, vincere a casa loro sarebbe speciale" | G. Zamagni, Motegi
10 ottobre 2014

Punti chiave

MOTEGI – E’ soddisfatto Valentino Rossi: la prima giornata di prove del GP del Giappone si è chiusa con una quinta posizione e, soprattutto, buone sensazioni.
«Sì, è stata una giornata positiva, soprattutto perché sembra che la M1 funzioni bene (sensazione più che confermata anche da Jorge Lorenzo, NDA) su questo tracciato. Ho provato tante cose differenti, raccogliendo indicazioni importanti per la messa a punto generale. Anche come passo sono piuttosto veloce e Lorenzo è andato fortissimo: un’altra conferma della competitività e del buon potenziale della Yamaha, anche se bisogna stare attenti a giudicare la Honda, perché loro, solitamente, migliorano molto il giorno successivo e Marquez oggi è stato un po’ meno incisivo di altre volte. Anche la Ducati è lì: Dovizioso ha sfruttato al meglio la gomma super soffice a sua disposizione, ma anche in configurazione gara ha un buon ritmo».

Come va la frattura del dito indice della mano destra?
«Fa un po’ male, sento un po’ di dolore quando freno, ma riesco a guidare: non è un grosso problema. Ho provato a usare solo il dito medio, ma per riuscirci dovrei cambiare la conformazione della leva: non ne vale la pena, dato che non ho tutto sto male. Tra l’altro, oggi ho preso solo antidolorifici per bocca, senza alcuna infiltrazione».

Per uno che corre con la Yamaha è bello fare bene a casa della Honda

Qui siamo in Casa della Honda, che tu non ami particolarmente: per te è una motivazione in più per provare a vincere?
«Per uno che corre con la Yamaha è bello fare bene a casa della Honda. Per quanto mi riguarda, non ho nessun rancore con loro: con la Honda ho conquistato tre mondiale, è stato un periodo buono della mia carriera. E’ vero, però, che gli uomini Yamaha sono in “fibrillazione”, ci tengono a fare bene qui».

La Ducati è in continua crescita: qual è il tuo giudizio?
«L’ingegnere Gigi Dall’Igna sta lavorando benissimo: anche se la moto non è cambiata tanto rispetto all’anno scorso, la sta facendo crescere passo dopo passo e il regolamento dà una mano alla Ducati, perché ha meno pressione addosso e potendo sfruttare la gomma extra soffice, può essere spesso davanti in prova, senza dover giustificare un ottavo o un nono posto. Speriamo che facciano alla svelta tre podi, così gliela tolgono…».

No Valentino, con tre podi gli tolgono i litri di benzina, non la gomma morbida.
«Mannaggia…».